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Creato da: WEB24NEWS il 05/01/2010
I VS. COMMENTI SONO GRADITI

 

 

Finanziamenti ai partiti? Ci penserà Giuliano Amato (mah!!!)

Post n°106 pubblicato il 02 Maggio 2012 da WEB24NEWS
Foto di WEB24NEWS

Alla fine ce l'ha fatta : L'ex premier, che invocò e attuò il taglio delle pensioni di tutti, meno che la sua (incassa 31mila euro al mese), fornirà a Monti analisi sul finanziamento di partiti e sindacati (alla fine non servirà e non si taglierà niente)
Nella vita c'è sempre una seconda chance. Forse è questa la morale insita nella scelta di Mario Monti di nominare Giuliano Amato super consulente sui finanziamenti di partiti e sindacati.
Perché dopo una carriera istituzionale durata 40 anni, dopo due presidenze del Consiglio, dopo essere stato ministro degli Interni, delle Riforme Istituzionali, del Tesoro, magari l'ex socialista riuscirà a partorire qualche efficace consiglio sulla disciplina dei partiti. Non ci è riuscito nella sua vita politica, magari ci riesce adesso.
Tuttavia, al netto di ogni ottimistica speranza e di ogni elargizione di fiducia, è indubbio il merito del premier Monti: resuscitare i morti. E se a ciò si aggiungono le malefatte e i provvedimenti di Amato, il quadro non promette niente di buono.
Infatti, il Dottor Sottile (epiteto che il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari affibiò ad Amato con doppio riferimento alla sua sagacia politica e alla gracilità fisica) è passato alle cronache per aver invocato a gran voce - quando nel 1992 era premier - una riforma delle pensioni. Riforma che si premurò di fare, colpendo le nonnette di provincia, spaventando milioni di padri di famiglia e cancellando ogni certezza sul futuro previdenziale. Sforbiciò tutte le pensioni, insomma. Eccetto la sua, però.
Infatti, come ricorda Mario Giordano nel suo libro "Sanguisughe", "alla fine di ogni mese, Amato incassa la bella cifra di 31.411 euro...dal 1 gennaio 1998 incassa una pensione Inpdap da ex professore universitario di 12.518 euro netti al mese, cioè 22.048 euro lordi, che corrispondono esattamente a un totale annuo di 264.577 euro. Però non s'accontenta. E dunque, visto che i sacrifici sono necessari, ai 12.518 euro netti che gli entrano in tasca ogni mese aggiunge la pensioncina da parlamentare (9.363 euro). In totale appunto 31.411 euro lordi al mese, circa 17mila euro netti".
E, almeno di cambiamenti di pensiero, Amato non è disposto a ritoccare un centesimo della sua pensione. Lo spiegò l'anno scorso a Otto e Mezzo, la trasmissione di Lilli Gruber su La7, dove alla precisa domanda: "E' disposto a ridursi la pensione d'oro?", rispose con un chiarissimo: "Non capisco la domanda", pur ammettendo di avere una "pensione alta", dovuta al fatto che "ho passato gli ultimi anni della mia carriera all'Antitrust i cui componenti avevano trattamento della Corte Costituzionale".
Ad Amato si deve inoltre una manovra lacrime e sangue fatta di incrementi di tasse e provvedimenti discussi. Uno su tutti: il prelievo forzoso del 6 per mille dai conti correnti degli italiani con tanto di effetto retrodatato.
Adesso, il giurista è incaricato "di fornire al premier analisi e orientamenti sulla disciplina dei partiti per l'attuazione dei principi di cui all'articolo 49 della Costituzione, sul loro finanziamento nonché sulle forme esistenti di finanziamento pubblico, in via diretta o indiretta, ai sindacati".
Lo stesso giurista che anni fa in un'intervista a La Stampa, citata da Marco Damilano sul suo blog, forniva la sua interpretazione sui costi della politica, in particolare dei partiti: "Non so quanto realmente costino i partiti. Certo molto più di quello che ricevono come contributo statale, anche perché hanno strutture ormai eccessive. Va comunque cambiato il sistema di finanziamento. Vanno ammessi anche contributi più elevati di gruppi industriali, che li devono esporre nei propri bilanci".
Dopo un referendum (tradito dalle forze politiche) che aboliva il finanziamento pubblico ai partiti e dopo decenni di possibilità decisionale tale da poter metter mano alla questione, Giuliano Amato ce la può fare. Almeno, così pensa Monti.

