Specchi dell'anima

Narcotizzata


Dormo.Sono in un albergo. Mi sveglio perchè devo fare pipì. Vado in bagno..Mi risveglio.Mentre sono in bagno ho la sensazione che la porta della mia camera sia aperta... Mi alzo e vado a controllare. A terra è bagnato. Deduco che la prima volta, svegliandomi nel sonno, non ero riuscita a raggiugere il bagno ma avevo orinato in parte, sul pavimento... Raggiungo comunque la porta continuando a guardare per terra. Arrivo alla porta. E' davvero aperta. Chiudo immediatamente. Torno in bagno e finisco finalmente.Mi alzo e pulisco il pavimento. Torno sul letto.Mi risveglio. Non sono su un letto ma su una poltrona della mia camera d'albergo: infreddolita, rannicchiata. Capisco subito che non mi sono mai alzata da quella poltrona e che i due risvegli precedenti erano frutto dei miei sogni. Mi alzo ma non sono ancora del tutto sveglia: faccio un'enorme fatica a tenere gli occhi aperti e le palpebre. Non riesco neanche a stare in piedi. Soprattutto non vedo bene cosa c'è in torno. Giro nella stanza con le bracca protese in avanti perchè non riesco a svegliarmi. Non è buio. C'è luce. Ma non riesco a tenere gli occhi aperti e le gambe non mi reggono. Non riesco a comandare il mio corpo.Ho paura. Non capisco cosa stia succedendo. Ti chiamo. Ho paura. Mi trascino da qualche parte ma le palpebre sono dei massi che premono sugli occhi. Non riesco a mettere a fuoco ciò che mi sta intorno.All'improvviso intravedo tante porte che girano e la moquette marrone sotto i miei piedi. Sono scalza. Deduco che siano le altre stanze dell'albergo. Non riesco a trovare neanche la porta da cui sono uscita, dove sono, come fare a svegliare occhi e gambe che sembrano narcotizzate.Ho paura. Piango e piagnucolo il tuo nome.Mi sveglio. Sono sul nostro divano verde. Rannicchiata ed infreddolita sotto la coperta di pail che mi hai portato mentre dormivo. Indosso solo una maglietta.  Mi alzo e ti cerco. Grazie a Dio ci sei.