Riflessioni

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 3


  Io credo che sia ineccepibile il pensare che i più grandi personaggi della storia erano e sono liberi pensatori, che le più grandi scoperte, le grandi innovazioni sono state fatte da chi era in grado di pensare al di fuori degli schemi di pensiero, dai preconcetti dettati dalla mentalità ottusa, chiusa, di vedere non solo la realtà percepibile ma anche la trama da cui essa è composta, di vedere al di là dei propri orizzonti, di non porsi limiti, di oltrepassare confini, abbattendo muri mentali e fisici, di considerare possibile, fattibile ciò che per gli altri era solo pura utopia, trasformando quest’ultima con il tempo e con indomita volontà in tangibile, concreta realtà. Da considerare a questo proposito che tutte le più grandi scoperte che per noi oggi fanno parte della quotidianità, della normalità, prima dell’intervento dei liberi pensatori erano considerate fantasie utopistiche o semplici vaneggiamenti di labili menti e quegli illuminati inventori, scopritori, che osarono mettere in discussione idee precostituite e teorie consolidate, prodigandosi con spirito di abnegazione a dare concretezza alle loro idee, spesso vennero derisi, sbeffeggiati, ostacolati dall’ottusità dei loro contemporanei. Un esempio per tutti: La macchina volante di Leonardo. La verità è che senza i liberi pensatori l’umanità è morta, condannata com’è ad adottare le stesse architetture di pensiero in contesti diversi che la condurrà sempre alle stesse conclusioni, a ripetere gli stessi identici errori, considerandoli coincidenze, scherzi del destino, impantanata in un loop temporale che la porterà inesorabilmente all’autodistruzione.