Riflessioni

POLITICA ECONOMICA A TEMPO


  Qualcuno dovrebbe spiegare alla nostra classe politica che l’economia di un Paese, di uno Stato serio e credibile, non si può basare sui bonus o gli incentivi a tempo, di volta in volta dedicati a categorie e settori differenti, per richiedere i quali il più delle volte pur avendo i requisiti l’iter è così complesso e articolato che solo chi ha contatti con la mafia, l’ndrangheta o la camorra riesce indebitamente ad accedervi.Qualcuno dovrebbe spiegare alla nostra classe politica che un Paese, uno Stato, per essere credibile e affidabile sul mercato internazionale, dovrebbe essere in grado di costruire una politica economica che non navighi a vista, ma che abbia le capacità di varare un piano economico a lungo termine, che non limitandosi al presente guardi al futuro in modo concreto, fattibile.Tutto questo i vari governi che si sono succeduti, siano stati essi di destra o di sinistra, non sono stati in grado di farlo, per il semplice motivo che la stabilità politica in questo nostro Paese è volutamente precaria, perché il potere politico e decisionale si basa su equilibri instabili, facilmente manovrabili e ricattabili, perché i governi cambiano con troppo facilità e troppo in fretta senza che nulla sostanzialmente cambi. La verità è che siamo governati da una classe politica con delle cariche istituzionali precarie, rappresentate però da personaggi politici con il posto fisso in parlamento e/o in senato, che paghiamo lautamente senza sapere esattamente cosa stiano facendo di concreto per il bene del Paese e noi siamo lì a tifare per l’uno inveendo contro l’altro, come se davvero cambiasse qualcosa.