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9 Marzo Sciopero FIOM. Da generalizzare!

Post n°621 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da VoceProletaria

       9 Marzo Sciopero FIOM. Da generalizzare!

         Come ormai noto, la Manifestazione Nazionale della Fiom, prevista per sabato 18 febbraio (dopo un primo rinvio per l'emergenza neve) è stata definitivamente annullata.
        Il motivo, però, induce al sorriso anziché alla tristezza, poiché si tratta in definitiva di una trasformazione ancor più significativa: da semplice manifestazione a Sciopero Generale, seppure di categoria.

        E' ovviamente una buona notizia, anche perché in nome della Democrazia al Lavoro, della difesa dell'Art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, della difesa del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, della lotta alla precarietà, scende in campo la più importante categoria del più grande sindacato in Italia: la FIOM.

        Ancora una volta, dunque, quelle "brutte, sporche e maleducate" tute blu, quella classe operaia tanto bistrattata (a destra come a "sinistra") si fa carico di esprimere il radicale dissenso alle politiche antisociali del governo Monti, e lo fa indicando, giustamente, in Marchionne l’archetipo dell’im/prenditore del futuro, e la FIAT come il paradigma sociale da battere.
        Lo Sciopero della FIOM è perciò il segnale più forte dall'inizio dell'anno 2012 ed è il primo vero sciopero sicuramente da valorizzare e, soprattutto, GENERALIZZARE.

La GENERALIZZAZIONE dello Sciopero FIOM, un atto dovuto non solo da CGIL...
        La generalizzazione dello sciopero dei metalmeccanici deve intendersi come il primo e più importante passaggio sociale per una popolarizzazione della lotta contro il governo e il dominio dell’aristocrazia borghese.
        I motivi per la lotta al governo Monti sono ormai sotto gli occhi dell’intero mondo. Sono gli stessi che hanno già portato alla rovina ed alla fame interi stati e nazioni e, solo per ultima, la Grecia.
E non accennano minimamente a fermarsi, anzi…
        E’ dunque la necessaria lotta popolare contro la macelleria sociale di un capitalismo morente che cerca di rigenerarsi succhiando il sangue dalla carne viva dei lavoratori, e di cui Monti, Marchionne e l’intero governo dei banchieri ne sono l’espressione più avanzata.
        Se la classe operaia, quella ancora in tuta blu, si presta ancora ad un ruolo di avanguardia, è giusto, utile, e necessario che si aggreghi il fronte più ampio possibile di lavoratori, precari, disoccupati, pensionati e settori sempre più in affanno, affinché la lotta di un singolo settore - per quanto importante e strategico - non sia isolata e, soprattutto, divenga una lotta realmente POPOLARE.
        A questo compito sono chiamati vari soggetti, politici e sindacali in primo luogo, e non solo uno...

Sarebbe infatti sciocco pensare di poter delegare, magari pilatescamente, questa assunzione di responsabilità alla sola "casa madre"  della FIOM, ovvero la CGIL.
 
        Ma, oltre le ragioni più urgenti qui sopra accennate, che dovrebbero indurre a conseguenti azioni ed atti dovuti, esistono anche motivi meno nobili e molto più utilitaristici per una massiccia presenza in piazza (e fuori dai luoghi di lavoro) di tutto il sindacalismo di sinistra…
 
Certe “convenienze” per CGIL.
        E’ facile pensare che l’idea di uno sciopero generale di tutte le categorie e di tutta la giornata sia molto distante dai pensieri della Camusso, impegnata com’è a non disturbare troppo Bersani che sostiene Monti, e nemmeno Bonanni…                  Per lei è come dover ingoiare un rospo vivo e sacrificare gli “amici più cari”.
 
        Nel blog, all’indirizzo qui sotto indicato, è riportato il comunicato di solidarietà inviato al popolo greco da Mimmo Pantaleo, Segretario Generale FLC-CGIL, uno che non si può certo definire un pericoloso bolscevico, tutt’altro… E’ un segnale positivo ed importante, che testimonia come anche nella moderatissima e “sobria”  CGIL stia comunque avanzando un sentimento di crescente insofferenza verso politiche liberiste di affamamento.    Un segnale di cui, insieme ad altri ancora, la Camusso non può non tener conto.
 
        E’ tuttavia anche difficile immaginare un suo completo rifiuto a concedere lo sciopero almeno a quelle categorie, come il Pubblico Impiego, la Scuola, l’Università e la Ricerca (ovvero FP e FLC) anche in virtù del fatto che tra pochi giorni saranno impegnate nelle elezioni per il rinnovo delle RSU, laddove si andrà a “fotografare”  la rappresentatività nazionale delle diverse sigle sindacali.
         L’eventuale inibizione da parte di Camusso allo sciopero di questi ultimi sarebbe infatti un insperato regalo per Bonanni e Angeletti che, allo stato attuale delle cose, sono in caduta libera nelle intenzioni di voto dei pubblici dipendenti. Una volta assodato il principio che “tanto son tutti uguali…” chi potrebbe impedire la fuga dei voti CGIL verso le direzioni più disparate…? Un (ulteriore) scivolamento verso una “destra” clientelare e complice coi piani di smantellamento della Pubblica Amministrazione sarebbe tutt’altro che improbabile.
 