 
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LE NOTIZIE DELLA CRISI: LUNEDI’ 30 APRILE 2012

Post n°105 pubblicato il 30 Aprile 2012 da WEB24NEWS
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Istat, benzina record ad aprile +20,8% - E il carrello della spesa sale del 4,7%
L'Onu: disoccupazione Italia al 9,7% - Ma il dato reale è anche peggiore. Italia record di giovani senza lavoro (32,6%)
Napoli, riceve lettera di licenziamento - Custode si impicca
Tremonti: rigore? C'è un buco da 20 miliardi
Scuola, caserme, vigili del fuoco: ecco dove il governo taglierà
Imu, in piazza per dire no alla stangata sulla casa: 600 Comuni contro Monti

 

 
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Nuove auto blu, il governo frena dopo la rivolta sul web

Post n°104 pubblicato il 26 Aprile 2012 da WEB24NEWS
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Dopo l'accusa arriva subito la replica del governo. Che precisa i contorni del presunto acquisto di 400 nuove «auto blu» da parte delle amministrazioni dello Stato. «Il governo non acquisterà nuove auto blu nel 2012 e auspica, per le amministrazioni territoriali, l'adozione di un'analoga impostazione» spiega in una nota Palazzo Chigi «in riferimento agli articoli apparsi su alcuni quotidiani italiani, relativi alla Gara per fornitura in acquisto di berline medie con cilindrata non superiore a 1.600 cc». «Il bando di gara della Consip - ricorda la nota - non determina automaticamente l'acquisto di nuove autovetture. Con l'aggiudicazione delle convenzioni, Consip stipula soltanto un accordo quadro che può essere utilizzato dalle pubbliche amministrazioni per soddisfare le necessità di spostamento sul territorio».

LA PRECISAZIONE - «Il bando - prosegue Palazzo Chigi - è pensato soprattutto per le esigenze delle Forze dell'Ordine e di quelle che svolgono servizi di utilità sociale che, più di altre, hanno bisogno di mezzi operativi. Attualmente, infatti, il 61% del parco auto ha tra i 5 e oltre 10 anni. Gli elevati e continui costi di manutenzione rendono l'utilizzo di queste vetture, oltre che inquinante per l'ambiente, particolarmente diseconomico». «Il governo ha avviato, con decreto del Presidente del Consiglio del 13 gennaio 2012, una politica di riduzione dei costi di gestione delle autovetture. Già nel 2011 c'è stato un taglio del 13% rispetto all'anno precedente. Formez PA ha stimato che la politica di riduzione dei costi produrrà un risparmio complessivo di oltre 300 milioni di euro, così divisi: 250 milioni di euro l'anno dalle amministrazioni locali; 60 milioni l'anno dall'amministrazione centrale. La gara, peraltro, è stata oggetto, già nelle settimane scorse, di un'interrogazione a risposta immediata presso la Camera dei Deputati, consultabile nella banca dati della Camera stessa. In tale occasione - conclude Palazzo Chigi - in Aula, il ministero dell'Economia e delle Finanze, nella persona del Vice Ministro, ha già dato una esaustiva risposta indicando tutte le norme su cui si basa la gara».

 
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Monti compra 400 auto blu Ce ne sono già 60 mila

