Decadenza e Libertà

Mare d'inverno


Seduto in riva al mare guardo l'orizzonte che scorgo appena,sfocato e unito alle nere nubi della sera.Cupe, potenti e minacciose mi guardano e si avvicinano.Un forte vento mi sferza il volto, freddo continuo ed implacabile.Non più uccelli, ne gabbiani solcano i cieli salmastri,la paura o la saggezza li ha fatti tutti fuggire.Ma io rimango, resto, resisto.So che il mare e la vita sono anche questo.Sono anche abbandono a ciò che è forte, duro e sconisciuto.Affronto i miei demoni più subdoli, onda dopo onda ne ascolto le grida e le minaccie.E resisto alla fuga.E mi accorgo che il vento della sera, il vento della vita,si spiega da solo. Ti insegna e ti plasma. Ma solo se resti. Se rimani ad affrontarlo, determinato e forte. E ti accorgi che lui, il vento,solleva milioni di granelli di sabbia.Male! fastidio! E' difficile non girarsi..!Entrano negli occhi, e tu più non vedi,entrano nel naso e ti senti soffocare,entrano in bocca, e tu non puoi più gridare!Aiuto!Ma poi resisti, e ti accorgi che loro, il vento e la sabbiati entrano anche nell'anima,ti entrano anche nel cuore.E piano piano, granello dopo granello,levigano, lisciano e smussano,ogni spigolo della tua anima.Ogni punta del tuo cuore.ogni parte del tuo essere.E tu senti che il loro perseverare,è il modo che ha la vita per farti tendere alla perfezione. C.C. '13