ISPIRAZIONE VIENI!

30 gg


 Il tempo. Diverse percezioni di esso. Interminabile nel dolore, meravigliosamente fulmineo nella gioia. Quando trenta giorni sembrano un minuto, ma intensamente vissuto. Quando un solo mese sembra un’eternità per le mille cose condivise…quando sono, in realtà, solo trenta giorni scanditi dal passare delle settimane secondo un calendario prestabilito. Com’è allora che la percezione è così diversificata? Dalla staticità del dolore e della tristezza alla dinamicità dei sentimenti positivi legati alla gioia, il fluttuare del nostro sentire è strettamente connesso allo stato emozionale. Incredibile come in poche settimane questa percezione si sia evidenziata in tutta la sua potenza. Dopo un pesante, goffo, incespicato luglio, la vita mi dona trenta giorni ricchi di novità, emozioni, intensità di confronto pur nella leggerezza tipica delle calde giornate estive. Essi rientreranno nella memoria permanente come una fase in cui il ripescaggio dei singoli istanti belli e intensi vissuti richiederà uno sforzo più grande… sono stati tanti ma non troppi; questi istanti si stringono uni agli altri cercando di non offuscarsi vicendevolmente, attenti a non occupare tutto lo spazio disponibile perché attendono l’arrivo di altri consimili. Vicini, vicini autoalimentano uno stato di sana euforia scaldando cuore e pensieri. Un fuoco acceso che è bene alimentare ossigenandolo opportunamente. Un fuoco ammaliante e fascinoso cui impedire un lento spegnimento o il soffocamento per eccesso di produzione fumosa. Un fuoco che riscaldi senza consumare ciò che non riusciamo alimentare. Un fuoco estraneo alla fiamma difficoltosamente ottenuta da un umido cerino. Un fuoco eterno che non sia inferno ma paradiso (che detto da me fa pure ridere); un paradiso terrestre dove il dio null’altro è che l’essere umano disposto a mettersi in gioco. Un fuoco che sarebbe bello congelare, per mantenerlo intatto nella sua coinvolgente interezza.E il senso di questo post?  Forse è solo il Fuoco incontenibile che doveva uscire per dare una sbirciatina al mondo…ma solo per un breve, brevissimo tempo…o almeno così è percepito.