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La situazione industriale in Serbia.


La situazione industriale in Serbia.di Rajko Blagojevic,  24.02.2012La situazione in Serbia è estremamente drammatica. La crisi economica mondiale ha contribuito al peggioramento della situazione economica e sociale. Si prevedono 50.000 licenziamenti nell’anno corrente e secondo alcune analisi se ne prevedono perfino 100.000. La situazione nell’istruzione rappresenterà  un problema particolare perché, secondo i dati dell’Unesco, la Serbia è tra i paesi europei che investono meno per l’istruzione.Ufficialmente, due terzi delle scuole non sono in funzione, 40 % delle scuole non hanno acqua. Per i salari dei dipendenti viene speso il 95 % dal budget destinato per l’istruzione mentre dal resto per ogni allievo delle elementari e medie giornalmente vengono impiegati 13 dinari (0,1 euro).Per quanto riguarda la situazione economica, sono colpite di più le città dove nel passato c’erano le aziende grandi – giganti che erano portatrici dello sviluppo delle città  intere. Ecco alcuni esempi :Kragujevac: All’epoca della Yugoslavia, nella Zastava di Kragujevac c’erano 36.000 lavoratori e con l’indotto in Serbia e in tutta la Yugoslavia il numero arrivava fino ai 200.000 lavoratori.Dell’ex Zastava oggi sono rimaste 20 imprese con 7000 lavoratori mentre l’ex Zastava Automobili, che prima dei bombardamenti aveva 13.500 lavoratori, oggi esiste come FIAT AUTO Serbia con 1150 addetti.Valjevo: Questa città,  con circa 95.000 abitanti, dipendeva dall’azienda Krusik, dove lavoravano circa 11.000 lavoratori. Producevano batterie, componenti in plastica, in metallo (fucinati) ed anche il programma per l’industria militare. Prima della privatizzazione questo complesso era composto da 12 fabbriche di cui parecchie privatizzate, la maggior parte senza successo. Il numero totale degli impiegati in queste 12 fabbriche è ora di 2100 lavoratori. A Valjevo c’è una fabbrica di calze, VALIË; il proprietario italiano ha assunto circa 1800 lavoratori con salario medio di 25.000 dinari (pari ai 220 euro). Ha iniziato la produzione 6 anni fa. Facciamo presente che in questa fabbrica non esiste il Sindacato.Trstenik: In questa città  di 30.000 abitanti c’era all’epoca un gigante PRVA PETOLETKA con reparti anche fuori città  con oltre 14.000 lavoratori. Molti lavoratori dai paesi nei dintorni viaggiavano a Trstenik a lavorare. Questa fabbrica, oltre il programma per l’industria militare, più precisamente le componenti per gli aerei, produceva anche componenti idrauliche e freni, servosterzi,  come pure il materiale idraulico completo. Oggi a PRVA PETOLETKA lavorano 3.500 lavoratori.Smederevo: Nella città, con 95.000 abitanti, c’era la grande acciaieria SARTID (produzione acciai e lamiere) che dopo la privatizzazione e vendita alla compagnia americana ha cambiato nome in U.S. STEEL. Si riteneva che questa fosse stata una delle migliori privatizzazioni in Serbia. Verso la fine dell’anno passato, dopo che era stata pubblicata la notizia sulla perdita giornaliera di circa mezzo milione di euro, gli americani hanno semplicemente abbandonato l’acciaieria. Ora è a carico del governo serbo con circa 5000 lavoratori ai quali nel periodo prossimo saranno dati i salari dal bilancio della Repubblica della Serbia, tutto con preoccupazione di una catastrofe sociale che potrebbe colpire questa città.SegretarioRajko BlagojevicJEDINSTVENA SINDIKALNA ORGANIZACIJA ZASTAVAAdresa : Kosovska 4, 34000 KragujevacTelefon/Faks : 034/335 367 & 335 762Elektronska posta : jsozastava @ open.telekom.rsdata: 24/2/2012