Post n°103 pubblicato il 26 Aprile 2012 da WEB24NEWS
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Sul sito del Ministero dell'Economia un bando di gara per l'acquisto di altre quattrocento auto blu per una spesa complessiva di dieci milioni di euro. Le berline vanno ad aggiungersi alle 60mila già esistenti e alle ottocento inutilizzate parcheggiate nei garage
Altro che taglio alla spesa pubblica, il governo Monti sborsa dieci milioni di euro per comprare altre 400 auto blu che vanno ad aggiungersi alle 60mila già a disposizione e alle centinaia parcheggiate e mai utilizzate.
Il bando di gara - il bando di gara è stato pubblicato sul sito del Ministero dell'Economia a gennaio e prevede l'acquisto di un massimo di 400 "berline medie" di cilindrata fino a 1.600 per una spesa complessiva poco inferiore ai dieci milioni. Uno scandalo denunciato nei giorni scorsi dal deputato dell'Idv Antonio Borghesi che ha presentato un'interrogazione parlamentare e chiesto lumi al viceministro dell'economia Vittorio Grilli.
Nessuna risposta - La risposta non è stata però convincente perché Grilli è entrato nel merito del bando pubblico senza parlare della sua opportunità politica in un momento di crisi e di sacrifici per le famiglie italiane.
Le vetture esistenti - Non solo. Da un controllo del Formez effettuato a febbraio sul parco auto dell'amministrazione pubblica risultano ottocento vetture inutilizzate su 10mila auto blu e altre 50mila di servizio che in tutto ci costano due miliardi di euro all'anno.

 
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Industria, crollo ordinativi

Post n°102 pubblicato il 20 Aprile 2012 da WEB24NEWS
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Se per la ripresa bisognerà attendere il 2013 (forse), la crisi la si può toccare con mano ogni giorno. Basta dare un'occhiata ai dati sugli ordinativi dell'industria a febbraio, in calo su base mensile del -2,5% (dato destagionalizzato), soprattutto un tonfo del 13,2% su base annua (dato grezzo). A trascinare il comparto verso il basso è l'andamento a rilento del mercato interno. Secondo l'Istat, che ha comunicato i dati, si tratta del calo tendenziale più forte dall'ottobre 2009. E non va meglio, naturalmente, per i fatturati dell'industria: a febbraio -2,3% rispetto a gennaio (dato destagionalizzato) e -1,5% (corretto per effetti calendario) su base annua.

Pessimismo Bankitalia - Non regala ottimismo nemmeno Ignazio Visco, governatore di Bankitalia. Per il 2013 parla sì di "ripresa", "ma non ho mai detto che sarà forte". "Credo - ha spiegato a La storia siamo noi - che sarà una ripresa tanto più forte quanto più si avranno risultati certi su fronti che condizionano la crescita e le previsioni di crescita... Dipende molto da come andranno i mercati internazionali, l'economia globale". "Il 2012 sarà un anno difficile ma prevedo che l'anno prossimo sarà un anno di uscita soprattutto se sapremo convicere i mercati che la nostra situazione di politica economica e i nostri conti sono sostenibili affinchè i tassi di interesse possano scendere".

 
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SE NON CI MUOVIAMO CI PORTERANO VIA ANCHE L’ANIMA

Post n°101 pubblicato il 18 Aprile 2012 da WEB24NEWS
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Questa tecnocrazia comandata dai marionettisti Alfano- Bersani- Casini (ABC) ci sta portando via tutti i nostri risparmi, ci farà ipotecare le nostre case per pagare le tasse, distruggerà quel che rimane delle piccole e medie aziende italiane e creerà tanta disoccupazione.

L'obiettivo del Professore Monti è solo di tappare i buchi che hanno creato i politici che si sono impoltroniti in parlamento da ormai vent' anni (però hanno sempre la scusa che i buchi sono stati creati dai loro predecessori).
Comunque il Fondo Monetario ha già smentito il Professore Monti sul pareggio di bilancio che l'Italia forse riuscirà a raggiungerlo nel 2017 anziché 2013 come aveva affermato il Professore .
Tutte le misure che il governo attuale sta varando sono solo depressive (aumento di tutte le tasse, aumento benzina, ecc.) e non permetteranno all'Italia di risollevarsi ma purtroppo produrrà solo la chiusura di innumerevoli piccole e medie aziende, l'incremento della disoccupazione e l'impoverimento del 99% della popolazione. Tutte queste misure sono state dettate dalla regista dei nostri marionettisti la Cancelliere Angela Merkel della Grande Germania che si appresta a vincere la Terza Guerra Mondiale (Economica naturalmente, ma non meno dannosa di quella armata).
Gli euro scettici (tra cui il Regno Unito, Svezia e Danimarca) oggi potrebbero gridare "vendetta" per essere rimasti inascoltati e accusati di essere dei catastrofisti.
L'euro ci porterà solo vantaggi, dicevano il Professore Prodi & company:"l'euro ci porterà tassi di interessi bassi e ottimi scambi in Europa".
L'euro ci ha impoveriti. Sta portando in Italia depressione e si sta vantaggiando solo la Germania che continua ad incrementare le esportazioni e il reddito pro-capite.
L'euro ci ha portato ad avere la benzina più cara d'Europa, le tasse più alte e vedremo a fine anno con un'inflazione che sicuramente raggiungerà il 10% a quanto arriveranno i tassi d'interesse. Inoltre, con questo euro l'Italia non cresce più (- 6,4% la produzione industriale). Nel 2002, all'entrata di questa moneta, il cambio con il dollaro era 0,89 oggi è a 1,31. In Aprile 2008 (anno dell'inizio della crisi) sfiorò 1,60. Oggi siamo in recessione grazie anche alla forte rivalutazione dell'euro.
In casa nostra La lotta all'evasione fiscale è solo lo specchietto per le allodole che serve a favorire una guerra tra le diverse categorie in modo da non lasciarci pensare. Anche se recuperassero tutto " Lorsignori Onorevoli" si mangerebbero il doppio del tutto. Intanto, se non si comincia a tagliare le spese del parlamento non ne verremo mai fuori. Il nostro parlamento costa 27,15 euro per ogni italiano rispetto a 8,11 euro dei francesi, quasi sette volte in più che in Inghilterra (4,18 euro) e dieci volte più che in Spagna (2,14 euro pro capite). Tutto quello che ha a che fare con questa politica italiana è costosa (vedi l'ultima novità che i signori Senatori spendono € 1.150.000 per le agende. Cioè € 3.650 per ogni Senatore. Sono agende in pelle di contribuente!!!)
Per non parlare della corruzione incalzante che continua a proliferare in tutta Italia senza che i politici coinvolti vengano "radiati" dalla politica ma anzi vengano premiati. Adesso ABC dicono che senza il finanziamento ai partiti saranno alla mercé delle Lobby. Ma và! Attualmente ricevete i soldi pubblici e non curate gli interessi degli italiani ma solo del vostro cerchio magico (perché ognuno di "Lorsignori Onorevoli" hanno il loro cerchio magico.
Solo se ci liberiamo di questa classe politica ed usciamo da questo catastrofico euro l'Italia c'e' la farà altrimenti rimarremo una colonia della Grande Germania.
Per cui dobbiamo levarci questi vestiti da pecore e andare a Roma dal Presidente Napolitano per chiedere le dimissioni del Parlamento in modo che vengano indette elezioni al più presto così elimineremo questo cancro:
" i politici che hanno ridotto l'Italia in queste condizioni"
Dobbiamo muoverci al più presto o ci porteranno via anche l'anima!!!

 

 
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Soldi ai partiti, intesa ABC

Post n°100 pubblicato il 12 Aprile 2012 da WEB24NEWS
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Sono sempre a litigare ma quando devono spartirsi i soldi trovano sempre l'accordo.

Solo rinviati i cento milioni di rimborsi della tranche di luglio, restano i fondi a pioggia. ABC (Alfano-Bersani-Casini): obbligo di pubblicazione e certificazione dei bilanci, commissione sulla trasparenza e maximulte (siamo sempre noi che paghiamo queste maximulte).
Controlli affidati a una commissione sulla trasparenza a partire dai rendiconti del 2011, pubblicazione dei bilanci su Internet, obbligo di investire esclusivamente in titoli di Stato, sanzioni fino al triplo del valore delle irregolarità e pubblicità delle donazioni di oltre 5mila euro. Sono i punti principali dell'intesa raggiunta oggi dai cosiddetti "sherpa" dei partiti di maggioranza sulla riforma dei partiti che, tra le altre cose, hanno definito di rimettersi ai tempi del calendario già fissato per l'attuazione dell'articolo 49 e le regole sul finanziamento, cioè all'ultima settimana di maggio. Per il momento, dunque, nessun taglio al finanziamento e nessuna rinuncia ai 100 milioni dell'ultima tranche del 2008.

