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Post n°25 pubblicato il 07 Ottobre 2011 da justy0
La Casta non vuole lasciare Palazzo Marini, l’edificio dove i parlamentari semplici, alla prima legislatura, senza titoli né qualifiche, hanno l’ufficio. Dopo quindici anni di affitto, già da un anno era chiara la volontà di traslocare da parte dei questori di Montecitorio. Il contratto di locazione per il palazzo di via San Silvestro costa circa 25 milioni di euro annui. Il 31 dicembre prossimo, volente o nolente, i parlamentari alla prima legislatura dovranno abbandonare l’elegante ubicazione, a qualche centinaio di metri da Palazzo Chigi, tra via del Tritone, piazza San Claudio e via del Pozzetto. Ma non tutti, solo quelli dell’edificio che si affaccia su Piazza San Claudio. I restanti tre palazzi (2,3,4) del complesso, che costano 53,5 milioni di euro all’anno, non godono di una clausola che favorisca una exit strategy per Montecitorio. Come dichiarato qualche mese fa da Giuseppe Leone, il capo ufficio stampa della Camera, «per gli altri tre Palazzi Marini esiste un vincolo contrattuale, senza facoltà di recesso, con scadenze rispettivamente nel 2016, 2017, 2018 e che pertanto non potranno essere, fino ad allora, annullabili né modificabili da parte della Camera». Nel frattempo, cedendo l’ala che ospita le segreterie di 180 deputati, saranno stati comunque risparmiati 14 milioni di euro annui, pari al canone di affitto annuale rivalutato con gli indici Istat. Ma a rischio sono anche i 350 dipendenti della società proprietaria di Palazzo Marini: c’è la possibilità che perdano il posto. A meno di non creare ad hoc una società mista, pubblica e privata, a cui affidare la gestione degli stessi servizi per permettere ai lavoratori di confluirci. La rivolta dei deputati non fa distinzione di colore, tutti insieme appassionatamente contro lo “sfratto”, e contro i loro stessi colleghi che avrebbero fatto la spia in nome dell’antipolitica e degli sprechi della Casta. L’obiettivo è dilazionare i tempi di recesso del contratto per consentire ai deputati di continuare a occupareuffici in cui non sono mai presenti, perché coinvolti nel lavoro in Aula o in commissione. Quindi, a Montecitorio. Di dividere la stanza con i colleghi non se ne parla per non perdere «la privacy necessaria a poter svolgere i delicati e riservati impegni istituzionali che la Costituzione ci riserva». Ma dove andranno i deputati dopo aver lasciato i lussuosi alloggi presi in affitto nel ‘97 dalla Milano ‘90 srl del costruttore Sergio Scarpellini? Ad agosto, fonti romane sostenevano che Montecitorio si fosse attivata attraverso i canali dell’Agenzia del Demanio, l’ente che gestisce i beni di Stato. L’avviso di ricerca a nome di un importante ente statale mirava a individuare uffici ubicati nel centro storico della città di Roma tra piazza Augusto Imperatore, piazza del Popolo, corso Rinascimento e via Sant’Andrea delle Fratte. Meglio se con una superficie compresa tra 25mila e 40mila metri quadrati. Qualcosa ci fa credere che i deputatipeones non rimarranno senza cuccia. link: http://it.finance.yahoo.com/notizie/La-rivolta-silenziosa-dei-yfin-1029536088.html?x=0
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Post n°24 pubblicato il 06 Ottobre 2011 da justy0
di Anna Laura Bussa (Intercettazioni: passa l'udienza-filtro) ROMA - Il Pdl insiste e, in Comitato dei Nove della commissione Giustizia della Camera, 'incassa' il 'si' a maggioranza della norma che vieta di pubblicare il contenuto delle intercettazioni fino al momento dell'udienza filtro. Con un obiettivo preciso: approvare il ddl entro la prossima settimana per farlo votare 'in tempi rapidissimi' al Senato. Il presidente della commissione Giulia Bongiorno si dimette da relatore per protesta. Mentre l'opposizione annuncia barricate. Unica 'nota positiva', come commenta Roberto Rao (Udc), e' il 'si' bipartisan alla modifica dell''ammazza-blog': avranno l'obbligo di rettifica entro le 48 ore solo i siti registrati. La polemica esplode anche per una proposta di modifica che porta la firma di Manlio Contento (Pdl) e che riceve il parere favorevole del sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo. Questa punta a inserire nella norma che prevede il carcere da sei mesi a 3 anni per i cronisti (alla riforma dell'art.617 del ddl) anche le intercettazioni considerate ''irrilevanti''. Nel testo ora in Aula, si prevede che ci sia il carcere da 6 mesi a 3 anni per chi pubblica atti di cui e' stata ordinata la distruzione o che dovevano essere espunti. Ora Contento precisa che in questa previsione ci deve rientrare anche chi pubblica gli 'ascolti' considerati irrilevanti. Secondo il deputato ''e' solo una precisazione per far capire meglio il testo. Per l' opposizione ''e' un inserimento pericoloso che peggiora la situazione''. Il capogruppo del Pdl in commissione Enrico Costa, indicato come 'nuovo' relatore, definisce ''politica'' la decisione della parlamentare finiana di dimettersi. E spiega che probabilmente ''lei l'ha fatto solo per rafforzare il suo ruolo di punto di riferimento per la giustizia all'interno del terzo polo''. Il presidente della commissione pero' ribatte e parla di ''accordo violato''. Il testo, ora in Assemblea, ricorda, ''era gia' il frutto di una mediazione raggiunta in due anni e mezzo di confronto. E io su questa versione del provvedimento avevo gia' fatto la mia relazione''. Poi, aggiunge, basta che Berlusconi ''schiocchi le dita'' per rimettere tutto in discussione. E cosi' ''il testo viene stravolto'' e a lei non resta che ''dimettersi''. Ora, assicura Rao, ''noi non potremmo che votare 'no' contro il black out per l'informazione''. L'approvazione della 'norma-Costa', infatti, spiega ancora la Bongiorno, comportera' che di tutte le intercettazioni successive all'udienza filtro ''non se ne potra' nemmeno dare notizia''. ''Se c'e' un'ordinanza di custodia cautelare che puo' arrivare anche dopo un anno di indagini e in questa ordinanza ci sono delle intercettazioni rilevanti, non solo non si potra' pubblicare il testo - prosegue - ma proprio non si potra' dare notizia del fatto storico di queste intercettazioni''. In piu', incalza Donatella Ferranti (Pd), ''e' assurdo vietare la pubblicazione delle intercettazioni contenute, ad esempio, nelle ordinanze di custodia cautelare perche' in questi casi il Gip ha gia' compiuto una selezione degli 'ascolti'. Un altro ''piccolo passo indietro'' il Pdl lo compie approvando l'emendamento secondo il quale il deposito delle intercettazioni puo' essere fatto davanti al Gip e non davanti al Tribunale collegiale (come previsto nel testo ora all'esame dell'Aula). A quest'ultimo pero' spettera' sempre il compito di autorizzare gli 'ascolti' e di prorogarli. Ma almeno per il deposito e la convocazione dell'udienza filtro, bastera' il Gip. Senza ricorrere ai tre giudici: una 'composizione' questa, ribadisce Rao, che ''creera' non pochi problemi agli uffici giudiziari italiani e che volevamo venisse cancellata''. Le pregiudiziali di costituzionalita' presentate dalle opposizioni intanto vengono bocciate. Con l'astensione del Terzo Polo. Se vogliono fare ''una legge seria per impedire gli abusi - avverte il leader Udc Pier Ferdinando Casini - c'e' lo spazio''. Ma allo stato aggiunge, ''questa e' l'aria che tira e tira molto forte''. ''Sono morte 4 donne e Moody's ci declassa e noi - interviene il segretario Pd Pierluigi Bersani - parliamo di intercettazioni. Questo e' un governo che pensa solo agli affari suoi''.
[SMETTIAMOLA DI FARE BRUSIO!!..REAGIAMO..NON POSSONO CONITNUARE A FARE I LORO COMODI A NOSTRE SPESE!!, NON VI SIETE ROTTI??!!..CAMBIARE PAESE NON E' LA SOLUZIONE..ANZI E' COME DIRE FATE PURE COME VOLETE!!..REAGIRE INVECE SIGNIFICA..IO TI PAGO E SEI PREGATO DI PORTARE RISPETTO A ME A MIA MOGLIE/A MIO MARITO, AI MIEI FIGLI, AI MIEI ZII, AI MIEI VICINI, AL MIO PASSATO, AL MIO FUTURO..ECC. SEI PREGATO DI UTILIZZARE LE RISORSE IN MODO UMANO!!..E PER GIUSTE MOTIVAZIONI CHE TI EGUAGLIANO A TUTTI, NON PER FUGGIRE DALLA GIUSTIZIA PERCHE' VUOI ANCORA GUADAGNARCI.. IL POLITICO E' UN LAVORO COME ALTRI, IN PARTE SI IN PARTE NO 3/4 DELLE VOSTRE AGEVOLAZIONI NON SERVONO, ANZI LI PEGGIORA E LI IMPIGRISCE ANCORA DI PIU', NE FANNO SEMPRE MENO..MENO ED ANCORA MENO: INSOMMA POCO E MALE..E PRETENDONO ANCHE IL RISPETTO, MA DA CHI?!..] |
Post n°22 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da justy0
TESTO 4 NON BLONDES _ WHAT'S UP
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Inviato da: justy0
il 21/07/2009 alle 13:31
Inviato da: bas_81
il 27/05/2009 alle 12:35
Inviato da: justy0
il 16/12/2008 alle 11:30
Inviato da: justy0
il 05/12/2008 alle 09:14
Inviato da: justy0
il 21/11/2008 alle 09:42