Post n°188 pubblicato il 30 Agosto 2007 da newcolors
Non posso fare nulla per Debora. La mia impotenza mi strugge. Sapere che tuo fratello è morto mi lascia basita, vuota, spegne ogni mia energia, ogni colore che vedo. Non so come proseguirà il tuo futuro. Non so come posso aiutarti, alleviare il tuo dolore, la pena dentro il tuo cuore; nella tua anima. Penso alla tua fragilità... Questa tragedia mi spezza. Perchè posso comprendere. Penso a me. Se capitasse a me. Non ci sarebbero parole. Nè gesti, persone, niente. So che non ci sono per te. Vorrei poterti abbracciare, stare vicino, aiutare. Ma non sapresti cosa fartene. Non esiste nulla che possa aiutarti, nessuno può. Nessuno potrebbe, se capitasse a me. Cara Debora, il tuo dolore arriva fin qui stasera. In questa casa. Nel mio cuore. Nei miei occhi lucidi. Nella mia gola strozzata. Ed io non posso fare nulla.
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Post n°187 pubblicato il 21 Agosto 2007 da newcolors
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Post n°186 pubblicato il 13 Agosto 2007 da newcolors
. Ci guardiamo con calma a lungo. . Poi mi avvicino: sento il tuo odore dentro i miei occhi. Ancora più vicino Decido di sprofondare nella tua bocca Avvolgendo la mia lingua alla tua Abbandonando me ed il mio corpo nel tuo tunnel rovente Finalmente posso conoscerti. Ti assaporo. Il tuo ritmo mi dice chi sei La tua voragine morbida e calda mi riempie. Il tuo bacio è Vita. . Non sento la sveglia. . Lascio che il mio sogno continui a scorrere tra le tue labbra dentro la tua saliva . |
Post n°185 pubblicato il 11 Agosto 2007 da newcolors
Ho sognato un albergo nella nostra città. La nostra stanza è la 356: è assolata, accogliente... giochiamo e ci baciamo spensieratamete in modo gioioso e complice... . Poi usciamo a guardare la città e passeggiamo... . All'improvviso mi dici che devi andare a casa tua perchè hai dimenticato qualcosa. Ci accordiamo per vederci dopo in albergo. . Continuo la giratina da sola e mi avvio per il rientro... Aumento piacevolemente il passo; sempre di più... corro: l'aria mi accarezza il viso, i capelli. Sento il vento sotto i vestiti, il fresco fra le gambe, sulle spalle, dietro il collo...mi piace. Corro sempre di più. Mi tolgo le scarpe per sentirmi più libera; mi godo la corsa ed il tramonto che ho di fronte. Corro scalza in mezzo alla città assolata e tengo strette le scarpe nelle mani. Costeggio in corsa il Comune: saltello, c'è una bell'aria e il sole caldo non mi infastidisce. . Seguo la strada per tornare all'albergo. Arrivo. L'albergo non c'è più: mi guardo in torno ma non lo trovo; i palazzi sono diversi. Deduco che mi devo essere persa. Ma ho perso anche il senso dell'orientamento, perchè non sono più nella mia città... . Sono lucida e non angosciata. . Mi sveglio.
