Riflessioni

CHIARA FERRAGNI


 E quindi Chiara Ferragni si è presentata o no nuda sul palco di Sanremo 2023, ma soprattutto che differenza vi è tra l’essere nudi o vestiti della propria nudità? Questo l’amletico dilemma da cui potrebbero nascere e diramarsi infinite argomentazioni pseudo filosofiche, come a dire il bicchiere e mezzo pieno o mezzo vuoto? E’ nato prima l’uovo o la gallina? Che alla fine di contorcimenti mentali e verbali ci porterebbe a un nulla di fatto, in quanto entrambe le risposte potrebbero essere al contempo giuste e sbagliate. Sta di fatto che, almeno a mio parere, Chiara Ferragni con questa sua palese e voluta ambiguità cela un’ipocrisia che ha finito per macchiare anche il suo monologo in difesa delle donne, essendo ella stessa promotrice della stereotipizzazione della bellezza femminile e avendo reso il suo corpo l’equivalente di un cartellone pubblicitario semovente. Inutile dire che Chiara Ferragni non esisterebbe senza i milioni di lobotomizzati che la seguono (leggi followers), ma purtroppo non si può dire il contrario perché milioni di lobotomizzati continuerebbero ad esistere anche senza Chiara Ferragni, a lei va il plauso di aver saputo soddisfare, traendone il massimo profitto, una richiesta che era latente nella società, offrire un cervello pensante, affinché milioni di altri cervelli potessero continuare a restare in stand by, facendosi passivamente influenzare sulle proprie scelte nel campo della moda e non solo.