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Il mio mondo senza gli altri che non pesa di nostalgia.


La notte è andata così: abbiam fatto l’amore. Mi sono svegliata e tu dormivi ancora. Eri nuda accanto a me, dalla finestra filtrava un raggio di sole ad illuminarti le spalle semi scoperte…. Tra le mie lenzuola il tuo profumo… Sono rimasta così per qualche istante, poi ho fissato il soffitto pensando che avrei dovuto svegliarti di li a pochissimo. Dovevi partire.  Dovevi essere in aeroporto per le nove. Io a lavoro per le dieci circa…Sono scivolata silenziosamente giù dal letto. Il cane mi scodinzolava intorno felice... Mi sono infilata sotto la doccia. L’acqua era calda e la mia pelle liscia delle tue carezze. Quando sono uscita dal bagno tu eri lì… Avevi addosso il mio giubbotto ma eri scalza e nuda. Ho riso. Mi hai baciata e hai detto…”non so è la prima cosa che ho trovato…” Il tuo bacio era al caffè, tra le mani avevi la mia tazza e me l’hai porta. Ho bevuto e ti ho ribaciata. Mi hai spinta verso te, ho sentito il tuo seno premere contro il mio,  in un attimo di trasalimento siamo finite contro la cucina in un incontenibile amalgama di corpi, caldo freddo, mani, tessuti, liquidi… Un orgasmo intenso finito sul pavimento, coi miei capelli bagnati che ti gocciolavano sul viso…
Poi corsa in aeroporto. Parcheggio. Colazione al bar.  Le mie mani che sfioravano le tue quando prendevo le cose. Quando ti passavo la valigia. Quando ti cedevo il passo agli ingressi. Quando non trovavi le monete e ti ho dato le mie. Le tue mani quando ci siamo salutate. Premevano più di un bacio sulla bocca. Più dei nostri corpi avviluppati nella notte.Al ritorno in auto ero contenta che fossi  andata via. Ero contenta di questi due gg insieme. Ma ero contenta di ritornare ad esser con me. Ma che cavolo di sensazione è? Il mio mondo senza gli altri che non pesa di nostalgia.  Unico pensiero di questa mattinata.