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Post n°59 pubblicato il 18 Novembre 2010 da LadyXenia
Mi hai detto "je suis ici", con quell'aria infatti un po' francese e quel tuo sguardo da "io sò io e voi non siete un c...!" Quello sguardo che da mesi cerco inutilmente di copiare: è inutile, mi viene da ridere. Non è il mio sguardo: è il tuo. Da farfalla diafana, da ballerina che attraversa la vita con levità ineguagliabile. Mi hai abbracciato stretta oggi e mi hai detto "A te non voglio, non posso mentire" C'è un nuovo piccolo cuore che batte ora nel tuo ventre ed io non so far altro che tenerti strettissima a me e dirti, sperando che tu lo senta, che io ci sarò, ci sarò sempre e comunque per te. So che adesso tutto dentro di te è campo di battaglia: una lotta tra amore e razionalità, tra il tuo sentirti ancora figlia ed il tuo essere già donna. Non ho mai voluto figli finora, lo sai. In me ha sempre vinto la razionalità, la paura di nuove responsabilità e, chissà, forse anche quella di non essere all'altezza, ma in te sto incitando una scelta diversa, perchè, se è vero che i figli bisogna volerli, è altrettanto vero che sono l'unica cosa davvero importante che lasceremo di noi. Così, spero che tu ascolti quel nuovo piccolo cuore che batte in te e non il tuo cervello che grida le sue razionali ragioni. Si. Domani ti abbraccerò stretta ancora una volta ed è questo che ti dirò, ma io, per te, ci sarò sempre e comunque. |
Post n°58 pubblicato il 07 Novembre 2010 da LadyXenia
A un uomo del villaggio di Neguà, sulle coste della Colombia, accadde di salire fino in cielo. Al suo ritorno, raccontò. Disse che di lassù era stato a guardare la via degli uomini. Disse che siamo un mare di fuocherelli. "Il mondo è fatto così", rivelò, "Un mucchio di gente, un mare di fuocherelli" |
Post n°57 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da LadyXenia
Prevengo possibili domande dicendo che si, è l'autunno. Ed ora un incipit che mi pare molto bello e tristemente vero. "E non dar retta a chi dice che il destino ce lo fabbrichiamo da noi o che la Provvidenza ci protegge: non ti protegge nessuno dal momento in cui nasci e piangi perchè hai visto il sole. Sei sola, sola e quando sei ferita è inutile che tu aspetti soccorso perchè non v'è genitore o amante o fratello che possa perdere tempo per te: essi si chinano più o meno a lungo su di te, magari ti fasciano e ti danno da bere, ma poi riprendono irrimediabilmente la strada dove saranno a loro volta feriti...... |
Post n°56 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da LadyXenia
Nulla due volte accade
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Post n°55 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da LadyXenia
Oggi una pioggerella sottile, fastidiosa e persistente spazza le vie della mia città. E’ arrivato anche un po’ di freddo, ma devo dire che non disturba più di tanto il mio umore, che comunque è già sul malinconico. Autunno: si sta come sugli alberi le foglie. Già. Ieri sera riflettevo sull’impermanenza o, come diremmo noi gaudenti occidentali, sul “carpe diem”. Cogli l’attimo, ossia prenditi ciò che ogni giorno ti regala, senza pensare al domani. In effetti, ho sempre vissuto più come una cicala che come una formica. Forse perché l’impermanenza io ce l’ho dentro, proprio congenita. Se dovessi delineare il tratto dominante del mio carattere direi senz’altro l’irrequietezza, unita ad una certa voluta leggerezza nel vivere. Beh… facile. Quando vieni concepita come un fulmine a ciel sereno da due genitori che anagraficamente avrebbero potuto essere i tuoi nonni capisci subito che ti conviene abituarti alle scosse telluriche, a non aver terreno saldo sotto i piedi. Non ho alcun merito in questo: in pratica nasci già saggia. Poi inizi ad amare questo tuo modo di essere, in perenne movimento, in sempiterna evoluzione. Qualcuno la chiama volubilità, ma non è così. E’ solo voglia di scoprire cose nuove, di vedere l’orizzonte oltre l’orizzonte che già vedi. Di per sé non considero i cambiamenti come una cosa negativa, sono sempre una grande sfida con noi stessi, dalla quale possiamo uscire rinforzati oppure momentaneamente distrutti, ma pur sempre rinnovati e poi, parliamoci chiaro, ci sono dei cambiamenti ai quali non puoi opporti, ma che puoi sfruttare come una nuova opportunità. Se solo pensassimo a noi stessi come una fonte infinita di potenzialità da far emergere, non ci sentiremmo mai “arrivati”, neanche a 40, 50, 60 anni. Sto rileggendo ed in effetti non so neanche io dove volevo arrivare, né trarre una qualche morale da questo guazzabuglio di pensieri, però una cosa l’ho capita. Ad ognuno di noi tocca percorrere il proprio personale labirinto ed il modo migliore di farlo è sempre a testa alta e senza paura. Buona vita
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Inviato da: leone_werth
il 01/01/2011 alle 12:03
Inviato da: adam_selene1
il 30/12/2010 alle 18:16
Inviato da: LadyXenia
il 22/12/2010 alle 21:25
Inviato da: scateno_emozioni3
il 22/12/2010 alle 19:56
Inviato da: LadyXenia
il 22/12/2010 alle 18:21