Woodstock

Post N° 37


Bene. In questo blog, posso affermare di aver avvertito davvero tanti stati d'animo a seconda degli umori dei partecipanti. Mi rendo conto che è tutt'altro che facile portare avanti uno spazio virtuale di "gruppo". Sono entrata qui come ospite ed ho solo avanzato polemiche, critiche più o meno interessanti, argomentazioni volutamente provocatorie. Ora, devo ammettere che tutta questa atmosfera di guerra che avverto non mi lascia indifferente. Mi sono scontrata un po' con tutti, ma in me sento pace. So di non aver dato una bella idea di me inizialmente, ma io sono così... attacco prima di accettare una persona, in quanto voglio tastare il terreno e capire chi ho come interlocutore e che tipo di reazione questo può avere nel momento in cui mi comporto al peggio. Non si può giocare sempre in questo modo. Mi spiace per quello che è successo tra alcuni di voi. Mi spiace che delle amicizie o conoscenze siano state messe in crisi. Però io penso a me e credo che il mio ruolo di provocatrice incazzata con tutti stia per abbandonarmi. E' vero che bisogna sfogare la rabbia, è vero che occorre essere schietti e manifestare ciò che si sente anche in modo sconveniente; ma c'è modo e modo. Ecco, nel leggere alcune scritte ho sentito dolore. Una persona può subire tutti i torti più gravi da un'altra persona, ma nel momento in cui la persona vittima attua vendetta, a mio parere, pecca e cade in errore ancor di più della persona inizialmente accusata di aver compiuto un torto. C'è vendetta e vendetta. Se una mia idea viene deprezzata allora sento forte la voglia di riproporre ancora quell'idea fino a che non riesce ad ottenere il successo che per me merita. Se una persona agisce male nei miei confronti allora insisto fino a che la persona stessa non si rende conto di aver dato a me dolore e di aver commesso un errore grave nei miei riguardi. Se mi viene tolto un diritto allora cerco di rivendicarlo. Tuttavia perdono, perdono, perdono. Non riuscirei nemmeno a vivere bene senza aver dato il perdono a chi mi ha ferito. Non tollero tanti comportamenti, sono molto sensibile alle altrui azioni non corrette nei miei confronti, sono parecchio selettiva con le persone e difficilmente approvo o condivido un atteggiamento che lievemente si discosta dal mio stile. Non condivido, ma comprendo. Non tollero, continuo a lottare perché una mia idea venga assorbita come quella ottimale in un certo contesto, continuo a scontrarmi con chi non mi piace nei modi, ma perdono e soprattutto vado a fondo e non abbandono il confronto o la lite. Chi pensa che qui nel virtuale ci si comporta in modo differente rispetto alla realtà tangibile cade in errore. Qui nel virtuale si esprime comunque una parte del proprio modo di essere. Occorre prestare attenzione a come ci si presenta agli altri, ai messaggi che si danno. Ho tante volte espresso il mio disappunto per l'indifferenza, in quanto penso sia il maggior male umano. Ho criticato frasi sdolcinate ed espressioni giocose sciocche. Ho pensato male di chi lancia messaggi di amore e di amicizia come se questi concetti potessero essere definiti. Ho aggredito diversi atteggiamenti mentali, ma io odio solo una cosa in questa vita terrena: l'odio. Sento un animo malato in chi nutre odio verso qualcuno.  Questa volta sono io che voglio concludere con una frase dolce... UN BACIO AFFETTUOSO A TUTTI GLI ANIMI MALATI e un salutino a tutti gli altri che mi hanno prestato attenzione.