VoceProletaria

Successo comunista nelle elezioni amministrative greche (parte II).


Elezioni regionali e comunali in Grecia: significativa crescita del KKE da Partito Comunista di Grecia http://inter.kke.gr/News/2010news/2010-11-9-ekloges-infoTraduzione dall'inglese per www.resistenze.orga cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare3/ Importanti caratteristiche qualitative dei risultatiMunicipality          KKE  1.  Atene                                       13.73%  2.  Salonicco                                   9.50%  3.  Pireo                                        14.79%  4.  Patrasso                                  16.42%  5.  Iraklio                                     12.13%  6.  Larisa                                      13.68%  7.  Volos                                      15.23%  8.  Peristeri                                  12.52%  9.  Kallitea                                   18.40%10.  Corfù                                      26.90%11.  Nikaia-Renti                           18.38%12.  Lesvos                                    13.25%13.  Keratsini-Drapetsona            19.36%14.  Egaleo                                     16.90%15.  Glifada                                      9.56%16.  Iliupoli                                    13.33%17.  Nea Smirne                             10.63%18.  Calandri                                  15.00%19.  Ilio-Kamatero                         20.16%20.  Zografu                                   12.83%Il supporto significativo che il KKE ha ricevuto non solo a livello nazionale ma soprattutto nei grandi centri urbani, dove la classe operaia vive e lavora, è di grande interesse: connota il KKE quale partito della classe operaia.Il KKE ha ottenuto un sostanziale incremento di voti nelle città di grandi dimensioni dove risiedono un gran numero di lavoratori e i ceti popolari (vedere tabella). E' di particolare importanza l'aumento significativo dell'influenza elettorale del KKE in Attica (dal 10,2% al 14,4%), che comprende la capitale Atene, il Pireo e le zone industriali intorno alla capitale. Nella regione attica risiedono e lavorano 4 milioni di persone. In 67 Comuni in Grecia (su 260 in cui erano presenti liste di "Raggruppamento del Popolo"), il KKE ha ricevuto oltre l'11% dei voti.Il CC del KKE nota nella sua dichiarazione che "la crescita dei voti assoluti e in percentuale del KKE contiene importanti elementi qualitativi: l'aumento è stato mediamente maggiore nei grandi centri urbani e nelle regioni di grandi dimensioni. Alla base di tale incremento il voto nei quartieri popolari e nei quartieri operai e nelle zone in cui gli agricoltori e i piccoli imprenditori hanno avuto problemi acuti. Ossia dove vi sono condizioni ottimali per la formazione di un fronte unico socio-politico della classe operaia in alleanza con i piccoli e medi agricoltori e i lavoratori autonomi.4/Il fenomeno dell'astensioneNegli ultimi decenni la Grecia ha conosciuto un alto livello di partecipazione degli elettori rispetto agli altri paesi europei. Tuttavia, la partecipazione al voto in questa battaglia ha raggiunto soltanto il 61% (rispetto al 71% nel 2009). Dobbiamo tener conto anche che i registri elettorali non sono stati aggiornati e si valuta che il 15-20% degli elettori siano deceduti ma ancora presenti nei registri.La crescita dell'astensione rispetto alle elezioni del 2009 ha dato luogo a varie analisi politiche e interpretazioni. A questo proposito il CC valuta che "una gran parte dell'astensione evidenziatasi soprattutto in Attica e nel comune di Atene riflette l'indignazione popolare e la condanna delle politiche perseguite dal PASOK e da ND, con un più rilevante carattere politico rispetto al corrispondente fenomeno alle elezioni per il Parlamento europeo. Riflette gli sviluppi positivi, ancora in corso, verso la liberazione delle persone dai partiti borghesi e dalla logica della gestione della crisi del sistema".Inoltre, questa astensione riflette in misura significativa la condanna e l'avversione al ricatto e all'intimidazione del governo in questo ultimo periodo.Il CC valuta che una parte dell'astensione, soprattutto tra i giovani e le masse che non hanno partecipato alle lotte, dipenda dall'impatto della propaganda sistematica e dalla calunnia della lotta organizzata e dalla lotta di classe, dalla multiforme propagazione dell'individualismo e la ricerca di soluzioni individuali ai problemi acuti.Il KKE farà tutto quanto in suo potere per