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Post n°184 pubblicato il 10 Agosto 2007 da newcolors
. Non sono mai stata una bambina perchè mi hanno "insegnato" che ero già "grande" . Nessuno mi ha mai detto che ero una bambina e che i bambini devono giocare Ora sono grande e vorrei sempre giocare . Nessuno mi ha mai detto che dovevo divertirmi perchè ero una ragazzina e che i ragazzini devono divertirsi . Mi hanno insegnato che divertirsi è sbagliato Ed ora vorrei divertirmi sempre . Oggi è un giorno strano . Oggi sono svogliata e stanca e mi sento vecchia. . |
Post n°183 pubblicato il 09 Agosto 2007 da newcolors
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Post n°182 pubblicato il 08 Agosto 2007 da newcolors
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Post n°181 pubblicato il 22 Luglio 2007 da newcolors
Siamo al mare. Ti dico di uscire dall'cqua perchè il mare è agitato e c'è vento. Mi rispondi che arriverai alla baia successiva... io esco ti guardo ancora; ti ripeto di uscire: c'è troppo vento... Vado a casa. E' quasi buio. Dopo poco chiedo di te: ma non sei ancora arrivata. Torno sugli scogli e ti vedo combattere con le onde alte. Tu con il tuo materassino blu. Ti urlo di stare vicino alla costa... ma non troppo. Mi dici di non preoccuparmi. Perhè... "lo sai". ... Già, tu sai sempre tutto. Me ne ero dimenticata. Tu sei quella brava e sapiente... Sai sempre tutto! Mi urli che ti spingi verso la baia successiva che è più grande... così puoi entrarci più facilmente. Percepisco la tua stanchezza nel mio stomaco. Il cuore mi batte veloce. Mi scoppia dentro. Conservo la lucidità. Ho già chiamato i soccorsi. Arriveranno a breve. Corro, con lo sguardo che insegue la tua guerra. Arrivo all'altra baia. Arrivano i soccorsi. Pochi minuti e ti portano sulla spiaggia. Ora sei qui in salvo vicino a me. Ma sei morta. Il tuo corpo è vuoto. Lì davanti ai miei occhi, tu non ci sei più. La rabbia esplode dentro insieme all'impotenza: non posso fare niente per tornare indietro. Sei morta. Piccola, sola, nella paura, ingoiando acqua ed aria. Ingoiando il vuoto della stanchezza, delle forze che ti abbandonavano piano piano. Mi sveglio.
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Post n°180 pubblicato il 20 Luglio 2007 da newcolors
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Post n°179 pubblicato il 19 Luglio 2007 da newcolors
Viscido Schifoso i tuoi complimenti al mio intervento sono l' Insulto Infame, l' Umiliazione, l'Offesa Maschilista osceno, la tua ignoranza si dipinge sulla tua faccia perbene, la tua voce finta, la tua logorroica eccentricità. Tu, il tuo completo blu, la cravatta e la barba curata siete lo sdegno per l'uomo. Avrei voluto sputarti in faccia davanti a tutti. Mi avresti fatta sentire meglio se mi avessi detto che mi vuoi scopare: uomo di merda |
Post n°178 pubblicato il 18 Luglio 2007 da newcolors
Mi strappo di dosso ogni brandello e ritorno Tigre . Guardo attraverso le sbarre e mi muovo da un lato ad un altro: su e giù. Giù e su. La tigre guarda me ed i miei brandelli sparsi. Non possiamo ignorarci: siamo io e lei in questo mare calmo piatto. Ci sfidiamo ad un duello senza via di scampo unghie contro unghie denti contro denti occhi contro occhi. . Siamo io e lei a giocarci la sfida. Siamo io ed Io che ci puntiamo a morte. . |
Post n°177 pubblicato il 18 Luglio 2007 da newcolors
Sono una Donna bellissima: molto più bella dell'immagine che rifletto nello specchio ogni giorno. . Sono una Donna bellissima perchè la mia Anima nuda è meravigliosa. Più meravigliosa di tutte le stelle della notte di tutte le musiche suonate di tutti i quadri dipinti. . Solo oggi ti riconosco, Ed oggi ringrazio solo me stessa di tanto splendore. perchè la mia Anima non è un dono. . La mia Anima è solo mia. Ed è così, solo grazie a me. . |
Post n°176 pubblicato il 17 Luglio 2007 da newcolors
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Post n°175 pubblicato il 16 Luglio 2007 da newcolors
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Post n°174 pubblicato il 13 Luglio 2007 da newcolors
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Post n°173 pubblicato il 10 Luglio 2007 da newcolors
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Post n°172 pubblicato il 06 Luglio 2007 da newcolors
