Riflessioni

IL RIDICOLO


Una volta fatta nostra una verità, spesso siamo disposti a difenderla ad oltranza, anche quando fatti successivi ci dimostrano quanto essa sia falsa. Lo facciamo forse per orgoglio, per non sentirci ridicoli ritrattando quello che fino a poco tempo prima abbiamo difeso, per non dover ammettere, nemmeno a noi stessi, di aver sbagliato, per non sentirci fallaci. Spesso lo facciamo semplicemente perché non abbiamo nessuna voglia di accettare certe verità, perché siamo consapevoli che una volta accettate esse ci cambieranno la vita, destabilizzeranno i nostri equilibri, costringendoci a rimetterci in gioco, rimettendoci in discussione, mettendo in moto un meccanismo che ci potrebbe portare a far saltare altre false verità che abbiamo accettato più per convenienza che per convinzione. Stravolgendo in questo modo le nostre vite, minando le nostre certezze, obbligandoci a quello sforzo disumano di dover trovare altrettante risposte a tutte quelle domande che sicuramente da tutto questo nasceranno, con la consapevolezza che molte di esse non ci piaceranno, perché ci diranno cose che non avremmo voluto sentire. Perché una qualunque verità una volta accettata ci cambia, impercettibilmente o radicalmente ecco perché siamo più propensi ad accettare false verità che ci permettano di non cambiare, alimentando le nostre false convinzioni, contribuendo ad erigere quella realtà falsata da cui ci sentiamo protetti. Un senso di protezione effimero, basato su equilibri instabili, come un castello di carte, che per non crollare rovinosamente avrà bisogno di sempre maggiori bugie.