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Creato da: WEB24NEWS il 05/01/2010
I VS. COMMENTI SONO GRADITI

 

 

La Crisi? Il nostro Parlamento è già in vacanza!!!

Post n°91 pubblicato il 23 Dicembre 2011 da WEB24NEWS
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Vacanze, vacanze, ancora vacanze. Ci sarà pure la recessione, saremo pure in piena tempesta economica, ma deputati e senatori in vacanza ci vanno, eccome. La Camera ha chiuso i lavori ieri, ma già da qualche giorno lavorava a regime non proprio pieno; si riapre il 10 gennaio. Anche il Senato ha chiuso ieri e riaprirà sempre il 10 gennaio. In totale, quindi, venti giorni di chiusura. Come, e forse più che a scuola.

 
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ICI SULLA PRIMA CASA. NO GRAZIE!

Post n°90 pubblicato il 14 Novembre 2011 da WEB24NEWS
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ABBIAMO GIA' DATO. GRAZIE.

E SE SACRIFICIO DOVRA' ESSERE PRIMA DOVRA' COMINCIARE DA VOI POLITICI E BABY PENSIONATI.


PRIMA VOI PARLAMENTARI DOVETE RINUNCIARE ALLA PENSIONE PARLAMENTARE, CHE INGIUSTAMENTE PRENDERETE PER SOLI 5 ANNI DI MANDATO PARLAMENTARE (3.000 EURO AL MESE) E CHE CI COSTA ATTUALMENTE UN MILIARDO DI EURO ALL'ANNO.


PRIMA VOI PARLAMENTARI NAZIONALI E CONSIGLIERI REGIONALI DOVETE AUTORIDURVI E DI CONSEGUENZA RIDURRE LA VOSTRA MACCHINA MANGIA SOLDI.
ANZI STATE FERMI CHE COSI' FARETE MENO DANNI. FATE COME IN BELGIO CHE SENZA GOVERNO PER UN ANNO IL PIL E' INCREMENTATO.

INOLTRE, PRIMA DEVONO CONTRIBUIRE I BABY PENSIONATI VISTO CHE HANNO GIA' BENEFICIATO IN PASSATO, IN TENERA ETA'. ADESSO DEVONO CONTRIBUIRE ANCHE LORO ALLA SISTEMAZIONE DELL'ITALIA CHE HANNO CONTRIBUITO A DANNEGGIARE.


NO ALL'ICI SULLA PRIMA CASA!!!

 

 

 
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IL BIGLIETTO DI BERLUSCONI: UN MESSAGGIO SUBLIMINALE?

Post n°89 pubblicato il 09 Novembre 2011 da WEB24NEWS
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Sul foglio sono appuntate le parole «ribaltone», «voto», «prenda atto», «rassegni le dimissioni» (queste riferite probabilmente al discorso del segretario del Pd, Pierluigi Bersani), «presidente Repubblica» e «una soluzione». Ma cosa vuol dire?

