Specchi dell'anima

Post N° 217


Sono rientrata lunedì mattina.Martedì mi sveglio con il ricordo di una donna molto bella ed elegante sui 45 anni (indossa solo una vestaglia di seta grigio perla). Mi concentro. Provo a mettere a fuoco.La donna è poco truccata, ha i capelli ben pettinati, non è troppo magra... Trattiene nelle mani una tanica. Dall'odore deduco che è benzina. Il suo sguardo è deciso. Si avvicina e prova a bagnarmi. Mi rincorre. Vedo la scena: ci siamo io e lei che combattiamo; il liquido non ha difficoltà a scivolare ovunque: mi nascondo dietro le mie mani, cerco di proteggermi. Poi tira fuori un accendino. Ha anche dei fiammiferi. Un attimo e... sono nel fuoco. Mi sveglio.    Penso.Questa donna non è mia madre. E' troppo giovane. Penso. Quella donna sono io. E' il mio alter ego "razionale". Vuole uccidermi. Vuole uccidere il mio vero io che si ribella; vuole metterlo a tacere. Quella donna è quello che avrei dovuto essere. Il mio Io che non voglio. Quello finto. Quella che volevano diventassi.