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Eccomi.

Post n°1107 pubblicato il 13 Aprile 2025 da vita.perez

Quando torno qui è sempre perché c’è qualcosa che non so contenere e maneggiare altrove.
Stasera è una tristezza più profonda del solito.
È la tristezza dei vinti.
Degli sconfitti.
Di chi ha perso la forza di reagire alla tossicità.
Perché certe tossicità avvelenano e non c’è antidoto.
La tristezza di chi diventa disperso. Perché le relazioni sono fatte di traiettorie su cui si muovono i corpi nello spazio e nel tempo…e a volte c’è bisogno di allontanarsi.
Diventare dispersi.
Ed è così che mi sento stasera.
Un puntino nello spazio e nel tempo.
Distante. Eppure non abbastanza.
Vorrei non vedere più nulla.
E invece ancora vedo.
Sparire, come fa chi si salva davvero.
E invece la mia è una distanza pesata, compromessa, di margine.
Una distanza che salva ma non abbastanza, ti sputa solo lontano da qualche parte in universo più freddo e più discosto.
Dove si diventa isolati, emarginati, irresponsabili.
Colpevoli.
Perché la distanza che si agisce è incompresa.
È strumentalizzata, è manipolata, è abusata, in una impastata narrazione.

E allora eccomi stasera.
Col peso, della distanza che devo porre tra me e mia sorella, sulle spalle e col peso di un masso sul cuore.
Quello del dolore non solo mio (che in qualche maniera gestisco) ma di mia nipote.
Un dolore, il suo, che mi spezza il cuore a metà.
Che non posso non sentire forte come un urlo nella testa.
Un dolore che vorrei sentire tutto io, portarne il peso doppio e triplo pur di evitarglielo. Non so più chi è mia sorella.
Sono stanca…ci ho provato in tutti i modi possibili.
E’ un disastro…
Riesce a minare la mia di autostima, figuriamoci quella della figlia… devo continuamente ricordarmi chi sono e ricordarlo a mia nipote. E’ un ininterrotto usare i sensi di colpa per far sentire gli altri responsabili della sua felicità o infelicità, un ingenerare dipendenza emotiva continuando poi a ferire…quando si accorge di non poter manipolare.
Mi addolora tantissimo vederla fare così.
Sono stata sempre convinta che lei non fosse solo questo…ma oggi non lo so più.
Ed è quasi insopportabile il dolore di questa consapevolezza.
Mi fa sentire meno … … … non trovo il termine…
Insomma toglie qualcosa di bello anche alla mia vita.
Toglie. Non aggiunge.
Non aggiunge un cazzo di niente. Toglie quasi tutto.

 
 
 
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