vitaperezvitaperez

...a volte un poeta, in una mattina di dicembre...


E stamattina mi son trovato lì a pensartiche non succedeva da un saccoe intanto che guardavo il bollitorenella speranza che la mia attenzionevelocizzasse il processo fisicoche porta l’acqua dallo stato chetoa far glù glù,mi sono ritrovato lì a pensartiche non so se te l’ho dettoera un saccoche non mi succedeva. E mentre l’acqua non bollivami domandavo, chissà lei che cosa fa?chissà che dice?e a chi?si bacia con qualcuno?ci fa all’amore?che cosa legge?c’è una persona a cui lei vuole bene più di tutte?ha un gatto?mi pensa mai mentre prepara il tè?come li porterà i capelli?saranno corti come li ricordo io?in questi giorni freddi c’è qualcuno che la scalda? E l’acqua continuava a non bolliree io avevo in bocca un gustocome di topo mortoche un topo io, mica l’ho mai assaggiatosi fa per diredovuto, il gusto, all’importante quantitàdi vodka e salatini assunti ieri notteper sopravvivere ai pericolidei quali continuo a contornarmisprezzante ed incosciente.Sì, bevo ancora moltonon fumo piùfriggo con moderazioneassumo pesoscrivo parecchioed ogni tanto mi escequalcosa di piuttosto ganzoanche se mica tutti si trovano d’accordoe poialle volteti pensoancoramentre che mi preparo un tè. Ed è una vita strana questane converrai con meincontrarsifare all’amore assiemestare un gran benee poi come d’incantodiventa tutto un vaffanculo. Di tutto quest’amoredi tutti questi occhi dentro gl’occhie dei sospiri, dei sussurri e baciche ci rimane?un quasi nienteun mazzo di poesieun bollitore arrugginitouna mattina di dicembreed una tazza di malinconia bollente.