 
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LA GUERRA DEI CAMBI: IL PROTEZIONISMO COLPISCE ANCORA

Post n°88 pubblicato il 14 Settembre 2011 da WEB24NEWS
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Questa settimana non si celebra solo il 10mo anniversario del 11 settembre ma domani 15 settembre si celebrerà il terzo anniversario del giorno del collasso della Lehman Brothers. Ma mentre la politica mondiale non è più dominata dalla "Guerra al Terrore", una nuova forma di terrore sta minacciando i mercati mondiali della finanza.
Lo stato d'animo dei Maghi della Finanza, gente conosciuta come i guru della finanza, è il peggiore da quando è scoppiata la crisi finanziaria. La settimana scorsa George Soros avvertì che il problema del debito europeo ha un potenziale peggiore della Lehman Brothers. Anche il fior fiore dei banchieri da mesi continuano a dirlo in privato. E i politici europei hanno poco da che rallegrarsi. Purtroppo si vocifera che ci potrebbe essere una Grande Depressione e il risorgere dei nazionalismi.
I politici europei stanno cercando di far venir fuori il genio della lampada. Un ministro europeo delle finanze ha detto che è imperativo che la Grecia deve essere isolata. Ma forse è già troppo tardi.
L'economia europea, presa nel suo insieme, è più grande di quella cinese o di quella americana. L'economia dell'Europa avendo ramificazioni globali può contagiare altri paesi e in modo particolare perché l'economia americana è molto debole.
Dopo il fallimento della Lehman Brothers i politici del globo si sono riuniti in varie occasioni per coordinare lo stimolo che doveva essere dato all'economia e per scacciare il pericolo di recessione come quella del 1929 e con il pericolo di politiche protezionistiche..
Purtroppo, al giorno d'oggi la cooperazione internazionale sta gravemente diminuendo.
I leaders dell'Unione Europea stanno passando da una crisi all'altra. Angela Merkel, il Cancelliere della Germania, e' in continuo dibattito interno che è sfociato nelle dimissioni del Sig. Stark. David Cameron, primo ministro inglese, non vuole pagare conti dell'euro-pasticcio così che rimane a guardare da bordo campo. In Francia, Nicolas Sarkozy, vuole utilizzare la sua influenza nel gruppo dei G20 per essere rieletto e pertanto è più attento ai mass media che ai mercati.
Il presidente Obama è preoccupato per i problemi interni degli USA e per la battaglia con i Repubblicani.
I governo cinese rimane come un affidabile egoista.
Con la politica internazionale alla deriva, adesso c'è un chiaro pericolo che il mondo si riversi sul protezionismo.
La settimana scorsa Mitt Romney, uno dei candidati del partito Repubblicano Americano e considerato come uno dei promotori del libero mercato ha chiesto maggiori imposizioni sui prodotti di provenienza cinese, se la Cina non lasciare la propria moneta di oscillare liberamente. Il Brasile ha già preso provvedimenti la settimana scorsa imponendo dazi "anti-dumping" nelle importazioni di tubi di acciaio provenienti dalla Cina. Il presidente del Brasile, la Signora Dilma Rousseff, ha dichiarato che vista la crisi internazionale la principale arma che loro hanno è quella di espandere e difendere il loro mercato interno.
E stato il ministro delle finanze brasiliano, Guido Mantega, che ha definitivo la "Guerra delle Valute" per descrivere la svalutazione competitiva che le economie stagnate stanno guardando per promuovere l'export.
La settimana passata si è vista un'altra battaglia nella Guerra delle valute quando la Banca Centrale Svizzera è intervenuta per non permettere ai mercati di far apprezzare il franco svizzero nella continua corsa che negli ultimi tempi stava effettuando.
Altre nazioni stanno seguendo l'esempio del Brasile e della Svizzera, vogliono adottare le misure necessarie per controllare le loro valute, così che il principio della libera circolazione dei capitali - uno dei punti cardini della globalizzazione- sarà fortemente diminuita.
I parallelismi storici non sono sempre precisi. Comunque, i nostri politici devono sterzare forte e urgentemente se hanno buona memoria di quanto successe negli anni 30. Allora, dopo la crisi di Wall Street arrivò la Grande Depressione alla quale seguì l'innalzamento del protezionismo e la crisi bancaria in Europa.

 
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LA MANOVRA: IL SOLITO PASTICCIO!

Post n°87 pubblicato il 02 Settembre 2011 da WEB24NEWS
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Aumenteranno l'iva 25%? Forse sì forse no. I nostri governanti ci dicono che anche altri paesi come la Svezia e Danimarca hanno l'iva al 25%. Si, è vero però i servizi in quei paesi sono migliori dei nostri. L'aumento dell'iva in Italia servirà solo per pagare gli aumenti di stipendio e pensioni dei nostri poitici. Non ci sarà nessuna redistribuzione in favore di lavoratori e pensionati poveri.
Si andrà in pensione tutti a 67 anni? Forse sì forse no.
Forse sì per la maggioranza degli italiani. Forse no per i nostri politici che appena dopo cinque anni in parlamento ricevono la pensione di 3000 euro. Le Province verranno abbolite tutte? Forse sì, forse no. Forse ni.
L'Italia ha la percentuale più alta (rispetto a Germania, Francia, Finlandia, Regno Unito, Austria, Olanda) di gettito fiscale rispetto al pil. Cioè ci applicano più tasse rispetto a tali paesi.
E la spesa sociale in Italia è inferiori a tali paesi. Cioè, la sanità, la scuola, i servizi sociali ricevono meno soldi.
Allora, noi paghiamo di più e riceviamo di meno. Non sarà forse che i nostri politici sono incapaci di gestire il nostro paese. Forse sì.
Adesso Berlusconi e Tremonti sono diventati i nuovi supereroi in caccia di evasori. Danno la caccia a quelli che evadono sopra i 3 milioni di euro. Ma dove sono questi? Forse bisognerà utilizzare una lente di ingrandimento per trovarli. Questa propaganda è solo un specchietto per le allodole, cioè per il popolo pecora italiano che sarà entusiasta di questi nuovi provvedimenti e che potrà curiosare le dichiarazioni dei vicini di casa senza pensare alla tosata che arriverà nei prossimi due anni. La triste realtà è che per i prossimi due anni dovremmo sborsare per famiglia circa 1.000 euro per risanare i disastri fatti dai nostri politici . Intanto, hanno già aumentato il ticket sanitario, ieri hanno aumentato il costo dei biglietti degli autobus. A Milano, da ieri, il biglietto è passato da € 1,00 a € 1,50 (aumento del 50%).

