Specchi dell'anima

Post N° 181


Siamo  al mare.Ti dico di uscire dall'cqua perchè il mare è agitato e c'è vento. Mi rispondi che arriverai alla baia successiva... io esco ti guardo ancora; ti ripeto di uscire: c'è troppo vento...Vado a casa. E' quasi buio. Dopo poco chiedo di te: ma non sei ancora arrivata. Torno sugli scogli e ti vedo combattere con le onde alte. Tu con il tuo materassino blu. Ti urlo di stare vicino alla costa... ma non troppo. Mi dici di non preoccuparmi. Perhè... "lo sai". ... Già, tu sai sempre tutto. Me ne ero dimenticata. Tu sei quella brava e sapiente... Sai sempre tutto!Mi urli che ti spingi verso la baia successiva che è più grande... così puoi entrarci più facilmente.Percepisco la tua stanchezza nel mio stomaco. Il cuore mi batte veloce. Mi scoppia dentro. Conservo la lucidità. Ho già chiamato i soccorsi. Arriveranno a breve.Corro, con lo sguardo che insegue la tua guerra. Arrivo all'altra baia. Arrivano i soccorsi. Pochi minuti e ti portano sulla spiaggia. Ora sei qui in salvo vicino a me.Ma sei morta. Il tuo corpo è vuoto. Lì davanti ai miei occhi, tu non ci sei più.La rabbia esplode dentro insieme all'impotenza: non posso fare niente per tornare indietro.  Sei morta. Piccola, sola, nella paura, ingoiando acqua ed aria. Ingoiando il vuoto della stanchezza, delle forze che ti abbandonavano piano piano.Mi sveglio.