La prima volta

Era bella mentre nella macchina si muoveva nervosamente. I capelli le incorniciavano il viso, era un bel colpo d’occhio. Certo che se fosse stata lei… No, non era possibile, troppo giovane. Provai a fare il numero del cellulare per vedere se rispondeva: no, nessun movimento, evidentemente non era lei. Mi avvicinai ancora un po’ con la macchina, era proprio bella… mi fermai a debita distanza, non volevo infastidirla. Dopo qualche minuto mise in moto e se ne andò. Con lo sguardo la seguii nel retrovisore e vidi che usciva dal posteggio. Non era lei, peccato. Ma allora lei dov’era? Solo dieci minuti prima l’avevo sentita sul cell. Era in macchina, sentivo la musica e il rumore del motore. Mi aveva promesso che sarebbe venuta, però non la vedevo e non rispondeva più al telefono, che si fosse pentita? Erano ormai due mesi che ci scrivevamo, prima su Cupido, poi sulla mail. Qualche giorno prima ero stato a Bologna e di lì le avevo telefonato per la prima volta.  Aveva una voce dolcissima, mi era piaciuta molto. D’altra parte era una donna molto dolce, mi scriveva delle cose bellissime… mi aveva stregato. Mentre mi guardavo attorno per cercarla, vidi la macchina di prima rientrare nel posteggio e fermarsi davanti alla mia. Lei scese, era molto bella, sembrava una modella. Camminava leggera verso di me sorridendo e allora finalmente capii… Mi aveva detto che aveva quarant’anni, ma a vederla le ne avrei dato al massimo venticinque. Scesi dalla macchina e le andai incontro, mi sentivo tutto tremare, forse le tesi la mano, forse le detti un bacetto sulla guancia, farfugliai un ciao. Stemmo un po’ in piedi, uno di fronte all’altra, poi salimmo sulla mia macchina. Avevo preparato un cd con la nostra canzone, avevo tolto il volume. Piano piano lo alzai e le note cominciarono a diffondersi nell’abitacolo.… Ormai è passato quasi una anno da quel giorno e la nostra storia d’amore è ogni giorno più bella. Sappiamo che dovrà finire, ma sappiamo anche che in questi mesi abbiamo recuperato la tristezza di una vita.