Dopo ore sotto il sole chiuso in macchina aveva la tem,peratura corporea ad oltre 42 gradi. E rischiava di morire per un colpo di calore. La disavventura è accaduta a un giovane disabile abbandonato sotto il sole per ore in auto dai genitori nella zona di MigliarinoPISA. È rimasto quasi quattro ore chiuso in macchina sotto il solleone di ieri, fra l’ora di pranzo e le cinque meno un quarto del pomeriggio, quando finalmente c’è voluto l’i ntervento di una specie di task force ed un atto d’imperio dei vigili del fuoco per aver ragione dei suoi genitori, una coppia moscovita preoccupata soltanto, secondo il racconto dei soccorritori esterefatti, «di non rompere il vetro della macchina, perché era a nolo».Allora i pompieri hanno chiamato l’ambulanza col medico - è arrivata la Palp, la pubblica assistenza del litorale, con a bordo il dottor Antonio Colombini - che ha concesso loro il nulla osta scritto, per motivi medici, per spaccare il finestrino e liberare finalmente da quell’inferno un ragazzo tetraplegico di 18 anni, il figlio dei due russi, giunto alla soglia del coma.E non è finita. Per soccorrere nell’immediato e poi portare in ospedale il diciottenne, stremato e disidratato, vittima di un colpo di calore che gli aveva portato la temperatura del corpo a 42 gradi, il medico ha dovuto ingaggiare una vera e propria lotta con la mitica coppia e farsi scortare al Santa Chiara dalla polizia municipale di Vecchiano, chiamata apposta sul posto. I genitori alla fine sono stati denunciati dagli agenti del posto fisso di polizia, al pronto soccorso del Santa Chiara, per abbandono di persona incapace di intendere e di volere.Sono le tredici quando la coppia lascia l’auto, col figlio tetraplegico dentro, al parcheggio del ristorante Rustichello, a Migliarino, lungo l’Aurelia. A questo punto non si sa cosa sia accaduto: se il padre lascia i finestrini dentro e il telecomando a bordo, se il figlio lo tocca inavvertitamente e chiude finestrini e portiere, se l’uomo dimentica il telecomando nell’auto che intanto si è chiusa ed è rimasta bloccata. Fatto sta che, secondo il racconto dei soccorritori, era dall’una che si lavorava inutilmente intorno alla macchina. I pompieri, chiamati sul posto, vogliono rompere ovviamente il finestrino, ma il padre si oppone e tenta di convincere il figlio a usare il telecomando.
Lasciano il figlio disabile in auto rischia di morire per il caldo
Dopo ore sotto il sole chiuso in macchina aveva la tem,peratura corporea ad oltre 42 gradi. E rischiava di morire per un colpo di calore. La disavventura è accaduta a un giovane disabile abbandonato sotto il sole per ore in auto dai genitori nella zona di MigliarinoPISA. È rimasto quasi quattro ore chiuso in macchina sotto il solleone di ieri, fra l’ora di pranzo e le cinque meno un quarto del pomeriggio, quando finalmente c’è voluto l’i ntervento di una specie di task force ed un atto d’imperio dei vigili del fuoco per aver ragione dei suoi genitori, una coppia moscovita preoccupata soltanto, secondo il racconto dei soccorritori esterefatti, «di non rompere il vetro della macchina, perché era a nolo».Allora i pompieri hanno chiamato l’ambulanza col medico - è arrivata la Palp, la pubblica assistenza del litorale, con a bordo il dottor Antonio Colombini - che ha concesso loro il nulla osta scritto, per motivi medici, per spaccare il finestrino e liberare finalmente da quell’inferno un ragazzo tetraplegico di 18 anni, il figlio dei due russi, giunto alla soglia del coma.E non è finita. Per soccorrere nell’immediato e poi portare in ospedale il diciottenne, stremato e disidratato, vittima di un colpo di calore che gli aveva portato la temperatura del corpo a 42 gradi, il medico ha dovuto ingaggiare una vera e propria lotta con la mitica coppia e farsi scortare al Santa Chiara dalla polizia municipale di Vecchiano, chiamata apposta sul posto. I genitori alla fine sono stati denunciati dagli agenti del posto fisso di polizia, al pronto soccorso del Santa Chiara, per abbandono di persona incapace di intendere e di volere.Sono le tredici quando la coppia lascia l’auto, col figlio tetraplegico dentro, al parcheggio del ristorante Rustichello, a Migliarino, lungo l’Aurelia. A questo punto non si sa cosa sia accaduto: se il padre lascia i finestrini dentro e il telecomando a bordo, se il figlio lo tocca inavvertitamente e chiude finestrini e portiere, se l’uomo dimentica il telecomando nell’auto che intanto si è chiusa ed è rimasta bloccata. Fatto sta che, secondo il racconto dei soccorritori, era dall’una che si lavorava inutilmente intorno alla macchina. I pompieri, chiamati sul posto, vogliono rompere ovviamente il finestrino, ma il padre si oppone e tenta di convincere il figlio a usare il telecomando.