A differenza di noi in Germania i ricchi stanno chiedendo che gli siano aumentate le tasse, e da noi? Forse sì, forse no. Forse no visto che è stato accontonato il contributo di solidarietà per i redditi superiori a € 90.000 (poi aumentati a 200.000).
I nostri politici pensano solo di colpire il popolo pecora italiano. Aumentare l'iva, aumentare il costo dei servizi, diminuire l'offerta dei servizi pubblici.

Ormai siamo stati tosati e non abbiamo più niente. Ci rimangono solo pelle e ossa.

Accomodatevi, prego!

 
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E LE PENSIONI DEI PARLAMENTARI? SONO 2.238 E CHE PENSIONI!

Post n°86 pubblicato il 31 Agosto 2011 da WEB24NEWS
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Per gli eletti, per la prima volta con questa legislatura, bastano 5 anni di contributi, ma c'è anche chi riceve il vitalizio essendo stato in Parlamento soltanto pochi giorni.

Lo squilibrio è evidente, eppure nessuno invoca nuove norme per riportare i conti ad una situazione sostenibile.

Per le pensioni dei nostri parlamentari spendiamo ogni anno  più di 250 milioni di euro.

Cifre che si sommano anno dopo anno fino a diventare vere e proprie voragini. Tutto a carico della collettività, visto che i bilanci delle due Camere sono alimentati dai trasferimenti del Tesoro.
E allora perché non si provvede? Semplice, perché a modificare le norme dovrebbero essere gli stessi beneficiari dei privilegi. Divisi in politica ma uniti dal portafoglio.

Privilegi come quelli sui requisiti d'età. Alcuni parlamentari hanno iniziato a ricevere l'assegno al 50esimo compleanno. Ufficialmente, sia alla Camera che al Senato, un vitalizio, così è denominata la loro pensione, si ottiene a 65 anni. Ma a conti fatti la norma vale solo per chi è stato eletto per la prima volta con le ultime Politiche del 2008.

Gli altri, a seconda degli anni di mandato, usufruiscono di sconti notevoli. Alla Camera basta aver conquistato uno scranno prima del 1996 e totalizzato 20 anni di contribuzione, anche con il riscatto volontario degli anni mancanti, per ottenere l'assegno all'età di 50 anni.

Al Senato è ancora più facile, sono sufficienti 15 anni di contributi se si è stati eletti prima del 2001.

E che pensioni!

Guarda l'elenco dettagliato del settimanale L'espresso.

Clicca e Buon divertimento!!!

 
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De Magistris-Alemanno, sfida di stipendi

Post n°85 pubblicato il 24 Agosto 2011 da WEB24NEWS
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Il sindaco di Napoli: «4200 euro». Il collega:«Io 5.000»

CORTINA D'AMPEZZO (Belluno) - Il confronto tra i sindaci di Napoli e Roma Luigi de Magistris e Gianni Alemanno, ospiti martedì sera di Cortina Incontra, è diventata una sfida a chi guadagna meno. In tempi di antipolitica succede anche questo: «Io guadagno 4200 euro al mese, un mio assessore, molti dei quali hanno lasciato la professione sia pure per cinque anni, 2800 euro», ha spiegato il neo-primocittadino partenopeo. A cui ha subito fatto eco il collega della capitale: «Io percepisco cinquemila euro al mese, che è la metà di quanto guadagna un assessore della Regione Lazio».
E noi gente comune stiamo anche a sentire queste scenate estive.
Nessuno vi obbliga a fare il Sindaco o l'Assessore potete anche dimettervi se lo stipendio non è di vostro gradimento. C'è gente che deve mantenere la famiglia con stipendi da 1000 euro!!!

