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La NASA alla ricerca dei resti di un protopianeta


Secondo la teoria del grande impatto, sulla stessa orbita terrestre, 4.5 miliardi di anni fa, in uno dei punti di Lagrange L4 o L5, stava un protopianeta, formato dall'accrescimento di planetesimi: Theia.Nel sistema Terra-Sole, i punti L4 e L5 si collocano lungo l'orbita terrestre, e stanno rispettivamente ai vertici opposti di due triangoli equilateri aventi come base l'asse Terra-Sole, quindi un oggetto posto in quel punto forma un angolo di 60° rispetto alla Terra o al Sole.Sono punti relativamente stabili dell'orbita, scoperti da Giuseppe Lodovico Lagrange: in questi punti, la teoria del grande impatto dice che orbitava un planetesimo dalle dimensioni di Marte - chiamato "Theia", dal nome mitologico del titano greco madre di Selene, dea della Luna - che, circa 30 milioni di anni dopo la formazione del pianeta Terra, divenne instabile nella sua orbita e lentamente "precipitò" sul nostro pianeta. Da quell'impatto sarebbe nata la Luna.Sequenza raffigurante lo scontro tra Theia e la Terra da cui sarebbe nata la Luna (da Wikipedia)E' attorno a questi punti attraversati nei prossimi mesi dalle sonde STEREO della Nasa che si concentra l'attenzione degli scienziati. Theia non esiste più, in quanto disintegratasi nell'impatto che ha dato origine la Luna, ma potrebbero esistere ancora degli asteroidi sconosciuti dalle dimensioni di poche decine di metri, in orbita stabile tra Terra e Sole, "fratelli" di quei planetesimi che avrebbero dato vita a Theia.La mole di dati è immensa, e la "caccia" è aperta. Anche un semplice appassionato può contribuire seguendo le istruzioni a pagina http://sungrazer.nrl.navy.mil/index.php?p=lagrange_campaign Se dal confronto tra le immagini scaricate dal sito vedrete un puntino muoversi, potrebbe trattarsi di un asteroide già conosciuto o proprio di uno di quei planetesimi cercati.Rick SabbadiniStaff WpsMeteoEditoriale del 17.04.09Vieni a trovarci sul portale www.wpsmeteo.it