Io ho scritto di una coscienza collettiva capace di farci percepire gli altri come estensione di noi, facendoci sentire un tutt’uno con la natura, in armonia con il pianeta in cui viviamo, ma mi rendo conto di come questi siano concetti difficili da assimilare, perché sfuggono alla nostra comprensione, travalicano i nostri schemi mentali, le nostre logiche di pensiero. Come possiamo anche solo pensare di risvegliare quelle interconnessioni presenti ma sopite in noi se prima non riusciamo ad avere una piena consapevolezza di ciò che noi siamo? Come possiamo ambire ad una tale interconnessione se la maggior parte di noi vivono segregati in sé stessi, totalmente incapaci di ascoltare la voce della loro anima, persi a rincorrere la materialità delle cose, dimenticandosi della spiritualità del loro essere?