Abisso dell' Anima

девятнадцать

.-Lettera a mio Padre-.
1 Novembre 2009

Perche'? Perche' l'hai fatto?
Tutti Questi Anni, ed ora, e' come se Non ti Conoscessi,
non questa parte di te almeno.
Eri l'Unico di cui mi Fidavo, Mai un Dubbio,
invece un bel giorno Scopro, che erano solo Castelli di Sabbia.
Tu per me eri Speciale, lo sei Sempre stato, Sempre.
E lo Sapevi.
Non hai nemmeno Avuto il Coraggio di dirmelo,
hai Glissato l'Argomento come se fosse un Lontano Passato,
quando Invece e' Presente!
Sei Riuscito a Ferirmi, cosa Non facile Oggi.
Con Te Non ho Mai eretto Muri, Non ce n'era Bisogno,
o Almeno questo Era quello che Pensavo.
Eri una delle poche Certezze della mia Vita.
Ma a quanto pare Tutto si Sgretola come Cera...
Se Non mi posso Fidare di Te, Come posso Fidarmi degli Altri?
Come? Dimmelo!
A volte Vorrei tornare Bambina, le cose erano Piu' Semplici,
Almeno per un Periodo. Adesso Non so piu' cosa Pensare...
Tempo... mi serve del Tempo,
ma Questo giorno sara' Sempre Dentro di Me.

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E' Passato piu' di un Anno,
da quando ho Scritto queste Parole...
Devo dire che la Vita ti fa' Comprendere Parecchie cose...
Non ho Mai Giudicato, ne Mai lo Faro',
non e' nella Mia Indole.
Possono esserci delle Situazioni
Dove ti fanno Reagire
in una Maniera che Non ti Appartiene.
Ognuno di Noi deve Prendere le Propie Decisioni,
Giuste o Sbagliate che siano,
siamo Responsabili delle propie Azioni.
Ora Comprendo, non si tratta di Perdonare,
ma di Accettare cio' che hai fatto
e Volerti Bene Ugualmente.
Non e' stato Facile, ma ci sono Riuscita.
Ti Voglio Bene Papa'.