contribuire alla comprensione che l'astensione non imprime alcuna pressione sulle politiche antisindacali e antipopolari. Al contrario, riduce le possibilità che esistono oggi nel senso di una più rapida inversione nei rapporti di forza attualmente a vantaggio della potenza del PASOK e di ND. Il KKE invita i lavoratori a prendere parte attiva nella lotta contro i monopoli, contro l'imperialismo e a unirsi con il KKE in un fronte radicale popolare di lotta contro le politiche dominanti in direzione del contrattacco, della rottura e del rovesciamento del potere. Inoltre invita a prendere coscienza che l'appoggio agli altri partiti dell'opposizione non contribuisce al rafforzamento di un fronte radicale del popolo che lotti contro le politiche dominanti coerentemente e fermamente e senza manovre diversive.5/Le nuove responsabilità del KKE alla luce degli sviluppiInoltre, nella dichiarazione si afferma che "il CC ribadisce che il KKE adempierà alle accresciute responsabilità e si impegnerà per superare le carenze rilevate nella sua attività. Si applicherà per accrescere lo spirito militante del popolo, la partecipazione delle masse e dei giovani alla lotta; si compieranno nuovi sforzi per unire le persone e formare un'alleanza della classe operaia con il lavoratori autonomo, i contadini poveri, i giovani e le donne.Con l'intensificarsi della crisi, i lavoratori saranno costretti ad affrontare una nuova ondata di misure contro il lavoro, antipopolari e autoritarie sia in Grecia che in Europa. Dovranno affrontare l'amministrazione comune sul Mar Egeo, già programmata, e l'intensificazione delle contraddizioni interimperialiste nella regione.Alla luce di questi sviluppi si cercherà di creare una radicale e forte corrente popolare capace di ostacolare le peggiori misure e spianare la strada alla proposta politica alternativa, necessaria per il popolo e il paese.La mobilitazione delle forze popolari contro le politiche del PASOK e ND, contro la barbarie del memorandum, contro le scelte del FMI e dell'UE che promuovono il memorandum (misure non transitorie) deve estendersi anche al secondo turno. Nessun supporto alle liste del PASOK e di ND nei comuni e nelle regioni in cui è previsto il ballottaggio. PASOK e ND non intendono e né sono disposti a cambiare. Di conseguenza, la liberazione dai due partiti è il passo migliore e più efficace per spianare la strada a sviluppi positivi per la vita del popolo. Il secondo turno delle elezioni comunali deve segnalare un nuovo inizio per la riorganizzazione del movimento, per il contrattacco.Il CC raccomanda schede bianche o nulle per il secondo turno per i rappresentanti di altre forze politiche o presunte forze indipendenti che supportano di fatto le politiche di governo e la loro posizione e ostacolano così la radicalizzazione della lotta. Queste forze e i loro quadri negli organi di governo locale hanno finora dimostrato di non essere disposti a disobbedire e resistere alle scelte antipopolari della riforma Kallikratis, anche quando i loro candidati appaiano indipendenti o "ribelli".6/Manifestazioni per il 15 novembreInoltre il CC del KKE sottolinea che "il prossimo passo per il popolo deve essere la partecipazione alle manifestazioni importantissime del 15 novembre indette dal KKE per esprimere l'opposizione della grande maggioranza del popolo al memorandum con lo slogan che il peso della crisi dove essere pagata dal colpevole, ossia i monopoli e la plutocrazia e non dal popolo lavoratore.Il CC accoglie con favore gli sforzi instancabili dei militanti, dei sostenitori e dei simpatizzanti del Partito, nonché dei militanti e simpatizzanti della KNE in modo che la voce, le posizioni, le valutazioni e le proposte del KKE possano raggiungere la grande classe operaia e i settori popolari, per garantire che le urne esprimano lo spirito di lotta del popolo, la sua volontà di resistere e la determinazione per il futuro. Dobbiamo continuare a lottare con lo stesso spirito militante e instancabile per la liberazione delle masse popolari dai dilemmi del PASOK e di ND in vista del secondo turno delle elezioni locali, per il successo della manifestazioni di massa contro la triade (governo, UE e FMI) ad Atene e Salonicco.Il CC chiama le centinaia di consiglieri regionali e comunali ad essere fin da subito al fianco delle persone che soffrono, a lottare per i problemi dei lavoratori e del popolo assieme alle organizzazioni di massa, ai militanti nei luoghi di lavoro e nei quartieri.