Stamani: un altro appuntamento. Devo raggiungere la mia scuola elementare perchè ho un incontro con una coordinatrice che mi procurerà tutte le fotografie e ai filmati della mia infanzia. Arrivo in ritardo per contrattempi vari ma mi faranno accedere comunque all'archivio: le persone che sono presenti cominciano a guardarsi in modo strano; si chiedono chi debba accompagnarmi... poi un ragazzo mi dice che mi porterà lui... gli altri non gradiscono avvicinarsi alle sale degli archivi perchè sono vicino alle catacombe.... Mi impaurisco. Date le facce degli altri, chiedo se c'è qualcosa di strano... Il tizio mi dice che da quelle parti potrebbe verificarsi qualche inconveniente... qualche visitina... : Nelle catacombe sono sepolti solo i bambini morti che frequentavano la scuola... Comincio a fargli altre domande... Voglio sapere cosa è conservato negli archivi ma, a questo punto, mi chiedo se ne valga veramente la pena... Mi dicono che ci sono documenti, filmati, quaderni, registrazioni di recite, feste di ogni bambino che abbia studiato lì. Ok, sono quasi convinta... poi gli chiedo però se almeno è sicuro che non accada nulla di troppo pericoloso... Mi risponde che lì è un pò buio, che potrebbe sentirsi qualche voce strana, o avere la visita di qualcuno... Poi aggiunge che nelle catacombe sarò sola perchè lui mi andrà oltre la porta. Firmo i documenti per entrare, carte e fogli vari, pago qualcosa. Mi danno una ricevuta in cambio: sopra c'è un numero 12/12. Penso: la mia data di nascita... che strana combinazione... Qualcuno sussurra che non è di buon auspicio... Tentenno un pò, sono impaurita, confusa... faccio due passi nella sala d'aspetto... Vedo delle porte aperte. Mi affaccio in una di queste stanze: ci sono due persone piegate su un cavallino: con freddezza riesco a guardare qualche secondo, il tempo di realizzare quello che stanno facendo. Rimango impietrita. Immobile sulla porta. Esco e penso a cosa ho appena assistito. Il cavallo (piccolo) aveva le zampe legate. Era scuoiato. I due che gli erano accanto si stavano dividendo le parti: coscia, petto, orecchie, zampe. Lo stavano facendo a pezzi per congelarlo e mangiarlo. Ma i suoi occhi erano ancora vivi, lucidi e tondi; ho davanti a me l'immagine delle sue palpebre che si chiudono a rallenty in attesa di non soffrire più. Sono distrutta. Rimango in silenzio con me stessa a pensare a quanto si possa essere insensibili di fronte alle sofferenze di un altro essere vivente. Mi siedo. Nel frattempo i due escono dalla stanza. Domando loro perchè prima di torturarlo così non lo abbiano ucciso... si guardano come per ridicolarizzarmi... sghignazzano una sorrisino ignorante... sorpresi che mi preoccupi di una bestia. Torno dal mio accompagnatore. Ho delle perplessità. Voglio sapere se ci sono altri documenti da poter guardare senza entrare nelle catacombe: mi risponde che esistono gli archivi fotografici in stanze sicure (anche alla luce) attigue alla libreria della scuola. La differenza fra il materiale conservato nelle catacombe è che lì ci sono tutti i filmati della scuola... Nelle altre sale invece, ci sono fotografie. Mi convinco che mi bastano quelle. Ci andiamo. Nel tragitto rivedo il giardino della scuola, i luoghi in cui provavo a trattenermi più a lungo durante la ricreazione... il campo da pallacanestro (pensai alla finale che vide mia nonna. Dovette rimanere in piedi per tre/quattro ore, in prima fila; quello era l'evento dell'anno: la presentazione delle squadre, dei giocatori, la partita e la premiazione (vinse la mia squadra!)... Dopo si era lamentata per tutto il tempo che era dovuta stare in piedi (ma forse si lamentava perchè i miei genitori non erano lì al posto suo... ); mi aveva riempito di complimenti... In quel momento, per un attimo ho ricordato la sua voce che tifava per me, il suo "vai vai". Mi ricordo che l'avevo riconosciuta in mezzo a tutte le altre. Non avevo paure allora... ed ero contenta che lei fosse venuta a guardarmi. C'era solo lei. Avevo otto anni e mezzo). Attraversiamo il giardino: è fresco, verdeggiante, selvaggio; non è ordinato, non è un giardino progettato... ci sono anche piante selvatiche oltre al prato, forse selvatico anche quello... sembra un rifugio, un angolo di una foresta verde: il sole vi entra a fasce; ci sono gruppi di piante verdissime ed alte.. meno fiori.. ma comunque bello... Oltrepassiamo il giardino ed arriviamo alla palestra... ho la sensazione che ripercorrere quei luoghi sia come entrare in un film, il film che avevo vissuto dall'80/81 all'85/86: sì, non sbaglio. Il tizio mi conferma che è un altro tipo di archivio... come un archivio virtuale: vedo i bambini che facevano il corso con me... gli istruttori, le altre maestre (cerco la mia e chiedo informazioni di lei... ma non la ricordano). Tutto è rimasto come in quegli anni: stò solo ripercorrendo una parte del mio passato e tutti quelli che incontro non possono vedermi. Poi vedo una bambina insieme ai compagni... in fila per due... sorride agli amici, è vivace, chiacchiera molto ma il suo sguardo è malinconico: sono io. |
Post n°171 pubblicato il 05 Luglio 2007 da newcolors
Hai voluto accompagnarmi all'incontro...: mi tiri sù, sulla tua gondola volante e percorriamo i corridoi invisibili della città . Fingiamo di perdere l'equilibrio per giocare, sentirci più vicini, respirare il nostro odore. . Sfiorandomi l'orecchio sinistro mi sussurri parole dolcissime e imbarazzanti . Fuggo via... ti guardo come una preda soddisfatta di non essere stata presa e ti sorrido con un sorriso liscio di miele caldo che lascio scivolare sul tuo corpo desideroso da sempre di me.
