Enoteca a Milano

Stamattina sono andato dal proprietario del locale che dovrei affittare per vedere se nel frattempo non avessa cambiato idea... per fortuna , no... però non si è ancora fatto un'idea di quanto potrebbe chiedermi di affitto mensile.

Abbiamo un po' guardato gli spazi per vedere dove poter fare stare il famoso bagno e relativo antibagno e sembrerebbe che ce la dovremmo fare. Non si sa dove passino le tubature, però questo problema lo rimando a quando verrà l'impresa a fare un sopralluogo.

Per forza di cose, il WC dovrà avere il Sanitrit (quel genio di mia sorella mi ha dato quest'idea). Allora sono andato da un rivenditore e mi sono fatto un po' spiegare. In pratica, con questo arnese, gli scarichi possono essere mandati a distanze anche di qualche metro e non richiedono di grosse tubature. Dovremmo farcela... purchè troviamo dei tubi dell'acqua, altrimenti mi sa che è un casino. Vedremo...

Insomma, per fare il vinaio bisogna per forza occuparsi anche di idraulica, sembra un controsenso, ma è così.

Scopro ogni giorno in rete una novità. Oggi scopro che ci vuole una licenza UTF.

Mi domando che roba sia e scopro che'la licenza su alcolici e superalcolici, che in precedenza era chiamata UTF o UTIF (che significava solo Ufficio Tecnico Finanza) è un obbligo che deve tuttora essere assolto da tutte le attività che producono, trasformano e vendono prodotti alcolici. Di buono c’è che questo obbligo, oltre a cambiare nome, non è più una tassa, e una volta espletato non dovremo più pagare una tassa di 65€ l’anno come accadeva prima.'

In pratica anche un piccolo negoziante deve adempiere a questa norma.

Se non altro, sembra, una volta fatta, non si deve più pagare niente. Sì ma l'ho soperto quasi per caso, da nessuna parte nessuno me l'aveva detto. Mi domando se persone meno scrupolose di me si siano fatte tutte le ricerche che ho fatto io e se magari senza saperlo non sono in regola.

Ma è possibile che non ci sia un posto, UN solo posto dove potersi rivolgere per avere queste informazioni?

Metto giù la bici e entro alla ASL di Via Statuto. Chiedo alla custode, anche lei mi guarda come se avessi chiesto una cosa impossibile e mi manda al primo piano.

Vado alla stanza indicata, vengo subito fermato al primo toc-ctoc, aspetto sulla porta 15 minuti. Dopo tutto questo tempo, mi invitano ad entrare e una signora mi dice che li non può darmi le specifiche tecniche per adempiere alle norme igienico-sanitarie e che ci vuole un consulente.

Ribatto di non avere un budget per un consulente e allora mi dice di provare a chiamare un ufficio tecnico nel pomeriggio ma che non sa se possono dirmi qualcosa, sa, mi dice, sono gli stessi che fanno i controlli, non sono tenuti a fare consulenza.

Vabbè dico io, proverò.

Nel pomeriggio provo a chiamare, mi risponde un tipo molto gentile che mi informa che per qualunque negozio adibito alla vendita di alimenti è necessario disporre di un bagno proprio, di un antibagno e di un lavello contiguo. Dico scusi un lavello come? Un lavello dentro al locale o comuqnue contiguo al locale dove si svolge l'attività, non nel retro.

Immaginate la mia faccia. Stiamo parlando di 30 mq scarsi, dovrei fare un bagno e un antibagno? Mi dice sì. Ma scusi gli dico io altri esercizi nello stesso stabile non hanno niente, perchè io sì? Perchè è una nuova attività dice lui e dunque è 'come quando compra un'auto adesso, ci sono delle cose che non c'erano una volta'. Ribatto che sarà vero per le auto nuove ma che se compro un Maggiolino del 75 non è che posso fargli mettere l'ABS. Resta un attimo colpito, come se non avesse mai pensato a un'eventualità del genere ma poi mi dice che comunque è così.

Un bagno. E un ANTIBAGNO!

Non so cosa pensare e dunque rimando il pensiero, vado avanti e cerco di proseguire, ci pensrò in un altro momento.

Prendo la bici e vado all'uffico del comune di Milano dove ho visto in rete che esiste uno sportello 'FareImpresa'. All'ingresso chiedo al custode il quale mi guarda come se fossi un UFO, poi gli dico che ho visto un numero di una stanza sul sito, allora lui mi guarda interrogativo e mi dice 'terzo piano'.

Vado al terzo piano e chiedo a una impiegata di passaggio la quale non mi degna nemmeno di uno sguardo. Comincio a vagare per il piano fino a quando non trovo una stanza che non è porprio il numero che mi sono segnato ma che ci si avvicina.

Entro e chiedo a un tipo ragguagli per aprire un negozio, lui con pochissimo entusiasmo mi dice 'adesso le stampo tutto'. Si collega allo stesso sito che ho visto ieri e mi stampa due pagine dal titolo 'Esercizi di vicinato'.

Gli chiedo qualche altra cosetta, mi dice che devo in pratica autocertificare qualunque cosa che decida di fare e che comunque anche se venderò solo bottiglie confezionare dovrò fare un corso per la vendita di prodotti alimentari.

Provo a chiedergli qualche altra cosetta sul tipo se c'è bisogno di una licenza dall'UTF ma vedo che non sa niente di più di quello che mi ha già detto.

Vabbè pazienza, sono passato, tanto ci passavo, adesso vado alla ASL.

Forse ho trovato la location ideale. ovvio che non vi dirò dove si trova perchè potreste trovare l'idea carina e rubarmela. Dunque non avrete da me nessun particolare. posso solo dirvi che avrà una superficie ridotta e di conseguenza un investimento limitato.

La mia speranza in particolare è di ridurre all'osso tutti i costi in modo da riuscire a strappare un margine decente che mi permetta di campare pur sapendo che per diventare ricchi le strade sono diverse.

Ci sono dei lavoro da fare, oggi vado alla ASL per sapere qualcosa sulle normative igienico-sanitarie.