Bellezza Ferita

ANIME EDITE

In quel cuore dove il grande amore muore
Resta il coraggio
Estirpato é l’amore, con impeto l’onore
Grida all’oltraggio

In questo paradiso dove del buon dio
Non c’è più traccia
Il silenzio armato delle sue ragioni
Volta la faccia

In questo inferno senza fiamme e legioni
Senza più ali
In occhi ciechi si trincea la legge
Senza più altari

In questa terra dove ogni fiore è un sole
In onde di grano
L’uomo beve dolci gocce di passione
Da un melograno

Se ti fermerai, se ascolterai le anime edite
Se le capirai, te ne vestirai gettando il futile
Ne raccoglierai, ne assaporerai il succo divino
Quello che hai cercato inutilmente in un bicchier di vino

Se le rinnegherai, le giudicherai con orgoglio
Resterai vittima del tuo stesso imbroglio
Sordo del dolore stanco dell’amore dell’altrui sorte
Solo resterai con un cappio dondolante tra le fronde

con o senza
ma a che serve capire?
liberare i sensi?

Vedere per poi dimenticare
Creare nuove identità
Sul tuo volto
Cancellandone i tratti

Tra le dita
Passano capelli che non hanno più calore
Labbra così dolci e morbide
Come fragola
divisa e intrisa in desidero ed odio

E ascolto il suono della mia risata
Che si fa beffe di me

Sino alla noia...
È così che funziona
Resti fermo e aspetti che tutto vada come già sai
Schiacci il tasto PLAY
E speri che qualcosa vada storto

Così rido ancora
E scorrrrrooooo lissciiiiiaaaaaaaaa
Senza intoppi
Musica noiosa come un rosario rotto
Mostro la croce
Ai tuoi occhi atei
E le preghiere vanno a farsi... benedire

Come una pazza entro in chiesa
E mi verso il buon vino e mangio pane fresco
Alla mensa che sa di realtà messa in croce
Ed è così che deve essere
Vivere e morire in sinapsi senza controllo
Ira e desiderio a rischio d’infarto
E dalla croce
Al posto di un grido
Riderà sarcastica gioia fuori dal sepolcro
Sbadiglierà la noia nel sudario
Adorando impressioni di te

È così che funziona
Con o senza di te

Fogli cuciti addosso
Vestono i pensieri…
Fogli imbiancati gocciolano
Mascherando gli errori…
Fogli vergini in nudo candore
Tentano la fantasia…

Fogli…

Scorrono parole
Come formiche
Fermate con spilli
In file di ricordi scomposti
Da un folle collezionista

Resto
Nascosta in una rete
Tessendo nuove fantasie
Mentre la realtà mostra
La sua collezione di farfalle
Appese
Nella tua cornice

Io…
riporrò i miei sogni
In pieghe di origami…

Foglio dopo foglio

Ruberò i colori dalle ali
Di quelle farfalle
Perché tornino a danzare
dipingendo in volo
La mia fantasia

AAA… cercasi

3.37
giro a vuoto ruminando sogni,
cacciavite nel letto e una stella spanata in testa…
gira
volta
ruota
gira
avvitando il tempo, trasformando le ore in qualcos’altro…
Eccomi qui, guardami notte! Sto come stai tu, agitata mente addormentata,
e quiete di veglia insensata. Scopro gli abissi che bisbigliano ai sogni appena abbozzati rischiarati dal sole acceso sul comodino…
Evado da me, nera ombra e bianca pelle sottratta agli incubi lasciati nel cuscino.
Eccomi qua, tra rane e zanzare, pernacchie di scooter e ronzii d’auto tra lingue nere d’asfalto dalla voce interrotta.
Sogni sparsi saltati fuori da un salvadanaio rotto, sogni difettosi persi goccia dopo goccia nel ripetersi ininterrotto, sogni spezzati forzati in pieghe di razionalità, sogni danneggiati da schegge di suoni e umori, sogni graffiati in coperte di spine, sogni sbiaditi centrifugati in una stanza, sogni che la luce smorza, sogni sbucciati cadendo in fallo, sogni in balia del tempo su un piedistallo, sogni bucati lacerati con forza, sogni feriti leccati sotto pieghe di garza, sogni….

Mastico inconscio e sputo pagine di ricordi tagliate di netto senza rumore, verso il calamaio in notte d’inchiostro e i sogni perdono penne in volo, sorvolando nuovi porti e il sonno getta l’ancora nei mari della luna evanescente.
5,28 l’alba cinguetta
il camion gorgheggia al semaforo rosso spazzolando, lento, mezzerie e strisce,
un’auto borbotta svegliandosi, sbadiglia la portiera nel suo tepore notturno sbattendo fuori il giorno….
Mentre….preparo il mio annuncio da pubblicare:

“ AAA… cercasi riparatore di sogni”