I possibili "sgambetti"  di Camusso.
         Non stupirebbe, dunque, l’annuncio di uno “sciopericchio”  di qualche ora (resta difficile immaginare l’intera giornata, anche se continuiamo a sperarlo…) per gli uffici pubblici che avrebbero così l’opportunità di "sfogarsi" e  “accompagnare”   simbolicamente la manifestazione nazionale della FIOM (a Roma) con presidi invece territoriali.
        Potrebbe essere questo il regalo avvelenato, o lo sgambetto, della Camusso a Landini…
Ma sulle eventuali virtù masochistiche della Camusso si potrà tornare più avanti. Ad oggi, nessun segnale di lungimiranza “  politico-sindacale”   è ancora giunto…

I vantaggi delle assenze.
         Chi potrebbe oggettivamente avvantaggiarsi di un’assenza così vistosa, naturalmente, potrebbe (e dovrebbe) essere proprio il sindacalismo di base, anch’esso presente alla competizione elettorale delle RSU del Pubblico Impiego.
        Anche in questo caso, tuttavia, bisogna fare i conti con le diverse soggettività e…”personalità”.
        Non tutti i leader delle diverse sigle di base, infatti, digeriscono facilmente l’idea di scendere in campo insieme ai “cugini” della CGIL, per vari motivi e affatto comprensibili in termini di "unità di classe e di lotta".
        Chi perché non vuol essere considerato “fiancheggiatore”, chi perché imputa alla stessa FIOM un eccesso di moderatismo, chi perché ne teme un possibile effetto “attrattore”, e chi perché sa che al cospetto di questi scompare anche visivamente…
 
Ergo…
         CUB e Cobas avrebbero indubbiamente le maggiori capacità e opportunità di proclamare lo Sciopero Generale Nazionale di tutte le categorie sapendo di poter contare sulla rete più capillare in Italia di strutture del sindacalismo di base.  Inoltre, anche in occasione dell’analogo sciopero della FIOM del 28 Gennaio 2011, proprio queste due sigle garantirono la copertura dello sciopero a TUTTE le categorie di lavoratori. Non sarebbe, dunque, una novità.
 
[ Diversamente la USB, in quell’occasione, “concesse”  lo sciopero alla sola categoria dei metalmeccanici  (poche decine di suoi iscritti), giusto per poter affermare che “anche loro c’erano” (sic!), ma guardandosi bene dall’estenderlo al Pubblico Impiego dove è invece più presente… ]
 
        Ad oggi, la domanda e la disponibilità alla lotta ed alla mobilitazione c’è, aumenta, e resta inevasa…
 
        La CUB è la confederazione di base più strutturata proprio tra i metalmeccanici e in molte categorie di lavoratori privati, e da pochi anni è in continuo sviluppo anche nel Pubblico Impiego; i Cobas, seppure in crescita nei settori privati, mantengono invece un forte radicamento nella Scuola e godono di una buona presenza nei vari coordinamenti di precari.
       Questi due, insieme, potrebbero dunque garantire un salto di qualità immediatamente visibile nelle piazze generalmente negato, invece, ad altre sigle di base. 
       Sono essi i soggetti più seri e credibili.
 
        CUB e Cobas, inoltre, non hanno ancora indetto uno sciopero generale dall’inizio dell’anno, ed è meglio sorvolare sul risibile sciopericchio di poche settimane fa dell’USB (nemmeno partecipato dai suoi stessi iscritti).  In pratica, dall'inizio del 2012 non c'è traccia visibile di un'attività  "alta"  da parte dell'intero sindacalismo di base.
 
L’occasione adesso c’è.
         Nei pensieri dei più c’è dunque la naturale aspettativa per una assunzione di responsabilità da parte del sindacalismo di base per la GENERALIZZAZIONE totale e completa dello SCIOPERO dei metalmeccanici del 9 MARZO.  E'  un passaggio che, per quanto minimo, ha un'alta valenza politica: è un passaggio reale per l’unità di classe, qui ed ora!
        Speriamo non venga disatteso…
 
        Un suggerimento, prima del congedo e dei consigli per la lettura:
facciamo pressione sui vari delegati sindacali perché si adoperino, all’interno delle rispettive organizzazioni, a garantire la GENERALIZZAZIONE dello SCIOPERO GENERALE per il 9 Marzo!
 

Un saluto.                            Proletaria Vox

 
 
 
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