Nomen omen...un giornale per l'Unità dei Comunisti di Comunisti Uniti Ecco l'ennesimo giornale! E per di più in duplice veste. Si, perché continueremo a uscire on-line in formato digitale, ma pian piano le nostre voci vi arriveranno anche su carta. Un moderno giornale, quindi, sia per le mani che per gli occhi purché siano saldamente collegati al cervello. Abbiamo bisogno di ritrovare insieme un unico linguaggio che sia efficace. Il linguaggio dell'unità che ci può dare la forza di resistere all'offensiva padronale e di costruire un'alternativa al sistema capitalistico in crisi. Il linguaggio dell'autonomia politica e culturale che ci dia la prospettiva del superamento del capitalismo e di un'alternativa di sistema e non di mero governo. Per questo già nel rilancio dell'appello Comunisti Uniti 2.0 ci rivolgevamo a tutte le compagne ed i compagni comunisti ovunque collocati: nel PRC e nel PdCI; a tutto l'arcipelago comunista e anticapitalista; alla vasta diaspora dei "senza tessera" che ieri come oggi resistono all'attacco dei padroni sui posti di lavoro, sui tetti, nelle piazze, nelle occupazioni per il diritto al lavoro; nelle scuole e nelle università, per l'accesso al sapere; nei territori dove si pratica il conflitto sociale per la difesa dell'ambiente. E attorno a questo patrimonio potenziale abbiamo da subito ritenuto necessaria e non più rimandabile una ricucitura unitaria di tutte le esperienze oggi in campo. Non saremo autosufficienti in questo percorso e non ci autoproclameremo come ennesimo nuovo partitino. Così come non saremo subalterni a progetti moderati e governisti. Per poter essere utili a questa causa, insieme a tutti quelli che vorranno perseguire gli stessi obiettivi, abbiamo bisogno di guardare alla ricostruzione di un insediamento e di un radicamento sociale dei comunisti, allo stesso tempo dobbiamo riconquistare un'indipendenza teorica senza la quale siamo destinati al ruolo di comprimari nei conflitti e nelle contraddizioni di classe. Avevamo, quindi, bisogno di uno strumento di comunicazione e di un megafono per le campagne di denuncia politica. Una tribuna da cui far vibrare alcune corde della coscienza critica delle parti più combattive della classe. Un tassello per l'organizzazione di quell'intellettuale collettivo che oggi non abbiamo e a cui aspirano tantissime compagne e compagni, oggi dispersi in una diaspora che sembra senza fine. Senza un amplificatore che immagini come un coro tutte queste grida di unità oggi disperse non potremo raggiungere questo obiettivo. Senza mettere in contatto le nostre azioni ed i nostri pensieri, senza organizzazione, non siamo nulla. Questa prospettiva della fase attuale aveva bisogno di un nome per essere anche raccontata e per mettere il nostro contributo a disposizione di processi più ampi. Nell'antichità si diceva "nomen omen", in ogni nome è scritto il proprio destino. Per questo abbiamo scelto semplicemente: L'UNITA' DEI COMUNISTI.Il link per sfogliarlo online:http://www.youblisher.com/p/52292-L-Unita-dei-Comunisti-n-1/Il link per scaricarlo in PDF http://www.youblisher.com/files/publications/9/52292/pdf.pdf In questo numero troverete:- Editoriale: Comunisti/e di tutta Italia, uniamoci!- Comunisti e Sindacato di classe: un'anima, due gambe- L'Unità dei Comunisti: un giornale per l'Unità dei Comunisti- Viva Palestina 5, Viva la Palestina!- Contro la guerra civile minacciata dalla Lega, patriottismo della Costituzione partigiana!- Scuola pubblica, ora e sempre- Vicesegretario metalmeccanici Serbia: "No alla Serbizzazione dell'Italia"- Resoconto dei Giovani Comunisti Uniti dal campeggio politico di Sapri
L'Unità dei Comunisti.
