Umsonst

Emil Cioran


 Lo sradicamento dai valori e il nichilismo istintivo costringono l'individuo al culto della sensazione. Quando non si crede più a niente, i sensi diventano religione. E lo stomaco finalità. Il fenomeno della decadenza è inseparabile dalla gastronomia. Un romano, un certo Gavio Apicio, che percorreva le coste dell'Africa alla ricerca delle più belle aragoste e che, non trovandole di suo gusto in alcun luogo, non riusciva a stabilirsi da nessuna parte, è il simbolo dei deliri culinari che si instaurano in mancanza di fedi. Da quando la Francia ha rinnegato la sua vocazione, l'atto del mangiare si è elevato al rango di rito. Ciò che è rivelatore, non è il fatto di mangiare, ma di meditare, di speculare, di intrattenersi per ore e ore su questo argomento. La coscienza di questa necessità, la sostituzione del bisogno con la cultura - come nell'amore - è il segno dell'affievolirsi dell'istinto e dell'attaccamento ai valori. Ognuno di noi ha potuto fare quest'esperienza: quando nella vita si attraversa una crisi scatenata dal dubbio, quando tutto ci disgusta, il pranzo diventa una festa. Gli alimenti sostituiscono le idee. I francesi sanno di mangiare da più di un secolo. Dall'ultimo contadino all'intellettuale più raffinato, l'ora del pasto è la liturgia quotidiana del vuoto spirituale. La trasformazione di un bisogno immediato in fenomeno di civiltà è un avanzamento pericoloso e un grave sintomo. La pancia è stata la tomba dell'impero romano, ineluttabilmente lo sarà anche per l'intelligenza francese.da: Sulla Francia