L’INPS chiarisce definitivamente l’ultima fregatura sulle pensioni. Di CUB, 27.09.2010Dal 2011 ci sarà la finestra mobile di un anno per tutti. Con la circolare n.126 del 24 settembre 2010 l'INPS riassume le disposizioni contenute nella Legge di conversione 30 luglio 2010 n.122 con modificazioni del decreto legge 31 maggio 2010 n.78, che ha previsto nuove disposizioni in materia previdenziale riguardanti in particolare la decorrenza della pensione.IL testo della circolare Inps recita testualmente: Nuove decorrenze dei trattamenti di anzianità e vecchiaiaA decorrere dal 1° gennaio 2011, i soggetti… conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico di anzianità e vecchiaia (art. 12, comma 1 e 2) secondo quanto segue:a)… i lavoratori dipendenti, trascorsi dodici mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti anagrafici e contributivi;b)… i commercianti e i coltivatori diretti… trascorsi diciotto mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti anagrafici e contributivi.I trattamenti decorrono ovviamente dal primo giorno del mese successivo allo scadere del citato differimento di 12 o 18 mesi.Questo significa che i lavoratori, dopo aver raggiunto il requisito per andare in pensione, sia con 40 anni di contributi, sia con le quote, sia di vecchiaia, vanno in pensione dopo un anno, il primo giorno del mese successivo.( es. se un lavoratore matura il diritto il 10 gennaio 2010 va in pensione il 1 febbraio 2011)• Questo significa anche che non si andrà più in pensione dopo 40 anni di contributi ma dopo 41 anni e un mese, con l’aggravante che dopo i 40 anni si lavora per “il re di Prussia” in quanto non maturano più i contributi.• Rimane in vigore il sistema delle quote. Dal 1-1-2011 si andrà in pensione con quota 96 (60 anni+ 36 anni di contributi oppure 61 anni età + 35 anni di contributi); dal 1-1-2013 in poi con quota 97( 61 anni età +36 anni contributi oppure 62 anni età + 35 anni contributi). Va sempre aggiunto l’anno di finestra.Va poi aggiunto che per coloro che andranno in pensione con il calcolo contributivo ( cioè coloro che al 31-12-1995 avevano meno di 18 anni di contributi) avranno una decurtazione della pensione in quanto è previsto l’abbassamento del coefficiente di calcolo.Infine dal 2015, per effetto del collegamento dei requisiti di pensione alla aspettativa di vita i tempi per andare in pensione si allungheranno.Questo è un ulteriore tassello dello smantellamento del sistema pensionistico che si somma all’attacco all’occupazione e al salario messo in atto dal Governo, che invece di occuparsi della crisi si occupa solo dei vari scaldaletti di “corte”.È necessario che i lavoratori, pensionati, studenti facciano sentire la loro voce, per questo la Cub ha dichiarato lo sciopero generale il 29 ottobre.
L'ultima fregatura sulle pensioni.
L’INPS chiarisce definitivamente l’ultima fregatura sulle pensioni. Di CUB, 27.09.2010Dal 2011 ci sarà la finestra mobile di un anno per tutti. Con la circolare n.126 del 24 settembre 2010 l'INPS riassume le disposizioni contenute nella Legge di conversione 30 luglio 2010 n.122 con modificazioni del decreto legge 31 maggio 2010 n.78, che ha previsto nuove disposizioni in materia previdenziale riguardanti in particolare la decorrenza della pensione.IL testo della circolare Inps recita testualmente: Nuove decorrenze dei trattamenti di anzianità e vecchiaiaA decorrere dal 1° gennaio 2011, i soggetti… conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico di anzianità e vecchiaia (art. 12, comma 1 e 2) secondo quanto segue:a)… i lavoratori dipendenti, trascorsi dodici mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti anagrafici e contributivi;b)… i commercianti e i coltivatori diretti… trascorsi diciotto mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti anagrafici e contributivi.I trattamenti decorrono ovviamente dal primo giorno del mese successivo allo scadere del citato differimento di 12 o 18 mesi.Questo significa che i lavoratori, dopo aver raggiunto il requisito per andare in pensione, sia con 40 anni di contributi, sia con le quote, sia di vecchiaia, vanno in pensione dopo un anno, il primo giorno del mese successivo.( es. se un lavoratore matura il diritto il 10 gennaio 2010 va in pensione il 1 febbraio 2011)• Questo significa anche che non si andrà più in pensione dopo 40 anni di contributi ma dopo 41 anni e un mese, con l’aggravante che dopo i 40 anni si lavora per “il re di Prussia” in quanto non maturano più i contributi.• Rimane in vigore il sistema delle quote. Dal 1-1-2011 si andrà in pensione con quota 96 (60 anni+ 36 anni di contributi oppure 61 anni età + 35 anni di contributi); dal 1-1-2013 in poi con quota 97( 61 anni età +36 anni contributi oppure 62 anni età + 35 anni contributi). Va sempre aggiunto l’anno di finestra.Va poi aggiunto che per coloro che andranno in pensione con il calcolo contributivo ( cioè coloro che al 31-12-1995 avevano meno di 18 anni di contributi) avranno una decurtazione della pensione in quanto è previsto l’abbassamento del coefficiente di calcolo.Infine dal 2015, per effetto del collegamento dei requisiti di pensione alla aspettativa di vita i tempi per andare in pensione si allungheranno.Questo è un ulteriore tassello dello smantellamento del sistema pensionistico che si somma all’attacco all’occupazione e al salario messo in atto dal Governo, che invece di occuparsi della crisi si occupa solo dei vari scaldaletti di “corte”.È necessario che i lavoratori, pensionati, studenti facciano sentire la loro voce, per questo la Cub ha dichiarato lo sciopero generale il 29 ottobre.