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Rivolta a Bari, l'Università dice «no» all'aumento delle tasse


Rivolta a Bari, l'Università dice «no» all'aumento delle tasse di Samantha Dell'Edera,  11.07.2012 sul Corriere del MezzogiornoL'Università Aldo Moro di Bari boccia la spending review del Governo. Ieri il senato accademico ha approvato una mozione con la quale si denunciano gli atti che il Consiglio dei ministri ha varato nei confronti del sistema universitario. L'Ateneo condanna il mancato intervento per recuperare i tagli del 2008 e la «pericolosa differenziazione - si legge nella mozione - tra studenti italiani e comunitari e studenti extracomunitari, aprendo a possibili discriminazioni in termini di tassazione e contribuzione». Sotto accusa soprattutto l'articolo che riguarda la liberalizzazione della tassazione. La norma impone il rispetto del tetto massimo del 20 per cento nel rapporto tra la totalità della contribuzione studentesca e quanto viene versato dal fondo di funzionamento ordinario (i soldi che arrivano dallo Stato). «La scelta - si legge ancora nella mozione - di scorporare il numero degli studenti fuoricorso e degli stranieri dal numeratore del rapporto e di modificare il denominatore, aggiungendo al fondo di funzionamento ordinario anche gli altri trasferimenti statali, rende vana qualsiasi apposizione di limite alle tasse universitarie». Il rettore Corrado Petrocelli e l'intera comunità studentesca (la mozione è stata presentata dall'associazione Link e poi approvata all'unanimità) hanno duramente attaccato la manovra che rischia di disincentivare l'iscrizione alle università e «lo sviluppo di percorsi cognitivi da parte dei giovani e delle famiglie che subiscono le dannose conseguenze della crisi e della recessione». Il Senato ha quindi chiesto l'abrogazione degli articoli. La mozione è stata accolta dalla senatrice di Io Sud, Adriana Poli Bortone, che ha presentato un emendamento. Intanto si annunciano nuove battaglie sull'aumento delle tasse Adisu, imposto dal Governo: l'anno prossimo gli studenti pagheranno contributi che passeranno dagli attuali 70 euro a 140 euro.