Nomen omen...un giornale per l'Unità dei Comunisti di Comunisti Uniti Ecco l'ennesimo giornale! E per di più in duplice veste. Si, perché continueremo a uscire on-line in formato digitale, ma pian piano le nostre voci vi arriveranno anche su carta. Un moderno giornale, quindi, sia per le mani che per gli occhi purché siano saldamente collegati al cervello. Abbiamo bisogno di ritrovare insieme un unico linguaggio che sia efficace. Il linguaggio dell'unità che ci può dare la forza di resistere all'offensiva padronale e di costruire un'alternativa al sistema capitalistico in crisi. Il linguaggio dell'autonomia politica e culturale che ci dia la prospettiva del superamento del capitalismo e di un'alternativa di sistema e non di mero governo. Per questo già nel rilancio dell'appello Comunisti Uniti 2.0 ci rivolgevamo a tutte le compagne ed i compagni comunisti ovunque collocati: nel PRC e nel PdCI; a tutto l'arcipelago comunista e anticapitalista; alla vasta diaspora dei "senza tessera" che ieri come oggi resistono all'attacco dei padroni sui posti di lavoro, sui tetti, nelle piazze, nelle occupazioni per il diritto al lavoro; nelle scuole e nelle università, per l'accesso al sapere; nei territori dove si pratica il conflitto sociale per la difesa dell'ambiente. E attorno a questo patrimonio potenziale abbiamo da subito ritenuto necessaria e non più rimandabile una ricucitura unitaria di tutte le esperienze oggi in campo. Non saremo autosufficienti in questo percorso e non ci autoproclameremo come ennesimo nuovo partitino. Così come non saremo subalterni a progetti moderati e governisti. Per poter essere utili a questa causa, insieme a tutti quelli che vorranno perseguire gli stessi obiettivi, abbiamo bisogno di guardare alla ricostruzione di un insediamento e di un radicamento sociale dei comunisti, allo stesso tempo dobbiamo riconquistare un'indipendenza teorica senza la quale siamo destinati al ruolo di comprimari nei conflitti e nelle contraddizioni di classe. Avevamo, quindi, bisogno di uno strumento di comunicazione e di un megafono per le campagne di denuncia politica. Una tribuna da cui far vibrare alcune corde della coscienza critica delle parti più combattive della classe. Un tassello per l'organizzazione di quell'intellettuale collettivo che oggi non abbiamo e a cui aspirano tantissime compagne e compagni, oggi dispersi in una diaspora che sembra senza fine. Senza un amplificatore che immagini come un coro tutte queste grida di unità oggi disperse non potremo raggiungere questo obiettivo. Senza mettere in contatto le nostre azioni ed i nostri pensieri, senza organizzazione, non siamo nulla. Questa prospettiva della fase attuale aveva bisogno di un nome per essere anche raccontata e per mettere il nostro contributo a disposizione di processi più ampi. Nell'antichità si diceva "nomen omen", in ogni nome è scritto il proprio destino. Per questo abbiamo scelto semplicemente: L'UNITA' DEI COMUNISTI.Il link per sfogliarlo online:http://www.youblisher.com/p/52292-L-Unita-dei-Comunisti-n-1/Il link per scaricarlo in PDF http://www.youblisher.com/files/publications/9/52292/pdf.pdf In questo numero troverete:- Editoriale: Comunisti/e di tutta Italia, uniamoci!- Comunisti e Sindacato di classe: un'anima, due gambe- L'Unità dei Comunisti: un giornale per l'Unità dei Comunisti- Viva Palestina 5, Viva la Palestina!- Contro la guerra civile minacciata dalla Lega, patriottismo della Costituzione partigiana!- Scuola pubblica, ora e sempre- Vicesegretario metalmeccanici Serbia: "No alla Serbizzazione dell'Italia"- Resoconto dei Giovani Comunisti Uniti dal campeggio politico di Sapri