 
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Silvio ultima opportunità per tagliare il deficit

Post n°84 pubblicato il 10 Agosto 2011 da WEB24NEWS
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Per Silvio ultima opportunità per tagliare il deficit
E' difficile da dire se sia peggio che gli italiani stiano perdendo la fiducia in Silvio Berlusconi, per i noti scandali del primo ministro, o piuttosto che i mercati finanziari stiano perdendo la fiducia in Italia.
Ma quando prendiamo in considerazione il deficit italiano, una considerazione viene fuori. Che l'Italia stia soffrendo non per il sovradimensionato deficit finanziario ma per il sovradimensionato deficit di leadership politico. Con l'Italia nell'occhio del ciclone che sta agitando i mercati europei, il 74 enne Sig. Berlusconi ha l'ultima opportunità di mettere gli interessi della nazione davanti ai suoi personali, affari famigliari e problemi legali. Sotto la pressione dei Leaders dell'Unione Europea e della Banca Centrale Europea, il Sig. Berlusconi accordò la settimana scorsa di dare una accelerata alla consolidazione fiscale e alla riforma strutturale dell'economia che il parlamento approvò il mese scorso. In particolare, Egli promise di eliminare il deficit nel 2013 invece del 2014, inoltre di inserire nella Costituzione il pareggio di bilancio ed ottenere l'approvazione dalle parti sociali.
Che L'Italia abbia bisogno di riforme strutturali non c'è bisogno di dirlo. Nell'economia globale l'indice di competitività dell'Italia giace al 48° posto, al livello di paesi come Barbados, Indonesia e Lituania. Il mercato del lavoro è estremamente rigido. Il sistema giudiziario è impasticciato. La corruzione e la criminalità organizzata infliggono un grande danno negli affari e nella vita pubblica.
Qualsiasi premier italiano troverà queste sfide, ma in particolare ci sono dubbi che il Sig. Berlusconi sia all'altezza di affrontarle. Il suo governo ha varato frettolosamente una finanziaria quadriennale austera, da 48 miliardi, ma poco credibile. La riforma fiscale è stata rimandata fino a dopo le elezioni del 2013. Il premier deve ancora dare i dettagli di come effettuerà il taglio dei costi e l'aumento delle entrate.
Inoltre il Sig. Berlusconi è da 17 anni che è stato eletto per la prima volta e in tre discorsi da premier ha ripetutamente promesso di liberalizzare l'Italia, questo non si è verificato.
Si vocifera che si vorrebbe fare un governo tecnico per affrontare l'emergenza, come fece Carlo Arzeglio Ciampi nel 1993-1994. Ma L'Italia è una democrazia e deve essere governata da politici eletti. E sono questi politici che si devono dar da fare per l'Italia.

FONTE: Financial Times

 
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Trichet insiste sui Governi europei affinché riducano il déficit

Post n°83 pubblicato il 09 Agosto 2011 da WEB24NEWS
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Il presidente della BCE chiede a Italia e Spagna che facciano un lavoro di "responsabilità" e difende la decisione di comprare avere comprato i bond italiani e spagnoli
Il presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Jean-Claude Trichet, ha insistito oggi nella necessità che gli Stati riducano il loro déficit e applichino le misure accordate dall'eurogruppo il passato 21 luglio. Il messaggio di Trichet era diretto ai Governi europei ma, in modo speciale, a quello italiano e spagnolo ai quali ha richiesto di " fare un lavoro di responsabilità".
Il presidente della BCE ha sostenuto la tesi che la crisi che ha attraversato i mercati "poteva essere la più grave dalla prima guerra mondiale se il gruppo dei responsabili non avesse preso decisioni importanti". "Chiediamo che le decisioni adottate il 21 luglio vengano applicate al più presto possibile". Trichet fa riferimento al Summit che i paesi della zona euro accordarono nel secondo intervento in favore della Grecia e la flessibilizazione del Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria (FESF).

