Riflessioni

LA FOLLA SCEGLIEREBBE ANCORA BARABBA


 Oggi si celebra il venerdì Santo, oggi i cristiani di tutto il mondo ricordano con partecipazione il calvario e la morte di quell'Uomo chiamato Gesù. Tutto questo mi colpisce sempre nel profondo, spingendomi a pensare, a riflettere, ma alla fine di tutte queste mie elucubrazioni arrivo sempre alla stessa identica conclusione:Sono passati più di duemila anni ma nulla è veramente cambiato, la folla sceglierebbe ancora Barabba. Lo sceglierebbe ancora perché la verità che l'Uomo Gesù professava è una croce troppo pesante da portare oggi come allora per il genere umano.Sceglierebbe ancora Barabba, perché sarebbe la scelta più facile, quella che non li costringerebbe a cambiamenti drastici, quella che gli permetterebbe di continuare ad ignorare realtà scomode, di perseverare nella loro ipocrisia.Sceglierebbe ancora Barabba, perché l'essere umano ha reso virtù il suo essere fallace e imperfetto e si è autoproclamato Dio, credendo di poter piegare al proprio volere la natura, distruggendo di fatto un ecosistema perfetto e condannando a morte il pianeta che da esso era governato e in cui egli e la sua progenie vive e dovrebbe continuare a vivere.Sceglierebbe ancora Barabba, perché l’uomo moderno è immerso nella materialità, totalmente incapace di venerare altro Dio all’infuori del Dio denaro, completamente assoggettato al potere che da esso deriva, costantemente obnubilato dal sistema consumistico che quel Dio governa e su cui regna incontrastato.Sceglierebbe ancora Barabba per potersi ammantare di pietà all’ombra di quella croce che egli stesso ha contribuito a costruire, per vestire i panni di quel figliol prodigo che però torna a casa dal padre non per redimersi, ma solo per sedersi alla sua tavola e divorare avidamente il vitello grasso.