VoceProletaria

La FIAT contro i lavoratori italiani e serbi.


La FIAT contro i lavoratori italiani e serbiIn merito alla strategia FIAT di mettere i lavoratori dei vari paesi gli uni contro gli altri, ed a proposito della leggenda degli "investimenti" FIAT a Kragujevac (dove gli italiani hanno solamente bombardato e poi acquisito gratuitamente gli enormi impianti Zastava, senza per adesso sganciare un soldo ed approfittando invece dei fondi elargiti da BERS e governo serbo), riproduciamo più sotto il comunicato del sindacato unitario della Zastava di Kragujevac in merito alle provocatorie dichiarazioni rilasciate da Sergio Marchionne alla stampa italiana.COMUNICATO DEL SINDACATO UNITARIO DELLA ZASTAVAJedinstvena Sindikalna Organizacija ZastavaSamostalni Sindikat Srbije - Savez Metalaca Srbijejsozastava @ nadlanu.comKragujevac, 23 luglio 2010   Per quanto riguarda gli articoli pubblicati in questi giorni in Italia e tradotti e pubblicati anche in Serbia, comunichiamo che - sulla base delle informazioni in nostro possesso - non esiste nessun accordo ufficiale né informazione ufficiale del governo serbo (che è proprietario del 30% della Fiat Auto Serbia) relativa alle dichiarazioni (intenzioni) di Marchionne.   I fatti sulla situazione attuale nella fabbrica di Kragujevac:* La fabbrica è ferma a causa delle vetture non vendute ferme nel piazzale (circa 4500 unità).* Tutti i 1060 lavoratori della Fiat Auto Serbia sono in cassa integrazione (percepiscono il 65% del salario).* La ricostruzione dei reparti viene eseguita da imprese appaltatrici, nonostante migliaia di lavoratori della Zastava [*] siano a casa senza lavoro. Proprio 2 giorni fa un lavoratore di un'impresa appaltatrice è morto sul lavoro.* Circa il 70% dei lavoratori della Fiat Auto Serbia sono sovvenzionati dal governo serbo per arrivare al minimo garantito in Serbia che è pari a 160 euro.* Noi del Sindacato abbiamo seri dubbi per quanto riguarda la decisione di Marchionne, perché in un anno ha cambiato il piano 3 volte.* Il sindacato della Zastava vede in questo girotondo di annunci il tentativo di dividere i lavoratori dei nostri due paesi e invita all’unità  di tutti i lavoratori del gruppo Fiat.Il segretarioRadoslav Delic[*] Quelli cassaintegrati più quelli licenziati e forzati al prepensionamento in totale ammontano a decine di migliaia: il “kombinat” di Kragujevac era infatti il più grande complesso metalmeccanico dei Balcani prima della aggressione della NATO e dell’inizio delle selvagge politiche liberiste alla fine del 2000 (nota del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia).