DEDICATO..

Il più bel regalo..


Si avvicina il Natale,non è una ricorrenza che amo particolarmente,nel corso degli anni viene sempre meno lo spirito natalizio.Sarà che il mondo in cui viviamo ci fa perdere di vista la vera essenza del Natale.Ormai l’unico pensiero imperante è “cosa regalerò..cosa mi regaleranno“..le decorazioni devono essere per forza le più belle mai viste,poco importa se si è speso quasi una fortuna l’anno prima.Ormai non sono più di moda e vanno cambiate.Io faccio lo stesso albero tutti gli anni,con una sola variazione,compro un solo oggetto sul quale ci scrivo l’anno in corso e non deve essere per forza qualcosa inerente al Natale,quello a cui sono più affezionata è un fiore intagliato nel legno scovato al mercatino delle pulci molti anni fa.Da piccola invece,a casa mia si faceva il presepe,mio padre preparava il tutto e poi faceva posizionare pastori e re magi a noi figli.I pezzi erano sempre gli stessi da non so quanti anni e tuttora mia madre li conserva.La mia è una famiglia di contadini del sud della Puglia,e anche numerosa..7 figli non son pochi..quindi di regali a Natale non ce ne si aspettava..Diverso invece era per la befana..facevamo a gara per nascondere la calza più lunga,convinti che ci sarebbe toccato di più..pura illusione,mia madre le riempiva con lo stesso numero di caramelle e cioccolatini che i parenti emigrati in Svizzera ci portavano e che lei nascondeva per quel giorno,ma la cosa più deliziosa era un mandarino..uno solo a testa.In giardino c’era un albero ed era vietato raccogliere i mandarini prima di Natale,noi guardavamo quel giallo intenso illuminare il giardino,e ammetto che qualcuno di nascosto l’ho mangiato..poi stavo ore a lavare le mani per far sparire l’odore..ma quello restava nell’aria..e sono convinta che i miei facevano finta di non sentirlo.Quella calza ce la portavamo dietro per giorni,una caramella alla volta..un cioccolatino l’indomani.per avere la sensazione che durasse più a lungo.Erano bei tempi,bastava davvero cosi poco..anche perché in fondo avevamo tutto,c’era il rispetto,l’amore e la serenità oltre alle litigate tra fratelli.ma questo penso sia naturale…tanto poi si finiva sempre col riderci su.Però..il Natale che più di tutti porto nel cuore,è l’ultimo passato con mio padre 4 anni fa..è sempre stato un uomo forte,ed era convinto di riuscire a combattere la sua malattia,gli avevano dato un anno di vita..lui ha dimostrato che per altri sei non ha ceduto! E quell’anno finalmente è arrivato ciò che sperava..la pensione e i vari arretrati,un sollievo per chi ha lavorato tutta la vita e per le circostanze in cui si trovava..a Natale ci ha fatto trovare una busta per ognuno di noi con dentro dei soldi..aveva diviso in parti uguali ciò che poteva e ce li donava quasi scusandosi che fosse poco.Ma la cosa che noi tutti guardavamo non erano i soldi..non ci abbiamo mai tenuto né li abbiamo chiesti ma quel biglietto che li accompagnava un semplice “tanti auguri e buon natale..papà” scritto di suo pugno,lui che era analfabeta e che a malapena sapeva mettere la sua firma perché noi figli a turno gliel’avevamo insegnato.Li aveva scritti facendosi aiutare dai nipotini e questo penso sia il più bel regalo che potessi mai ricevere..Conservo gelosamente quel biglietto,e quest’anno sarà l’oggetto che metterò sul mio albero,e sarà ancora qui con me.