Wolverine 78

MA SEI PAZZO!?!?!


Sotto riporto l'articolo tratto da La Stampa, non dico cosa mi sia caduto quando l'ho letto e questo soggetto dovrebbe essere internato in un manicomio! Ma come fa un personaggio pubblico come lui a fare dichiarazioni assurde come queste!!! Ma ti sei fulminato il cervello?!?!?!?!
 
Il rigore di Totti con cui l’Italia batté l’Australia agli ultimi Mondiali di calcio era una bufala, quindi non spettava agli azzurri ma agli australiani andare avanti nel torneo. Dimenticate i caroselli, riconsegnate le bandiere, annullate le onorificenze. Con quattro mesi di ritardo Joseph Blatter, il presidente della Fifa, l’organismo che dirige il calcio mondiale, ha spiegato come il successo che portò gli italiani a esultare nelle piazze fu procurato dall’errore dell’arbitro spagnolo Medina Cantalejo, che abboccò alla caduta in area di Grosso e fischiò il rigore all’ultimo secondo, prima che cominciassero i tempi supplementari. Insomma abbiamo rubato. Anche lì. E senza neppure una telefonata di Moggi. I soliti italiani: non è la prima volta che Blatter lo pensa e neppure che lo fa capire, anche se in questo caso l’ex colonnello della riserva svizzera ha avuto una ragione per uscire allo scoperto. E’ in viaggio, a caccia di voti elettorali, e queste cose le ha raccontate agli australiani.«Gli arbitri non erano al meglio - ha dichiarato Blatter parlando di quanto i simulatori attentino alla lealtà nel calcio -, sono d’accordo con i tifosi australiani e mi devo scusare con loro. Quel rigore è stato uno sbaglio. L’Australia avrebbe dovuto logicamente passare ai quarti di finale al posto dell’Italia perché andando ai supplementari voi avreste giocato mezz’ora con un uomo in più». Materazzi, infatti, era stato espulso all’inizio del secondo tempo, gli azzurri avevano dovuto reggere in dieci contro undici e la fatica si faceva sentire. Così la pensa Blatter. Agli sgoccioli dei minuti di recupero, invece, Grosso era entrato in area dalla sinistra, aveva superato Bresciano ed aveva incespicato nel corpo di Neill, entrato in scivolata per ribattergli il pallone: l’australiano era a terra, l’italiano gli sbatteva addosso. Ostruzione? Medina Cantalejo decise per il sì.Ora il presidente della Fifa sostiene che si fece ingannare. E’ l’ultimo capitolo di una delegittimazione che dura dal 9 luglio quando gli azzurri vinsero il Mondiale. Blatter quella sera non scese in campo a premiare i vincitori. «Italia e Francia sono squadre europee e mi sembrò carino lasciare l’onore al presidente della Uefa», si giustificò in un’intervista a La Stampa, il 27 settembre. Puzza di falso. Più del cascatone di Grosso. In quella occasione parlò anche della squalifica di Materazzi per la lite con Zidane: «Ho molto apprezzato il suo comportamento davanti ai giudici, ha confermato le offese senza avventurarsi in puerili smentite». Però la Fifa lo punì con due giornate di squalifica. Le dichiarazioni agli australiani hanno acuito gli attriti con Federcalcio italiana. Se l’ex ct Azeglio Vicini sostiene con tono cardinalizio che «non c’è assolutamente un atteggiamento anti-italiano», altri sono più duri. Gigi Riva è entrato a gamba tesa, come facevano i difensori quando giocavano contro di lui. «Meritiamo molto più rispetto di quello che Blatter sta dimostrando. Il Mondiale lo abbiamo vinto noi», ha detto l’ex attaccante del Cagliari che in Germania era il team manager della Nazionale. «Tante cose si sommano. Blatter non è venuto alla premiazione dei Mondiali ed è stata la prima volta nella storia del calcio. Senza dimenticare la squalifica a Materazzi che ha fatto ridere il mondo. Quando lo incontrammo a Zurigo ci aveva fatto i complimenti per la vittoria dicendoci che era meritata e che eravamo stati la migliore squadra del torneo». Forse il fatto che Blatter sia svizzero, parli cinque o sei lingue e adori la Spagna è all’origine di questa sua personalissima babele che gli fa dire cose diverse a seconda dell’interlocutore e dell’idioma scelto. L’uscita di Riva ha però messo in imbarazzo la Federcalcio, di cui oggi è il vicecommissario. Dopo la dichiarazione rilasciata alle agenzie, Riva ha informato il commissario Pancalli ma ormai la rottura era siglata, soprattutto dalla frase: «Blatter si faccia un esame clinico: le parole viaggiano in tutto il mondo e lui come presidente non è certo un buon esempio». Ora vedremo chi fischierà il rigore.