Riflessioni

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 20


Alla fine di questo lungo e tortuoso percorso da me intrapreso nel tentativo di farvi comprendere che la sostanziale differenza che vi è fra i Liberi Pensatori e i complottisti, come con tutte le altre tipologie di persone con cui a voi spesso fa comodo confonderli è che, i Liberi Pensatori non vedono necessariamente complotti dietro ad ogni avvenimento, ma semplicemente il più delle volte cercano di mettere in evidenza verità che sono sotto gli occhi di tutti e che proprio per questo vengono ignorate o passano inosservate, volutamente o inconsapevolmente. Verità facilmente dimostrabili, ovviamente se il loro interlocutore ha la mente sufficientemente aperta da riuscire ad accettare e vedere la realtà da una prospettiva diversa dalla sua, specie quando questo cambio di vedute è ben argomentato e suffragato da esempi concreti. Ammettiamolo, odiamo i Liberi Pensatori perché sono lì a dirci che non possiamo incolpare di tutto il marcio che vediamo intorno a noi, la società, la politica, che non possiamo sempre e solo incolpare gli altri o delle entità astratte, per i soprusi che accadono ogni giorno nel mondo ma che sostanzialmente ci lasciano indifferenti,  che non possiamo più permetterci il lusso di restare alla finestra, inerti spettatori delle nostre stesse vite, come di tutto ciò che ci accade intorno, che non possiamo considerarci sempre e solo vittime, perché ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare la differenza o può tentare di farla, in caso contrario, diventa carnefice.