Dal 1994 a oggi lo Stato ha pagato ai partiti oltre 2 miliardi e 253mila euro. Di quei soldi, solo 579milioni sono stati usati per le elezioni. Il resto - 1 miliardo 674 mila e 607 euro - serve ad altro. Alla macchina partito, nei migliori dei casi all'attività politica quotidiana. Non c'è modo, però, di verificarlo. Bilanci e rendiconti sono pubblicati, certo, peccato che nessuno possa andare a guardare dentro quei numeri.

 

 

 

 
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La buonuscita del Trota: 40mila euro

Post n°99 pubblicato il 11 Aprile 2012 da WEB24NEWS
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Una buonuscita generosa per salvare la faccia e, probabilmente, il futuro politico. Renzo Bossi ha lasciato il suo posto da consigliere regionale lombardo al Pirellone e ha ritirato una liquidazione di 40mila euro con la promessa che, nonostante la difficile situazione interna, la madre Manuela Marrone lotterà con Roberto Maroni futuro leader della Lega per conservargli un posto nel partito. "La prenderò come una pausa sabbatica non solo per dedicarmi al territorio e ai militanti - ha detto il Trota - ma altresì per dimostrare che queste accuse sono infondate".

 

 
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LEGA NORD (MA E’ PROPRIO DEL NORD?)

Post n°98 pubblicato il 10 Aprile 2012 da WEB24NEWS
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Rosi Mauro
Nata a San Pietro Vernotico, cresciuta nella provincia di Lecce[1] e diplomata in ragioneria, nel 1980 si è trasferita a Milano per lavoro; ha iniziato l'attività sindacale in azienda nelle file della UIL a 21 anni. Nel 1990 è stata eletta segretario organizzativo del Sindacato Autonomista Lombardo.

Francesco Belsito
Nato a Genova nel febbraio 1971, ma di famiglia originaria di Pizzo Calabro. Si riteneva fosse laureato in scienze politiche a Londra e in scienze della comunicazione all'Università di Malta ma poi si è scoperto che entrambe le lauree erano false[1][2]).
Milita inizialmente in Forza Italia, diventando autista volontario e portaborse dell'ex Ministro della Giustizia del Governo Berlusconi I Alfredo Biondi poi nel 2002 si iscrive alla Lega Nord e dal 2002 al 2005 ricopre l'incarico di Capo Segreteria del Presidente del Consiglio Regionale della Liguria.

Manuela Marrone
"La "first sciura" sicula, titola il Giornale, rivelando per la prima volta in pompa magna le origini siciliane di Manuela Marrone, 59 anni, nipote di Calogero Marrone, immigrato a Varese dall'Isola, finito nei lager nazisti per avere aiutato gli ebrei a sfuggire alle persecuzioni. La "sciura sicula" ha conservato il cognome del nonno, anche dopo il matrimonio con Umberto Bossi, in omaggio al grande nonno siciliano. Le gesta di Calogero però non hanno prodotto sconti ai "terroni" nel mirino leghista da sempre.

La Manuela, infatti, come la chiamano a Gemonio, dove vive, è l'anima pragmatica e politica della Lega, il personaggio-chiave del cosiddetto cerchio magico, colei che ha fatto nascere il movimento quasi trenta anni fa, fondandolo a casa sua - un monolocale, ricorda Il Giornale, insieme all'allora compagno Umberto. Dopo l'ictus, Manuela ha preso in pugno la situazione: la gestione della malattia di Umberto è diventata nel tempo la gestione della Lega, secondo i detrattori del senatur. E c'è chi afferma, disinvoltamente, che ad avercelo duro è stata sempre lei, e non il marito.

 

 
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Compensi Pubblici: Quanto ci costano i manager pubblici?

