Umsonst

Franz Werfel


  Perché, orrore, davanti a noi colavaSelvaggiamente ammassatoUn fiume di carogneSu cui danzava il sole.Mi chiamavo amore e anche io, adesso,Faccia alla piùMostruosa leggeSoffoco di conatiPadre mio, anche se seiMio padre,Lasciami amare questo essere marciti,Lasciami nella carogna leggere la tua pietà:C'è ancora amore, dove c'è disgusto?!Si piegò, furiosamente, in basso e seppellìLe mani sotto vermi e parassiti:Ed ecco, di rose si staccò un profumo,Un profumo intenso, da quel biancore.da: Gesù e la via dei cadaveri