But first, coffee

Io sono ancora quà. Sì, ma non per te.


Sono stranamente rilassata, e non sono abituata.Sto bene, a parte le canzoni del cazzo che mi ostino a sentire, giusto perchè una nota di malinconia ce la devo sempre avere, ma per forza.Mi sento molto zen, va bene se Henry ha trovato la sua strada lontano da me, anzi per quanto mi riguarda, se non l'avesse presa per i fatti suoi, per come si è comportato, ce lo avrei spedito io a calci nel culo.Mi era presa una bella botta ma ho escluso dalla mia testa i pensieri e i ricordi che lo riguardano.Soprattutto quelli belli.Eh perchè sennò non se ne esce fuori.Se proprio devo pensarci, se proprio mi viene in mente, penso ai suoi difetti, e ai comportamenti di merda che ha avuto.E' tutto tanto più facile così.Però è più forte di me, a volte le canzoni che me lo ricordano, me le risento.Senza ricollegare ai momenti, le sento e basta, e sento il ricordo della sua persona che mi aleggia intorno, ma solo quello.Perchè se mi metto a pensare alle cose carine che diceva, al suo accento, al modo in cui mi accarezzava la guancia, al modo in cui si lasciava un bottone della camicia aperta e a come mi piaceva come gli stava, e a tutte quelle cose lì, allora faccio prima a...Vabbè, sto divagando.E quando inizio a divagare è bene che qualcuno mi fermi, ma dato che scrivo e non parlo è un po' difficile.Che poi come sono finita a parlare di Henry proprio non si sa, visto che prima pensavo ad Emme.Ma non con nostalgia, nè con rimorsi/rimpianti [perchè non ne ho, perchè IO avevo tutto chiaro in testa e ho fatto quello che volevo, nè più nè meno.], semplicemente, ho ricordato.Distaccarsi dalle situazioni e guardare tutto con quell'obiettività che solo il distacco può dare, è sempre utile.Ho fatto chiarezza.La nebbia nella mia mente si è diradata.Ora so cosa voglio fare, o meglio, ora so che genere di persona voglio essere.