Post n°97 pubblicato il 24 Febbraio 2012 da WEB24NEWS
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Compensi Pubblici

Authority

Presidente Antitrus Giovanni Pitruzzella 475.643,38

Componenti: (Antonio Pilati, Piero Barucci, Carla Rabitti Bedogni, Salvatore Rebecchini) 396.369

Agcom*

Componenti: Nicola D'Angelo, Sebastiano Sortino, Enzo Savarese, Gianluigi Magri (euro 363.338.66 cessato il 30.11.2011), Stefano Mannoni, Antonio Martusciello, Michele Lauria, Roberto Napoli: 396.369,44

Dipendenti: Roberto Viola 325.203,28 più' contributo di solidarieta' (634), Antonio Perrucci 292.858,18 più' incarico da altra p.a. (200) più' contributo di solidarieta' (639)

INPS

Presidente Antonio Mastropasqua 216.711,67 (sfora il tetto perché ricopre diversi altri incarichi)
Direttore generale Mauro Nori 377.214,86
Direttore generale Massimo Pianese 322.841,14
Giuliano Quattrone 333.416,97
Maria Grazia Sampietro 314.371,92
Giuseppe Baldino 306.548,79
Daniela Becchini 296.208,91

Ministero degli Interni

Capo della Polizia Antonio Manganelli 621.253,75 ,
Capo dipartimento amministrazione penitenziaria Franco Ionta 543.954,42

Ministero Difesa

Generale Biagio Abrate 482.019,26,
Capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Valotto 481.021,78,
Capo di Stato maggiore Esercito Bruno Branciforte 481.006,65,
Capo di Stato maggiore Marina Giuseppe Bernardis 460.052,83,
Capo Stato maggiore Aeronautica Claudio de Bertolis 451.072.44,
Comandante generale Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli 462.642.56,
Comandante generale Guardia di Finanza Nino di Paolo (in pensione) 302.939,25 trattamento corrisposto fino al 19 agosto 2011

Enti Pubblici e Ministeri

Direttore Monopoli di Stato Raffaele Ferrara 481.214,86,
Direttore Agenzia delle Entrate Attilio Befera 304.000,
Vicario del direttore generale Agenzia delle entrate Marco Di Capua 305.558,
Direttore generale Agenzia del Territorio Gabriella Alemanno 307.211,
Capo dipartimento Politiche Agricole Giuseppe Sernino 300.753,
Direttore generale Politiche agricole Ambrosio Giuseppe 297.500,
Capo di gabinetto ministero Interni Giuseppe Procaccini 395.368,40,
Capo dipartimento Protezione civile Franco Gabrielli 364.196,00,
Ministero Arrari esteri Segretario generale Giampiero Massolo 412.560,
Ministero della Giustizia Capo dipartimento Giustizia minorile Bruno Brattoli 293,029,60,
Ministero Economia Capo gabinetto Vincenzo Fortunato 536.906,98,
Ragioniere generale dello Stato Mario Canzio 562.331,86,
Direttore generale Corpo Forestale Cesare Patrone 362.422,13


*la quasi totalita' ha chiesto in via cautelativa e salvo conguaglio la riduzione dei compensi in misura pari a 294.000 euro

 
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LA CRICCA DEGLI OSPEDALI. Regali alle fidanzate con i soldi dell'Asl

Post n°96 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da WEB24NEWS
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Scandalo nella struttura sanitaria di Massa Carrara. Salta fuori un bilancio con un buco da 300 milioni e assunzioni pilotate a favore di figli dei politici. Non c'è fine al saccheggio dei soldi pubblici

Una ciambella con un buco da 300 milioni. Alla ricetta della Asl di Massa Carrara non manca nessun ingrediente: bilanci colabrodo, assegni delle Asl usati, pare, per comprare auto, Rolex e gioielli per amiche e fidanzate. Per finire con la polemica sulla solita parentopoli. Uno scandalo che rischia di tirarsi dietro mezza città. E' tutto scritto nelle carte della Procura e della Commissione Parlamentare sul "disavanzo della Asl 1 di Massa". Un documento approvato due giorni fa: "Quattordici voti a favore, un astenuto (Leoluca Orlando, Idv, ma è prassi che il presidente si astenga) e cinque contrari. I rappresentanti del Pd", sorride malizioso Lucio Barani (onorevole Pdl).