. Risate, magia, sensualità e tu in questo sogno impalpabile. . |
Post n°170 pubblicato il 02 Luglio 2007 da newcolors
01/07/07 . Sono al mare. Nei luoghi in cui ho passato le mie prime 19 estati.... Sono nella baia a fare il bagno: l’acqua è meravigliosa, trasparente, fresca. Io e mio fratello ci godiamo questo angolo di paradiso, quando all’improvviso compaiono in acqua pesci tropicali coloratissimi: giocano, girano in cerchio, percorrono traiettorie simmetriche... addirittura saltano sull’acqua, volano a pelo d’acqua, danzano. E’ un tripudio di colori e di movimento. La gente che è sugli scogli - quelli che delimitano la baia - si alza in piedi a guardare basita, questo spettacolo... Cerco Andrea con lo sguardo: anche lui è sugli scogli dall’altra parte... Penso che li avrà visti... E’ troppo attento a quello che gli accade per non essersene accorto! E poi adora i pesci tropicali. Non può perdersi questo incanto...! Ritorno con lo sguardo alla baia e vedo una ragazzina che conosco che cerca di prendere uno dei pesci...Pur essendo grandi, è decisa, e con le sue mani riesce a prenderne uno al primo tentativo. Lo toglie dall’acqua e lo lascia al sole... Non voglio che muoia. Così la inseguo e le dico di rimetterlo in acqua... Riesco a liberarlo e mi ributto anch’io in mare.... I pesci cominciano ad allontanarsi; penso che si saranno impauriti... Io e mio fratello decidiamo di raggiungere gli scogli che si trovano di fronte alla baia, subito prima dell’apertura al mare aperto. Dove ci aspetta Andrea, allora intento a salutarci con la mano. Mentre ci avviamo per attraversare la baia (70-80 metri circa percorsi a nuoto migliaia di volte nella nostra adolescenza!), comincia a piovere e a tuonare. Il mare si ingrossa, diventa marrone e ci spinge indietro insieme ad una valanga di fango e terra misto ad acqua. Sembra un’inondazione. Sento la ruvidezza del mare graffiarmi la pelle delle gambe, della pancia... Ci ritroviamo a riva. Sballottati ed increduli. Ma salvi. |
Post n°169 pubblicato il 22 Giugno 2007 da newcolors
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L'AMAZZONE
“Non mi seccate.
Sono un uomo libero. Ho bisogno della libertà, ho bisogno di star solo;
ho bisogno di rimuginare fra me e me le mie vergogne e le mie tristezze, di godermi il sole e i sassi della strada senza compagnia e senza discorsi, con la sola musica del mio cuore.
Cosa volete da me?
Quel che io voglio dire lo stampo; quel che voglio dare lo dò.
La vostra curiosità mi fa stomaco; i vostri complimenti mi umiliano; il vostro tè mi avvelena.
Non debbo nulla a nessuno e ho da fare i miei conti solo con Dio, se esiste”.
Henry Miller, Tropico del cancro.
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Le due Frida, Frida Kahlo, 1935
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