 
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DEBITO USA DECLASSATO. L'EUROPA IN ATTESA DEL DOUBLE DIP

Post n°82 pubblicato il 06 Agosto 2011 da WEB24NEWS
 
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Così è successo: hanno declassato il debito pubblico americano. E' la prima volta nella storia.
Gli americani si lamentano dicendo che Standard & Poor's hanno sbagliato il conto di 2 mila miliardi di dollari. La Cina ha paura perchè sta finanziando il debito Americano. E noi in Europa abbiamo paura della "Double Dip", cioè un'altra depressione che dopo quella del 2008 (venuta dagli USA) ci faccia ancora andare più giù con crescita zero, chiusura aziende e aumento della disoccupazione.
Comunque, vedremo cosa succederà già domani sera (per via del fuso orario) quando aprirà la Borsa di Tokyo.
Adesso I ns. Parlamentari, che erano in vacanza per il loro "meritato" riposo dovranno riaprire il parlamento e cominciare a fare le riforme che L'Europa ci sta chiedendo. Novità assoluta l'introduzione del pareggio di Bilancio nella ns. Costituzione. Ciò significa che tutti i governi italiani (di destra-sinistra oppure centro) non dovranno fare più deficit perché sarà la ns. Costituzione che lo impone. Questo ci ha chiesto L'Europa (Merkel, Sarkozy, Trichet) perché se dovranno intervenire per salvarci (come è successo per la Grecia) vogliono la garanzia che il prossimo Governo non cambi le carte in tavola e pertanto con un obbligo costituzionale. L'introduzione nella Costituzione deve essere approvata con il voto favorevole di 2/3 del Parlamento. Pertanto, dalla destra alla sinistra (passando dal centro) vedremo chi vorrà ostacolare questa nuova imposizione. Così, forse, i ns.politici italiani diventeranno più teutonici.

 
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IL 100% DEI PARLAMENTARI VA IN VACANZE

Post n°81 pubblicato il 03 Agosto 2011 da WEB24NEWS
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I nostri politici se ne vanno in vacanza. Oggi Berlusconi parlerà alla Camera e al Senato sulla situazione della crisi economica mondiale e soprattutto italiana. Ci dirà che questo autunno ci aspettano sangue, sudore e lacrime e che pertanto noi italiani saremmo obbligati a fare grossi sacrifici pagando di tasca nostra gli sperperi che loro hanno fatto. Ci dirà che non è colpa dei politici attuali ma è dovuta alla crisi mondiale e soprattutto dal debito che ci hanno tramandato i politici precedenti (anni 80). La realtà è che la maggioranza della popolazione non andrà in vacanza, perché non ha più soldi, mentre i nostri politici chiuderanno Camera e Senato per 40 giorni perché avendo lavorato molto bene si meritano il loro riposo. Per questi 40 giorni l'Italia sarà salva perché non ci saranno loro a far danni. In una situazione di crisi e per di più con una buona parte degli italiani senza soldi e senza lavoro sarebbe opportuno prendere le misure necessarie per far ripartire questo paese Ma forse a loro non interessa visto che ascolteranno il discorso di Berlusconi e poi con le valigie in mano correranno tutti gridando: "tutti al mare, tutti al mare..."

 
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Euro: Default della Grecia, Uscita di alcuni paesi dall’Euro e Stati Uniti d’Europa

Post n°80 pubblicato il 19 Luglio 2011 da WEB24NEWS
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L'Europa sta considerando misure drastiche per salvare la moneta unica.
Nella ricerca di un uscita dalla crisi dell'euro, alcuni in Europa stanno accettando l'idea di discutere temi che qualche settimana fa era tabù.
L'idea di tollerare un "default" ,almeno parziale, della Grecia, la possibilità di espellere alcuni paesi dell'eurozona , e incluso, la proposta di cercare la formazione degli Stati Uniti d'Europa, si sono fatti avanti in questa crisi che richiede soluzioni drastiche.
Pochi hanno dubbi che questa sarà la settimana cruciale per le sorti, e incluso la sopravivenza del euro. Giovedì ci sarà il summit dei dirigenti dell' eurozona per definire un possibile nuovo pacchetto per il salvataggio della Grecia. E molti avvertono che se non si troverà una soluzione agli enormi problemi fiscali di tale paese, sprofonderà in una turbolenza finanziaria.
Gli indizi che il mercato ha offerto all'inizio di questa settimana non sono particolarmente positivi. Lunedì l'euro ha toccato il suo minimo storico nei confronti del franco svizzero, riflettendo che alcuni investitori cercano alternative alla moneta unica europea. Lo stesso è successo con l'oro, che ha battuto il record storico di 1.600 $ l'oncia.