 
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Sanatoria per i politici che hanno tappezzato le città con i loro manifesti

Post n°95 pubblicato il 20 Gennaio 2012 da WEB24NEWS
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Le commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera hanno approvato l'emendamento al decreto Milleproroghe che stabilisce una sanatoria per le affissioni abusive dei manifesti dei partiti politici. Hanno votato contro Idv e il radicale Maurizio Turco. In un periodo di sacrifici chiesti a tutti italiani l'emendamento suona offensivo.
Ancora una volta i partiti di ogni colore se la caveranno con mille euro una tantum. Si tratta di un emendamento proposto dai relatori - Gianclaudio Bressa del Pd e Gioacchino Alfano del Pdl - con il placet dei partiti: le uniche voce fuori dal coro sono state quelle dei Radicali del Pd e dell'Idv.
Si tratterebbe, secondo una stima del radicale Mario Staderini, di almeno 100 milioni di euro. Secondo il consigliere radicale Marco Cappato, a Milano, per esempio, lo Stato rinuncia ai 6 milioni di euro che dovrebbero pagare i partiti: 776mila euro per Rifondazione Comunista, 745mila euro per la Lega, 387mila euro per il Pdl, 380mila per il Pd, 269mila per il Sel, 187mila per l'Idv. A questo si sommano le multe prese dai singoli candidati sindaci
.

 
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POLITICI ALLE MALDIVE PER FESTEGGIARE IL 2012

Post n°94 pubblicato il 11 Gennaio 2012 da WEB24NEWS
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Non soltanto veline e calciatori. Anche i politici scelgono le Maldive per le vacanze natalizie. Sull'isola di Madhiriguraidhoo, sono finiti Renato Schifani, Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli. Un Capodanno bipartisan, dunque, che ha coinvolto i due leader del Terzo Polo e il presidente del Senato, tutti e tre in vacanza assieme alle rispettive consorti. A salutare il 2011 sull'atollo di Lhaviyani anche l'onorevole Stefania Craxi col marito il bomber, Francesco Totti (con Ilary Blasi e figli) e gli ex calciatori Christian Panucci e Gianluca Pessotto.
alle Maldive sarebbe arrivato a un certo punto anche il presidente della Camera Gianfranco Fini (con famiglia) che però avrebbe scelto di soggiornare su un atollo meno affollato.
'Siamo partiti per tagliare un traguardo importante: Gianfranco ha compiuto sessant'anni'. Lo spiega Elisabetta Tulliani, compagna del presidente della Camera, Gianfranco Fini, con il quale e' volata alle Maldive il giorno di Capodanno. E sottolinea: 'Siccome non capita tutti i giorni, abbiamo voluto festeggiare in una maniera gradevole'.

 
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STIPENDI PARLAMENTARI: META' ESENTASSE

Post n°93 pubblicato il 04 Gennaio 2012 da WEB24NEWS
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A Montecitorio, il deputato-tipo accumula una cifra lorda complessiva di 20.108 euro: il 44% di questa cifra, però, è esentasse. A Palazzo Madama, la situazione nei fatti non cambia: al Senato il totale guadagna ancora qualche punto e sale a 20.885, e la parte "libera" dal Fisco è il 44,7 per cento. Risultato: l'Irpef applicata sulla sola indennità di un deputato costa circa 5.100 euro al mese, una cifra che rispetto all'entrata totale vale poco più del 25 per cento: più leggera di quella che la legge prevede per chi con il proprio supera i 15mila euro lordi, all'anno.
A gonfiare le entrate dei parlamentari italiani sono infatti soprattutto le voci aggiuntive, che si sommano all'indennità ma hanno un comportamento diverso. Quali sono? Prima di tutto, della «diaria», per sostenere le spese di soggiorno nella Capitale (a Montecitorio, per esempio, si tratta di 3.503 euro al mese, quasi 700 euro in meno rispetto ai 4.190 riconosciuti fino al 2010), e delle spese di trasporto. La circolazione «libera» dall'incombenza del biglietto su treni, aerei, autostrade e navi non basta infatti a coprire tutte le esigenze del parlamentare, che per esempio deve andare da casa all'aeroporto e da Fiumicino al Parlamento. I legislatori, cioè ovviamente gli stessi deputati e senatori, hanno pensato anche a questo, assicurando 1.331,7 euro al mese per coprire la parte di viaggio rimasta fuori dalla gratuità totale. Completano il quadro i 3.690 euro (sempre al mese) per la rappresentanza, che passano dal gruppo parlamentare di appartenenza, 258,2 euro per telefonare e 41,7 per rimanere costantemente al passo della tecnologia informatica. Tutte queste voci sono trattate come rimborsi spese, come accade nelle aziende quando si va in missione e, al ritorno, si presenta il conto dell'albergo o del ristorante. Delle somme così incassate, naturalmente, l'Irpef si disinteressa, perché i soldi servono a coprire la spesa sostenuta per lavoro, ma rispetto a questa esperienza quotidiana nell'impresa o negli enti pubblici il meccanismo previsto per deputati e senatori mostra una differenza non da poco. Le cifre sono a forfait, non c'è nessun pezzo di carta da presentare per averne diritto, e basta avere l'accortezza di non di esagerare con l'assenteismo per non veder dimagrire troppo la diaria. I bizantinismi del trattamento economico rendono difficile il lavoro di chi prova a fare chiarezza, ma nascondono paradossi in entrambi i sensi. La trattenuta per il vitalizio (8,6%), per esempio, non riduce l'imponibile fiscale, come accade per gli altri lavoratori, con il risultato che l'addio annunciato ai vitalizi potrà far crescere ancora di un po' il «netto in busta» dei deputati .

