Racconto di una voce

Diamo fuoco alle polveri

Eccomi qui che sperimento una nuova avventura,forse questa sarà una di avventure più assurde in cui mi cimenterò.

cercherò di entrare dentro di me e parlerò di tutti i miei più assurdi pensieri e riflessioni. Riuscirò ad entrare dentro di me per riversarmi fuori come un rantolo trasformandomi in una voce. In un delirio di parole sono riuscito a spiegare la scelta del nome.

Generalmente sono molto chiuso ed ermetico

sia ben chiaro non sono una persona timida anzi il contrario sono quello che non riesce mai a fare un discorso serio per più di due minuti. ma quanto c'è di vero in tutto ciò.

ma qui sono una voce.

Un qualcosa di etereo incosistente che ti può affascinare o ti può disgustare per il suo suono.

Mi è capitato qualche volta di sentire una bella voce per telefono di qualche centralinista che mi ha suscitato emozioni , altre desiderio, quelle voci erano come un invito.

Altre volte mi è capitato di sentire voci brutte che mi indisponevano gia solo a sentirle gracchiare qualche parola.

Poi si deve calcolare che la voce ti può parlare. C’è gente che dice di essere perseguitato da voci di sentire delle voci che gli parlano…

La potenza di una voce è qualcosa che và al di là di ogni comprensione se ti colpisce interiormente quel ricordo rimarrà indelebilmente inciso nella tua memoria come una cicatrice oppure al contrario se non ti suscita niente svanirà senza lasciare neanche un ricordo.

Quindi si addice perfettamente a quello che voglio fare raccontarmi e raccontare cio che vivo segnando e venendo dimenticato. Quella di segnare è sicuramente un impresa ardua ma…

 quella di essere dimenticato invece e possibile e preferibile. Così da darmi la possibilità di aprirmi al mondo e di esserne dimenticato con vivace semplicità.

Un diario inconsistente.

al via quindi la nuova avventura

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