Voli Interrotti

LA TOMBA DI DIO


Per lui danzare era essere in sincronia con le infinitesimali oscillazioni del tempo. Non eroico,seduto in imperturbabile immobilità,a due passi da un abisso pietroso,nutrito da flussi alternati di idrogeno e azoto, lui – il custode dei Recinti Di Cristallo:cieco, muto, sordocoglieva lo spazio tutt’attornocome luttuosa e fatale assenza. “Questo non è vero sangue, che pure m’arrossa le vesti!”, escalama la figura in nero.“Un succedaneo, solo un mediocre trucco da palcoscenico!” urla poi,pallida, tormentata, percuotendo i Morticon quello sventato attaccamento alla vita. Nelle valli anguste delle sue mani si raccolgonostille di pianto, sciami di lucciole e tele di ragno.