 
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I PARLAMENTARI ITALIANI STRAPAGATI RISPETTO AI COLLEGHI EUROPEI

Post n°92 pubblicato il 03 Gennaio 2012 da WEB24NEWS
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Le tabelle pubblicate dalla Commissione Giovannini
Al secondo posto i francesi con 13.500
Più di 16 mila euro lordi al mese in tasca. Contro i 13.500 di un deputato francese, i 12.600 di uno tedesco, i poco più di 10 mila euro che guadagna un rappresentante della Camera olandese, i 9.200 di un deputato belga, gli 8.650 di un austriaco, per non parlare dei 4.630 euro che costituiscono il «misero» appannaggio di un deputato spagnolo. Le tabelle che mettono a nudo i privilegi della politica italiana sono lì, appena pubblicate dalla Commissione Giovannini sul sito della Funzione pubblica: gli eletti del Bel Paese costano da un minimo del 20 per cento fino al 400 per cento in più rispetto ai colleghi.

 

 
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STATI UNITI D'AMERICA
La Camera dei Rappresentanti è attualmente formata da 435 membri. Il Senato è invece formato da 100 membri.
TOTALE 535 MEMBRI PER UNA POPOLAZIONE DI 305 MILIONI
570.093 persone per ogni parlamentare. STIPENDIO DEL PARLAMENTARE € 10.000 AL MESE

GERMANIA
Il Bundestag è composto da 622 deputati. Bundesrat e' composto da 68 deputati.
TOTALE 690 MEMBRI PER UNA POPOLAZIONE DI 82 MILIONI
118.840 persone per ogni parlamentare. STIPENDIO DEL PARLAMENTARE € 8.000 AL MESE


FRANCIA
Assemblea Nazionale e' composta da 577 membri e il Senato da 346 membri.
TOTALE 923 MEMBRI PER UNA POPOLAZIONE DI 61 MILIONI
66.088 persone per ogni parlamentare. STIPENDIO DEL PARLAMENTARE € 6.000 AL MESE

SPAGNA                                                                                                          Congresso composto dalla Camara de Diputados con 350 membri e dal Senado con 264 membri. Totale 614 Parlamentari per una popolazione di 47 Milioni. Un parlamentare ogni 76.547 persone. STIPENDIO DEL PARLAMENTARE € 6.000 AL MESE

ITALIA
La Camera de deputati ha 630 membri. Il Senato ha 315 membri.
TOTALE 945 MEMBRI PER UNA POPOLAZIONE DI 60 MILIONI
63.492 persone per ogni parlamentare. STIPENDIO DEL PARLAMENTARE               € 15.000 AL MESE

QUANDO IN ITALIA COMINCEREMO A RIDURRE I NS. PARLAMENTARI?

 

 

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