Vivere d'arte

Carlo Maratta - La Pittura


   
 Dall’immagine tesa vigilo l’istante con imminenza di attesa – e non aspetto nessuno:  nell’ombra accesa spio il campanello che impercettibile spande un polline di suono – e non aspetto nessuno: fra quattro mura stupefatte di spazio più che un deserto non aspetto nessuno. Ma deve venire, verrà,                                         se resisto a sbocciare non visto, verrà d’improvviso, quando meno l’avverto. Verrà quasi perdono di quanto fa morire, verrà a farmi certo del suo e mio tesoro, verrà come ristoro delle mie e sue pene, verrà,                                                  forse già viene il suo bisbiglio.(Clemente Rebora)