Tutorial di Sistema" se un tizio decide di dividere una comunità in bianco nero e blu e io sono viola, e non sono elencato, sono obbligato a stare nel conoscibile. La sua "autorità" non deve sembrare tale da minimizzare le differenze..e anche chi suo malgrado rientra in una classe deve prenderne, "digerirne" le linee di massima, vedi esempio caro diario, o una sfumatura di viola che non mi rappresenta." La classificazione dei "fenomeni umani" è cosa complicata ma se si decide di analizzare uno specifico insieme di elementi come una comunità virtuale, è opportuno che l'autore conosca e si sforzi di rappresentare ai limiti della totalità i generi appartenenti ad essa; può generare Macro Classi con sottoinsiemi Micro, in queste personalità dei blogger, generi femminili, maschili, usanze, gusti, forme, fantasia, pensiero, background culturale, assieme alle modalità di espressioni, indirizzo, nome e uso del blog, interazioni, azioni e reazioni tra utenza, rapporti col sistema, saranno classificate. Data la vastità dei fenomeni da osservare l'autore dovrà necessariamente per deficienza connettiva escludere unità/presenza non rilevate o non classificabili, agglomerando, pasticciando, sulle differenze per omologare più utenze possibili alle Classi scelte e predefinite dal progetto.Cosa si critica ad un sistema di di classificazione: esattamente la massificazione di genere, l'appiattimento delle differenze, delle diverse istanze e le esigenze specifiche di rappresentazione delle singole unità.Visto che non siamo alle prese con un sistema pecuniario o di controllo gestionale dei numeri ai fini politico-sociale, nè di insegnamento, l'autore di progetto si dovrebbe ben guardare dall'inserire a tutti i costi una micro unità in una sfumatura di colore o macro classe che sia non accettabile, non gradita dall'unità stessa.
Insiemistica: Io sono Viola
Tutorial di Sistema" se un tizio decide di dividere una comunità in bianco nero e blu e io sono viola, e non sono elencato, sono obbligato a stare nel conoscibile. La sua "autorità" non deve sembrare tale da minimizzare le differenze..e anche chi suo malgrado rientra in una classe deve prenderne, "digerirne" le linee di massima, vedi esempio caro diario, o una sfumatura di viola che non mi rappresenta." La classificazione dei "fenomeni umani" è cosa complicata ma se si decide di analizzare uno specifico insieme di elementi come una comunità virtuale, è opportuno che l'autore conosca e si sforzi di rappresentare ai limiti della totalità i generi appartenenti ad essa; può generare Macro Classi con sottoinsiemi Micro, in queste personalità dei blogger, generi femminili, maschili, usanze, gusti, forme, fantasia, pensiero, background culturale, assieme alle modalità di espressioni, indirizzo, nome e uso del blog, interazioni, azioni e reazioni tra utenza, rapporti col sistema, saranno classificate. Data la vastità dei fenomeni da osservare l'autore dovrà necessariamente per deficienza connettiva escludere unità/presenza non rilevate o non classificabili, agglomerando, pasticciando, sulle differenze per omologare più utenze possibili alle Classi scelte e predefinite dal progetto.Cosa si critica ad un sistema di di classificazione: esattamente la massificazione di genere, l'appiattimento delle differenze, delle diverse istanze e le esigenze specifiche di rappresentazione delle singole unità.Visto che non siamo alle prese con un sistema pecuniario o di controllo gestionale dei numeri ai fini politico-sociale, nè di insegnamento, l'autore di progetto si dovrebbe ben guardare dall'inserire a tutti i costi una micro unità in una sfumatura di colore o macro classe che sia non accettabile, non gradita dall'unità stessa.