The Whistleblower

gmt


La Procura di Roma ordina l'autopsia del cardiochirurgo morto ieri in clinicaEra depresso, aveva perso 40 chili, e c'è chi sussurra avesse già tentato di togliersi la vita.Marcelletti, slittano i funerali.L'ipotesi del pm: suicidio.
Il cardiochirurgo Carlo Marcelletti ROMA - Slittano i funerali del professore Carlo Marcelletti, il cardiochirurgo morto ieri a Roma in seguito ad un malore cardiaco. La salma di Marcelletti è sotto tutela giudiziaria: la Procura di Roma ha disposto l'autopsia. L'ipotesi è che l'ex primario di cardiochirurgia di Palermo si sia suicidato. I carabinieri hanno acquisito le cartelle cliniche presso l'ospedale di Roma San Carlo di Nancy dove l'ex primario è morto. Nei prossimi giorni saranno ascoltati i familiari e il personale medico del reparto dove il professore ha trascorso le sue ultime ore. L'arresto e le accuse di truffa e pedofilia avevano gettato Marcelletti in uno sconforto senza fine. Un anno fa, la polizia lo aveva arrestato in ospedale: si sarebbe fatto dare del denaro dai genitori dei pazienti in cambio di una "corsia preferenziale" per i loro figli malati. E altri soldi li avrebbe intascati dalle società farmaceutiche. Ammise pure di aver inviato sms hard alla figlia tredicenne della sua ex amante. Da allora era caduto in depressione: temeva il rinvio a giudizio e i riflettori della stampa. In un paio di mesi aveva perso 40 chili. Si sentiva un uomo senza futuro, schiacciato dalla vergogna e dalla consapevolezza di aver commesso cose indegne. C'è chi sussurra che avesse già tentato il suicidio tagliandosi le vene del polso quando ancora era agli arresti domiciliari. "Dal giorno del mio arresto non riesco a guardarmi più allo specchio", confidò il professore ad un giornalista di Oggi. "Non trovo né giustificazioni né attenutanti verso me stesso. Vorrei farmi perdonare dalle persone che ho deluso, prima di tutto dai bambini che adesso non potrò più curare". Rientrato a Roma, dopo sei mesi di arresti domicliari scontati nella sua casa nella campagna di Calvi, in Umbria, Marcelletti si era mostrato oppresso da un'inguaribile depressione. "Anche la persona più razionale, in un momento di sconforto, si può trasformare nel kamikaze di se stesso", concluse l'intervista con una frase che, adesso, ha tutto il sapore di una premonizione.