Il default non è più una parola innominabile
L'Europa si sta accorgendo che la Grecia non sta affrontando un problema di mancanza di liquidità bensì di insolvenza..
I piani precedenti erano semplici riprogrammazioni della debito greco, che al finale sarebbe stata pagata nella sua interezza. Non si voleva far intendere ai mercati di un possibile condono di una parte del debito greco perché questo avrebbe influenzato sull'economia. Però di fronte fallimentare piano di riscatto della Grecia lanciato nel maggio 2010 il ventaglio di opzioni da considerare si è ampliato. Ahora, señala nuestro corresponsal, se discuten abiertamente planes en los que los acreedores privados aceptarían perder hasta el 30% del dinero que Grecia les debe.

Invito ad uscire dall'euro
Rivolto a quei paesi più deboli dell'eurozona di prendersi delle "vacanze" dall'euro .
Nonostante dalla sua creazione, circa una decade fa, la moneta unica veniva vista come un compromesso praticamente indissolubile tra i sui fondatori, adesso si discute come la Grecia e altri paesi (P.I.I.G.S) di prendere un periodo "sabatico", e in questo modo tener il controllo sulla propria moneta nazionale e svalutarla (come era abituata L'Italia nel periodo della Lira) e in questo modo cercare la competitività che gli permetta di uscire dalla crisi.

Stati Uniti d'Europa
Una delle proposte più drastiche che sta prendendo quota in questi giorni è che l'unica cosa che può salvare l'unione europea sia l'unione politica ( e noi ce lo auguriamo perché con questi politici che abbiamo in Italia la nostra fine sarà identica alla Grecia) .

 
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I NOSTRI POLITICI: E IO PAGO!!!

Post n°79 pubblicato il 19 Luglio 2011 da WEB24NEWS
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In politica la libertà d'opinione è d'oro. Lo dimostra per esempio la proliferazione dei Gruppi parlamentari che, alla Camera, costano tre milioni di euro ciascuno ogni anno. Una corsa senza freni imposta dai cambi di maggioranza, da formazioni nate, morte e risorte a distanza di neanche due anni dall'inizio della legislatura.
Il tutto in stridente contraddizione con gli obiettivi dichiarati del meccanismo elettorale, che con le soglie di sbarramento (4 per cento nazionale alla Camera, 8 per cento su base regionale al Senato) ha provato a mettere un freno alla frammentazione di stampo "polacco" della politica italiana. Questa era una delle idee di fondo del Porcellum, e infatti nel 2008 dalle elezioni nazionali era uscito un Parlamento con solo 5 gruppi a Montecitorio: Pdl, Lega, Udc, Pd e Idv. Neanche due anni dopo, sono diventati tredici.

 
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I Comuni sotto i 5mila abitanti dovranno associarsi: ERA ORA!

Post n°78 pubblicato il 15 Luglio 2011 da WEB24NEWS
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I Comuni, oggi, svolgono sei «funzioni fondamentali», che riguardano l'amministrazione generale (dall'anagrafe all'ufficio tributi), la Polizia locale, l'istruzione (per esempio gli asili nido e le mense), la viabilità, la gestione del territorio e i servizi sociali. Entro fine anno, secondo il maxiemendamento del Governo in cui sono confluite le modifiche concordate in Commissione, i Comuni con meno di 5mila abitanti dovranno gestirne in forma associata almeno due, altre due andranno messe in comune l'anno prossimo e le ultime due entro il 2013.
Un ridisegno complessivo dell'amministrazione locale italiana, che chiama a raccolta i 5.700 piccoli Comuni del Paese (sono il 70% del totale) e li coinvolge in un processo di razionalizzazione che sulla carta è grandioso: basta con gli uffici fotocopia, che a pochi chilometri l'uno dall'altro fanno la stessa cosa moltiplicando i costi, e via libera alle gestioni associate per legge.

