Creato da LucaRomaldini il 18/04/2009
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La NASA alla ricerca dei resti di un protopianeta

Post n°2 pubblicato il 18 Aprile 2009 da LucaRomaldini
 
Foto di LucaRomaldini

Secondo la teoria del grande impatto, sulla stessa orbita terrestre, 4.5 miliardi di anni fa, in uno dei punti di Lagrange L4 o L5, stava un protopianeta, formato dall'accrescimento di planetesimi: Theia.
Nel sistema Terra-Sole, i punti L4 e L5 si collocano lungo l'orbita terrestre, e stanno rispettivamente ai vertici opposti di due triangoli equilateri aventi come base l'asse Terra-Sole, quindi un oggetto posto in quel punto forma un angolo di 60° rispetto alla Terra o al Sole.
Sono punti relativamente stabili dell'orbita, scoperti da Giuseppe Lodovico Lagrange: in questi punti, la teoria del grande impatto dice che orbitava un planetesimo dalle dimensioni di Marte - chiamato "Theia", dal nome mitologico del titano greco madre di Selene, dea della Luna - che, circa 30 milioni di anni dopo la formazione del pianeta Terra, divenne instabile nella sua orbita e lentamente "precipitò" sul nostro pianeta. Da quell'impatto sarebbe nata la Luna.Sequenza raffigurante lo scontro tra Theia e la Terra da cui sarebbe nata la Luna (da Wikipedia)

E' attorno a questi punti attraversati nei prossimi mesi dalle sonde STEREO della Nasa che si concentra l'attenzione degli scienziati. Theia non esiste più, in quanto disintegratasi nell'impatto che ha dato origine la Luna, ma potrebbero esistere ancora degli asteroidi sconosciuti dalle dimensioni di poche decine di metri, in orbita stabile tra Terra e Sole, "fratelli" di quei planetesimi che avrebbero dato vita a Theia.

La mole di dati è immensa, e la "caccia" è aperta. Anche un semplice appassionato può contribuire seguendo le istruzioni a pagina
http://sungrazer.nrl.navy.mil/index.php?p=lagrange_campaign

Se dal confronto tra le immagini scaricate dal sito vedrete un puntino muoversi, potrebbe trattarsi di un asteroide già conosciuto o proprio di uno di quei planetesimi cercati.

Rick Sabbadini
Staff WpsMeteo

Editoriale del 17.04.09

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Flusso atlantico in cattedra...

Post n°1 pubblicato il 18 Aprile 2009 da LucaRomaldini
 

Flusso Atlantico in cattedra...

wetter3

Dopo le giornate serene, con temperature al di sopra della media stagionale al settentrione, e conclusa la fase instabile al centro-sud, con il ritorno del sole anche sulle estreme regioni meridionali, l’Italia sta per fare i conti con il redivivo flusso atlantico.Al NW già il cielo si è annuvolato nel pomeriggio, avvisaglia del peggioramento in arrivo sul nostro paese.Nel resto del paese un promontorio anticiclonico proteggerà ancora per 24 ore il centro-sud della penisola, ma presto, quest’ultimo, verrà sospinto verso sud dalla prepotente spinta depressionaria di origine atlantica.Dunque il tempo tenderà a peggiorare a partire dalle regioni nord occidentali, Toscana e Sardegna, dove lo scontro tra l’aria mite esistente e l’aria fresca in quota permetterà la formazione di nubi e precipitazioni, anche di natura temporalesca.Nelle prossime giornate un’area depressionaria, in prossima formazione nel Mediterraneo centro-occidentale, coinvolgerà il nostro paese per intero e le precipitazioni saranno più organizzate e diffuse su tutte le regioni, apportando quantitativi precipitativi di buona caratura, importantissimi per la primavera agricola.Dunque un fine settimana caratterizzato da tempo instabile, a tratti perturbato, da nord a sud.Un pensiero lo rivolgo alle zone colpite dal sisma in Abruzzo, nella speranza che gli aiuti giunti nelle ultime giornate siano di importanza vitale in fasi di condizioni meteo non ottimali. Notifico la possibilità di neve sopra i 1600 m su tutta l’area appenninica abruzzese.

NB: attenzione intorno il 24/25 del mese, per nuovo ingresso perturbato nel Mediterraneo centrale di natura più fredda. Ne riparleremo!!!

Un cordiale saluto

Luca Romaldini

Editoriale del 15.04.09

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