A coloro che non sanno di vederea coloro che non sanno di sentire.Dov’è la strada, tracciata a stentotra le ocre selvagge di quest’arida piana?Dov’è la strada, e dove la finedel faticoso fluire all’indietro?Là, dove sfumano i sognidove muoiono i fiumi, le selvei deserti?Tra queste acque ho visto passareil corpo del re, mio figlio,mentre la valle un tempo rigogliosa,diveniva un cupo pantano;ho visto, nel Giordano, strali di luna,nel Gange fangoso gli Dei del Serpente.Qui, in questo stesso luogo,dove io ho previsto il punto di non ritornoe dove ho previsto il punto di rottura:qui, dovetuttotacee la vitapassa.
OCRE SELVAGGE
A coloro che non sanno di vederea coloro che non sanno di sentire.Dov’è la strada, tracciata a stentotra le ocre selvagge di quest’arida piana?Dov’è la strada, e dove la finedel faticoso fluire all’indietro?Là, dove sfumano i sognidove muoiono i fiumi, le selvei deserti?Tra queste acque ho visto passareil corpo del re, mio figlio,mentre la valle un tempo rigogliosa,diveniva un cupo pantano;ho visto, nel Giordano, strali di luna,nel Gange fangoso gli Dei del Serpente.Qui, in questo stesso luogo,dove io ho previsto il punto di non ritornoe dove ho previsto il punto di rottura:qui, dovetuttotacee la vitapassa.