 
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L’Italia porta la manovra finanziaria a 79 miliardi per attenuare la pressione dei mercati

Post n°77 pubblicato il 14 Luglio 2011 da WEB24NEWS
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Il governo annuncia privatizzazioni e liberalizzazioni e cerca l'accordo con l'opposizione per misure più progressiste. Napolitano esercita il potere di Leader mentre Berlusconi rimane nascosto.
Nel 2008 in piena crisi economica internazionale il nostro Superministro dell'Economia propose una manovra finanziaria da 25 miliardi quando i tedeschi la facevano da 90 miliardi. Adesso i nodi vengono al pettine.
Martedì scorso Tremonti è stato costretto ad abbandonare in anticipo la riunione dell' Ecofin che si teneva a Bruxelles perché sia la Cancelliere tedesca Angela Merkel che la nuova direttrice del Fondo Monetario Internazionale Christine Madeleine Odette Lagarde hanno detto che L'Italia doveva fare molto di più e pertanto il nostro Ministro e' dovuto tornare e rifare i compiti.
E' finito il tempo della propaganda, delle misure irrealizzabili e dei discorsi irresponsabili accompagnati di insulti e barzelette. Se la crisi che sta attanagliando L'Europa ha avuto un effetto benefico per qualcuno, questa è la classe politica italiana, che da ieri sembra diversa, meno populista, spensierata ed infantile ed è più seria, impegnata come mai nell'inviare segnali di rigore, unità e razionalità ai mercati che gli hanno rubato i sogni.

Il nostro ministro dell'economia sta passando notti insonni e presenterà una manovra quadriennale da 79 miliardi (forse qualcosa di più)e questo ha poco a che vedere con il demagogico e incomprensibile patto fatto tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi due settimane fa.
La cruda realtà della Borsa e la caotica situazione politica generata dal decadimento personale e politico di Berlusconi hanno costretto ad una accelerazione e ad un cambio di rotta a Roma, e la manovra finanziaria sarà più ambiziosa di quanto in precedenza annunciato.
L'intervento quadriennale che porterà il deficit a zero nel 2014 sarà il doppio di quanto calcolato inizialmente (40 miliardi) e questo dopo che la Merkel e la Lagarde abbiano rimandato il nostro Ministro a rifare in fretta e furia i suoi compiti.

 
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I PARLAMENTI DEL MONDO

STATI UNITI D'AMERICA
La Camera dei Rappresentanti è attualmente formata da 435 membri. Il Senato è invece formato da 100 membri.
TOTALE 535 MEMBRI PER UNA POPOLAZIONE DI 305 MILIONI
570.093 persone per ogni parlamentare. STIPENDIO DEL PARLAMENTARE € 10.000 AL MESE

GERMANIA
Il Bundestag è composto da 622 deputati. Bundesrat e' composto da 68 deputati.
TOTALE 690 MEMBRI PER UNA POPOLAZIONE DI 82 MILIONI
118.840 persone per ogni parlamentare. STIPENDIO DEL PARLAMENTARE € 8.000 AL MESE


FRANCIA
Assemblea Nazionale e' composta da 577 membri e il Senato da 346 membri.
TOTALE 923 MEMBRI PER UNA POPOLAZIONE DI 61 MILIONI
66.088 persone per ogni parlamentare. STIPENDIO DEL PARLAMENTARE € 6.000 AL MESE

SPAGNA                                                                                                          Congresso composto dalla Camara de Diputados con 350 membri e dal Senado con 264 membri. Totale 614 Parlamentari per una popolazione di 47 Milioni. Un parlamentare ogni 76.547 persone. STIPENDIO DEL PARLAMENTARE € 6.000 AL MESE

ITALIA
La Camera de deputati ha 630 membri. Il Senato ha 315 membri.
TOTALE 945 MEMBRI PER UNA POPOLAZIONE DI 60 MILIONI
63.492 persone per ogni parlamentare. STIPENDIO DEL PARLAMENTARE               € 15.000 AL MESE

QUANDO IN ITALIA COMINCEREMO A RIDURRE I NS. PARLAMENTARI?

 

 

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