Donne e Dintorni

Gli uomini,forse per un rifuso primordiale, credono che la donna possa essere un loro possesso. Poco più di un giocattolo. E nel momento in cui si accorgono finalmente che l'oggetto che pensano sia di loro esclusiva proprietà ha un'anima ed una voce attraverso la quale esercita il proprio grido di ribellione, il giocattolo si è rotto, scatenando rabbia e violenza. Proporrei di dedicare un'ora di lezione settimanale nelle scuole su questo tema, magari in luogo dell'ormai inutile ora di religione di Stato.

Già ...quando il giocattolo si rompe è la metafora che rende perfettamente il cinismo ludico e perverso che intercorre negli amori malati.Sono sempre più convinta che viviamo nell'era in cui si pensa tutto sia reversibile...persino la morte,atto di forza finale di un videogame che nella mente di alcuni si confonde con la realtà. ..è sempre difficile-per chiunque-accettare le proprie debolezze,le proprie manchevolezza,ma il rifiuto da parte della "bambola preferita" per uomini tremendamente anaffettivi diventa una spaventosa ferita narcisistica grondante di sangue.

ciao pomelia...è difficile comprendere, ciò che scatta nella mente di un uomo quando compie gesti tanto estremi...posso soltanto supporre possa trattarsi, del rifiuto totale alla perdita di una cosa ritenuta erroneamente propria...talvolta si confonde l'amore con la possessione... chi ama lascia libero l'altro, mentre chi ti ritiene di sua proprietà, mai ti lascerebbe andare...la società deve intervenire, ma penso parta soprattutto da noi genitori, perché è all'interno delle mura di casa che si educano gli uomini del domani...un caro saluto butty.

Sono da sempre una sostenitrice dell'educazione sentimentale che le mamme hanno l'obbligo di insegnare ai propri figli , come la scuola successivamente avrà l'obbligo di trasmettere non soli concetti culturali,talvolta nozionistici,ma sopratutto antropologici e relazionali di empatia e rispetto dell'altro diverso da sé . Un abbraccio But.