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Pover uomo


E così era oggi il maledetto giornoSapevo sarebbe arrivato,con naturalezza e senza preavviso,non sapevo che sarebbe stato oggi...e non lo sapeva nemmeno lui...pover uomoMesi fa avevo avvisato"Piantala o prima o poi io mi stancherò,non c'è amore,per quanto grande,che regga,non per me"Non mi ha creduto?O mi ha creduta più forte di quel che sono...o credeva davvero che l'amore potesse essere vilipeso giorno dopo giorno,resistendo indomito? Si rendeva conto di remarmi contro,ne parlavamo,lo capiva...si giustificava con l'insicurezza,con i suoi "Ti vedo talmente indipendente che sono certo che tu non abbia bisogno di me,ho paura di perderti e così reagisco da bambino"Accecato dal terrore,come un gatto ferito che scappa quando cerchi di aiutarlo...o graffia quando lo tocchiCapiva,ma non è riuscito a smettere...di "rompere i coglioni",tanto per riassumere il concetto...su tutto,per tutto,in ogni momento...vivere con lui è stato come fare un giro con un bastone tra i raggi della ruota posteriore della bici...ce l'ho messa tutta,mi sono spiegata con calma,sono esplosa,sono stata zitta,ho minacciato,ho promesso,ho cambiato atteggiamento...e ho parlato di nuovo...mi sono passata serate e serate noiosissime ripetendo da capo,con calma,come fossi uno psicologo...le mie motivazioni...ho tirato fuori le sue con le pinze,a fatica,come per far aprire un adolescente ritrosoUn adolescente che non è riuscito a crescere quando era il momento e ormai,non può far altro che stare a guardare i "grandi" che vanno avanti senza di luiPoco a poco abbiamo perso tutto,cosina dopo cosinaLe prime a partire sono state le risatePoi la voglia di andare in giro insiemePoi se n'è andata la voglia di raccontare...poi abbiamo smesso di fare l'amore...poi io ho cominciato a dormire sul divano...poi ho avuto la bell'idea di separare le stanze...poi l'ho lasciato...E quando l'ho lasciato lui mi ha chiesto di rimanere lo stesso,per problemi tecnici,condivisione delle spese,freddezze di questo tenore...ho momentaneamente accettatoC'era rimasta una sola cosa tra noi,anzi,forse solo da parte miaIl poter contare l'uno sull'altro,la naturale condivisione dei problemi dell'altro,come ci appartenessero personalmenteNon so se era una cosa bilaterale o no,perchè di fatto io,favori a lui,non ne ho mai chiesti...ma di certo,ci sono stata ogni volta che lui ha chiesto un favore a meAnzi,ci sono sempre stata prima che lui dovesse chiedere,ho sempre offerto in anticipo il mio aiutoFino ad oggiOggi non gli ho fatto un favore...non era questione di vita o di morte...ma di fatto,è la prima voltaÈ stato naturale non farglielo,è stato naturale dispiacermi anche un po',sinceramente...e non è che proprio non potrei...ma sarebbe uno sforzo...e,naturalmente e con spontaneità,non gliel'ho fatto.Eravamo al telefonogentili entrambiho sentito nella sua voce la delusione,mal celata,coperta da tanti bei "Ma no,non ti preoccupare,non fa niente"ho dato motivazioni vere ma banali...non sono scesa in profondità,brutto segno quando le spiegazioni reali si sentono inutili e le si omette per risparmiare tempoQuando ho riattaccato mi sono accesa una sigaaretta...mi sembrava di sentire la voce di mia madre che,come sempre,mi avrebbe detto "Stronza,ma perchè li lasci tutti?""Non mi lasciano altre opzioni,mamma"...un vero peccato...