Riflessioni

Complottisti e Liberi Pensatori Parte 21


I liberi Pensatori, vengono odiati perché ci mettono di fronte a quelle verità da cui per istinto distogliamo lo sguardo. Ci costringono a vedere ciò che volevamo ignorare. Sono esseri antipatici, fastidiosi, forse anche petulanti, irritanti, sono la voce, per troppo tempo sopita, delle nostre coscienze, sono assillanti, martellanti, per questo li odiamo con la stessa intensità con cui Pinocchio odiava il grillo parlante, perché da sempre si finisce per odiare chi ci sbatte in faccia verità scomode. Sono lanterne che illuminano quella realtà che qualcuno vorrebbe rimanesse avvolta, celata nell’oscurità, per questo fanno di tutto per smorzarla, spegnerla quella luce, in ogni modo possibile, anche quelli più estremi.  La verità è che alcuni di voi, di noi, odiano i Liberi Pensatori e troviamo conveniente confonderli con i complottisti, i cospiratori, i sovversivi e con qualunque altro termine vogliamo etichettarli, perché se fossimo disposti, anche solo per un momento ad accettare le verità che loro pongono sotto i nostri occhi, rimanendo però indifferenti, inerti di fronte ad esse, riluttanti a ripudiare le bugie con cui hanno tentando di occultarle, diverremmo complici di quelle bugie, complici delle ingiustizie che attraverso di esse vengono perpetrate, perché la verità è che ogni qual volta per opportunismo o per vigliaccheria ci lasciamo convincere che sia giusto ciò che in cuor nostro sappiamo essere un ingiustizia, ne diveniamo irrimediabilmente complici. La verità è che noi siamo complici di molte ingiustizie che piagano la società di cui facciamo parte, ma che giudichiamo con distacco, come dei danni che l’essere umano arreca a questo pianeta, del dolore o della morte che esso infligge ai suoi simili, semplicemente perché ci siamo assuefatti, abituati, restando indifferenti, cinicamente apatici di fronte a tutto questo, come se tutto questo non ci toccasse, non ci riguardasse e forse oggi potrebbe sembraci così ma domani noi stessi potremmo essere vittime di quella stessa indifferenza, di quello stesso cinico menefreghismo, di quell’apatia congenita che è il cancro di cui è affetta l’umanità. La verità è che l’indifferenza non ci salverà, come non ci salverà spegnere il cervello e fare nostre le idee che ci vengono inculcate, anzi tutto questo finirà per accelerare il nostro processo di autodistruzione.