The Whistleblower

Post N° 3158


RIPARA DANNI CEREBRALI - "BUSTINA DI TE'" ALLE STAMINALI CONTRO ICTUS.
(AGI) - Londra, 3 dic. - Apparentemente sembra una semplice bustina di te'. In realta' e' un concentrato di ingegneria genetica in grado di rivoluzionare completamente i trattamenti per i pazienti colpiti da ictus. La speciale bustina, chiamata 'CellBeads', contiene tante piccole capsule, ognuna delle quali raggruppa circa un milione di cellule staminali. Grazie a tecniche di ingegneria genetica, queste staminali, prelevate dal midollo osseo, vengono trasformate in un farmaco che protegge le cellule cerebrali dalla morte. Questo consente quindi di ringiovanire le cellule e riparare i danni causati dall'ictus. Le cellule staminali vengono incapsulate per 'ingannare' il sistema immunitario, evitando quindi di essere respinte dal corpo. 'CellBeads', messo a punto da un gruppo di scienziati britannici della societa' Biocompatibles International, e' grande circa 2 centimetri e questo rende la sua rimozione successiva molto piu' agevole. Si tratta di un trattamento promettente che ha gia' raggiunto il suo primo successo su un paziente tedesco che ha accettato di sottoporsi all'innovativo intervento dopo aver subito due ictus e dopo aver perso l'uso di un braccio. Per Walter Bast, essere il primo paziente a poter sfruttare questo nuovo trattamento lo ha fatto sentire ''molto fortunato'', cosi' come ha dichiarato una settimana dopo l'intervemto. I medici del International Neuroscience-Institute di Hanover hanno inserito la ''bustina alle staminali'' nel cervello del paziente. Dopo quindici giorni dal primo intervento, il tempo necessario per far lavorare le staminali, i chirurghi sono intervenuti per rimuovere la 'bustina'. I risultati sono stati sorprendenti. Infatti, sei settimane dopo l'intervento, il corpo del paziente e' tornato alla normalita'. Bast e' anche riuscito a recuperare l'uso del braccio. "Inoltre, non abbiamo riscontrato nessun effetto collaterale", ha precisato il chirurgo Thomas Brinker. Per questo, secondo i ricercatori, i tantissimi pazienti colpiti da ictus potrebbero presto contare su un trattamento nuovo e molto efficace.